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Sorrido alla zia che mi prende la mano e la stringe forte fra le sue

"Andiamo, dai" mi dice dolcemente e io annuisco, quindi usciamo dal piccolo stanzino dall'aria soffocante

"Dov'eravate finite? Dobbiamo cantare la canzone!" esclama Marilyn, una delle donne che dirigono il coro. Mentre la zia si allontana e torna dagli altri, io mi avvicino a Cameron

"Ehi" sussurro sedendomi accanto a lui nella panchina

"Eccoti, finalmente" fa lui e mi sorride. Sono io che oggi ho le visioni o è vero che Cameron Dallas mi sta trattando incredibilmente bene?

Passano le ore e quando arriva l'ora di andare a casa, mi dispiace tantissimo lasciare queste care persone

"Ci ha fatto piacere averti qui, oggi. È stato come avere di nuovo tua madre tra di noi" mi dice Marilyn prima di salire nella sua macchina e sfrecciare via tra le strade trafficate di New York

"Grazie mille a tutti, mi sono divertita molto oggi" ringrazio i ragazzi e loro, ad uno ad uno mi abbracciano, commossi e felici.

Saluto Cameron con una veloce stretta di mano che lui ricambia un po' imbarazzato

"Cosa ti avevo detto io? Devi imparare a fidarti di più della tua cara zietta" commenta zia Charlotte quando saliamo in macchina

"Mi sono piaciuti tantissimo i ragazzi" replico e così iniziamo a parlare della nascita del coro e altre cose. Ammetto che oggi è stata una giornata fantastica ed è stata ancora più bella passarla con quel Cameron così gentile e divertente che mi ha fatto ridere per tutto il giorno; con le sue battute decisamente pessime e i ricordi della sua infanzia.

Un po' lo invidio, perché parla tranquillamente del suo passato e non sembra preoccuparsi granché della situazione con il padre, ormai in carcere da circa quattro mesi

"E con tuo padre, come fai?" ha azzardato Cara, la figlia dell'unica coppia presente nel coro. Mi aspettavo che Cameron rispondesse male o se ne andasse invece ha semplicemente risposto

"Credo che stare in prigione gli faccia bene, ha bisogno di un momento di riflessione".

Arriviamo a casa verso le undici di sera e siccome non ho molta fame, preferisco rintanarmi in camera a continuare Teen Wolf

"Ehi, piccola cantante". Zia Charlotte entra in camera con il mio cellulare in mano "Stava suonando ma non ho fatto in tempo a rispondere"

"Non preoccuparti, grazie mille" la ringrazio e lei mi porge il cellulare

"Che stai guardando?" chiede, dando un'occhiata allo schermo del computer

"Una seria tv" rispondo e capisco che si sente sola giù in salotto

"Ti va di guardarla con me?" chiedo, cominciando a ridere

"Davvero? Bé, volentieri; non riesco a resistere alla tentazione di passare una bella serata con te" ridacchia e io le faccio posto sul letto. Sembriamo due migliori amiche e forse è proprio questo che siamo; la differenza di età non è grande e la giovinezza e il comportamento maturo e a volte buffo della zia sono le cose che di più amo di lei.

Io e la zia scoppiamo a piangere ad un certo punto del film e così, tra lacrime e risate la serata finisce

"Ehi, continueremo domani" sorride la zia

"Domani sera sono da Ariana per il gruppo di lettura"

"Non fa niente, dopodomani sera allora. Buonanotte, tesoro" si avvicina e mi dà un bacio sulla fronte

"Ti voglio bene" sussurro impercettibilmente

"Anche io, non sai quanto, Tea" ed esce dalla stanza. Prima di spegnere la luce, entro su Instagram per postare qualche foto della giornata e rido tra me vedendo che Cameron commenta subito. Lo ammetto, sto diventando un po' troppo 'social' ma non posso farci assolutamente nulla.

Spengo la luce e mi addormento subito.


Ricordami che esisto (Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora