Ricordo benissimo la scena: un uomo che sbatte contro la mia testa un oggetto appuntito e poi io che svengo. Non so quanto tempo sia passato, so solo che dentro questo ospedale non riesco più a starci; sono in camera da sola e nessuno, dico nessuno, è venuto a farmi visita o a vedere le mie condizioni
"Ti sei ripresa, per fortuna"dice un'infermiera entrando e sorridendomi affettuosa
"Cosa mi è successo?"domando alzando lievemente la testa dal morbido cuscino
"Sei stata colpita alla testa, hai rischiato ragazza. Ora per fortuna sei fuori pericolo"spiega avvicinandosi
"Non è venuto nessuno?"domando
"Sì, tante persone"risponde sorridendo
"Sa descrivermele?"
"Allora c'era una ragazza, bella e con dei lunghi capelli castano chiaro, sul biondo. Poi una donna alta,magra, capelli castano chiaro e lisci, molto lisci e un ragazzo"replica. Ho già capito, parlava di Ariana, di zia Charlotte e dì...boh, forse di Cameron o suo padre. Potrebbe anche essere Ed, il ragazzo di Ari
"Si ricorda le fisionomie del ragazzo?"
"Era abbastanza alto, capelli castani e occhi pure. Aveva una specie di ciuffo nei capelli"
"Okay, grazie". La donna mi sorride un'ultima volta poi va alla porta
"Ah, dimenticavo. Il ragazzo è qui fuori, vuole vederti. Può?"
"Ehm...sì. Lo faccia pure entrare". Confusa, non ho saputo cosa dire e la cosa ideale mi è sembrato di dirle di farlo entrare
"Tea...". Cameron entra e chiude delicatamente la porta alle sue spalle
"Come mai sei qui?"gli chiedo, accennando un debole sorriso
"Senti, devo parlarti. Mettiti comoda perché la cosa che devo dirti lascierà l'amaro in bocca"mi dice, preoccupato
"Parla, ti ascolto". Chissà cosa dovrà dirmi, spero nulla di grave
"So che ti stai chiedendo chi potrebbe essere stato a colpirti, bè...è stato mio padre" spiega.
"Sei serio? Cioè davvero?!"grido allontanandomi d'istinto da lui
"Lo so che può sembrarti strano ma è così. Ora non devi più preoccuparti perché è in carcere per tentato omicidio"
"Ma...perché?!". Le lacrime cominciano a rigarmi il volto: sapevo che era un uomo falso, fin dal giorno in cui l'ho conosciuto ho capito che di lui era difficile fidarsi, che nascondeva qualcosa. Che era cattivo
"Lui, ha sempre avuto una grande fissazione per le donne e per un po' di tempo ha frequentato tua zia ma dopo lei l'ha mollato perché lo considerava un po' troppo...come dire, molesto. Allora quando sei arrivata tu, subito è stato attratto da te e alla prima occasione ha voluto vendicarsi per la rottura con tua zia"mi racconta "Non piangere, Tea" mi scongiura asciugandomi le lacrime con il pollice
"Non posso crederci, insomma: perché?!"continuo a ripetere
"Tea!"mi riprende lui "Mio padre è un uomo malato, prende antidepressivi e psicofarmaci"
"Oh...io. Cameron mi dispiace non volevo essere così aggressiva"mi scuso
"Stai tranquilla, ora se può consolarti mio padre è stato accusato di tentato omicidio. Ora si trova in carcere"spiega Cameron, con voce rotta.
Povero, nonostante tutto mi fa pena perché ormai ha perso un padre, esattamente come me. Solo che io ho perso anche mia madre ma lui...Non lo so
"Cameron, promettimi che dopo questa domanda non ti arrabbierai"
"Dimmi, lo giuro"
"Tua madre, dov'è?"chiedo, posando la mano sulla sua
"E chi lo sa. È sparita il giorno in cui mio padre ha firmato le carte del divorzio. Non è più tornata a casa e non so dove e come stia"risponde, senza traccie di tristezza o rancore nella voce
"Perché me lo dici così? Ti importa di tua madre?"
"Non più". Si alza ed esce dalla camera con un improvvisa fretta che non mi lascia nemmeno il tempo di salutarlo.
Decido di distendermi un altro po': la testa comincia a farmi male e quando me la tocco quasi mi vengono le lacrime dal dolore.
Ancora è difficile capacitarsi che sia stato proprio il padre di Cameron a farmi del male, vorrei tanto che la polizia si fosse sbagliata anche se non credo. Loro non sbagliano mai.
Il padre di Cameron non mi aveva inspirato fiducia fin dal primo giorno però pensavo di sbagliarmi, che forse era timido o stanco del figlio. Ma non era così, non lo è mai stato.
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Ricordami che esisto (Revisione)
Romance"Certi sguardi durano per sempre." Tea e Aiden, un amore senza età.