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"La mattinata è stata stressante. Ci vuole un buon gelato nella gelateria più rinomata di New York"commenta Kayla sorridendo a me è Ariana
"Hai proprio ragione. Per fortuna abbiamo anche finito la settimana e per un po' di giorni saremo in vacanza!"esulta Ariana. Io me ne sto zitta e continuo a mangiucchiare forzatamente il gelato che apprezzeri se non fossi triste così
"Togliti dalla testa quel cretino e pensa a stasera"mi sgrida Kay appoggiando la sua coppetta stracolma nella panchina "Cameron è uno stronzo. Ci prova con tutte e dopo le lascia lì senza più guardarle"
"È insopportabile, una persona orribile"dice Ariana esasperata. È successo, doveva succedere, prima o poi. Ho baciato Cameron e me ne sono pentita, ovviamente
"Tea"continuano le mie amiche "Non lasciarti catturare dal suo sguardo. Vai oltre il suo bellissimo viso e guarda il nero che ha dentro"
"È più forte di me, ragazze. Non ce la faccio"sussurro
"Lasciati andare, sfogati con le tue migliori amiche, tesoro".
E così racconto tutto: da quella giornata alla stazione a ieri pomeriggio quando si è presentato da me per vedere mia zia e alla fine, non so come, ci siamo baciati. La cosa più imbarazzante è stata quando è entrata la zia e ha cominciato a blaterare idiozie e ha cacciato di casa Cameron. Ovviamente a me è toccato il terzo grado, che è stato a dir poco esasperante
"Tua zia ha capito"dice in fine Kayla. Annuisco anche se non ne sono così convinta
"Ora andiamo a comprare l'abito per stasera. Ho già in mente un posto"sorride Ariana e prendendo per mano me e Kay, ci trascina in un lussuoso negozio nei pressi di Central Park
"Che ve ne pare?"domanda Ariana indicandoci un vesitino rosso senza maniche
"Un po' eccessivo"replico toccando il tessuto del pezzo di stoffa davanti a me. È morbido e sembra seta
"Scusi? La stoffa del vestito è..."
"Tela, certamente. Ed è in sconto del cinquanta percento"mi dice sorridendo la tipa che vende, tornando a parlare con un' altra cliente
"Bene grazie". Mentre mi avvicino ai camerini, osservo le bellissime gomme in jeans che sono esposte nei manichini
"Oddio, questo ti sta davvero bene!"sento gridare Kayla da un camerino
"Hai proprio ragione!"strilla poi Ariana e scoppiano a ridere. Noto che la signora accanto a me si allontana infastidita
"Ragazze, potete smetterla? C'è tutto il negozio che vi sta sentendo"le sgrido. Kayla e Ariana finalmente escono e mi guardano preoccupate
"Stai letteramente rovinando tutto. Doveva essere un pomeriggio divertente e per colpa di Cameron lo stai rovinando sia a me che a Kay"dice Ariana scocciata. Mentre l'altra se ne sta zitta e non ribatte nulla
"Sapete cosa vi dico? Passate pure il pomeriggio insieme a sparlare delle mie preoccupazioni, io me ne vado"ribatto e mi volto "Ah, un'ultima cosa: non venite a cercarmi per stasera. Io non ci sarò".
Incavolata esco dal negozio e con passo svelto mi dirigo verso la fermata degli autobus. Voglio tornare a casa e stare un po' da sola
"Tea"dice una voce e in una frazione di secondo una persona mi è accanto
"Cameron..."sussurro
"Devo parlarti. Visto che non abbiamo avuto l'occasione di parlarci a scuola. E adesso ti prego ascoltami"replica
"Okay. Dimmi". Sono una stupida per aver accettato di ascoltarlo ma la curiosità mi divora e voglio sapere cosa ha da dirmi ancora
"Sediamoci qui"sorride e mi fa sedere su una panchina. Mi guardo attorno; non ho la più pallida idea di dove siamo.
"Cameron non so se ho voglia di ascoltarti..."faccio un po' scocciata
"No, adesso parlo io e non mi interrompi più"risponde fissandomi negli occhi. Interdetta e a disagio, comincio a strappare alcuni fili d'erba dal prato
"Mi dispiace se mi sto comportando così ma sono qui per mettere le cose in chiaro. Ci siamo baciati ma è stato un grandissimo errore perché io non ti amo e nemmeno mi piaci, sono già fidanzato. Mi dispiace" spiega velocente e senza nemmeno porsi la minima preoccupazioni per avermi ferita
"Lo dici così? Mi fai...schifo!"grido e mi alzo dal prato correndo via. La sua faccia non ha emanato sentimenti quando gli ho urlato contro e la cosa mi fa stare male, mi verrebbe da tornare lì e rompergli la faccia, sbattergliela ripetutamente contro un albero e poi lasciarlo lì, a soffrire, come lui ha appena fatto con me, solo in maniera meno violenta. So che dovrei sentirmi libera ora che so che Cameron non mi ama e sta già con una ragazza, però non è così perché , mio malgrado, mi sono resa conto di provare qualcosa per lui.

Ed è terribile quando ti piace una persona che non ricambia: essere soli è orribile. Comincio a dare un senso a quelle stupide fiction a cui zia Charlotte è legata, capisco la sofferenza dei personaggi, di Lena, nel telefilm preferito della zia. Aveva ragione a sentirsi così male dopo la perdita del fidanzato, ad urlare contro tutti quando le si avvicinavano.

Ricordami che esisto (Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora