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"Tea, vieni tu"dice la prof. guardandomi. Alzo la testa dal banco e la guardo mezza stordita "Allora? Non hai fatto i compiti?"continua calma
"Cosa? Ehm no. Cioè vengo, sì"rispondo balbettando come una stupida. Ariana mi guarda preoccupata e io mi alzo, scuotendo la testa
"C'è qualche problema ?"chiede la professoressa, dubbiosa
"Nessuno"
"Allora prendi il quaderno e scrivi i tuoi risultati alla lavagna". Obbedisco e vado al mio banco, quindi prendo il quaderno e torno vicino alla cattedra
"Io..."comincio a parlare a vanvera. Non ho fatto i compiti, me ne sono completamente dimenticata "Ehm posso andare in bagno?".
Lei ci pensa un po' su e alla fine annuisce. Corro fuori dall'aula e a passo svelto mi dirigo verso il bagno femminile
"Ecco, tieni"mi sorride Ariana porgendomi il suo quaderno
"Grazie mille, te ne sono grata"la ringrazio abbracciandola forte
"Figurati, ma ora muoviti e torna in classe".

Se non ci fosse stata Ariana non so come avrei fatto. Forse mi sarei presa una bella sgridata o forse sarei stata indirizzata direttamente dal preside per chiarire la situazione
"Complimenti, per prima"dice una voce alle mie spalle: Cameron
"Cosa vuoi te!"esclamo girandomi inviperita
"Stai calma, non dirò niente"ridacchia
"Cameron..."lo ammonisco
"Non mi sei piaciuta molto ieri sera, la scenata finale. Proprio non mi è andata giù". Capisco già le sue intenzioni
"Non provare a dire qualcosa alla prof. Se provi a farlo non sai cosa ti faccio!"grido richiamando accidentalmente l'attenzione di un insegnante che si sporge a vedere cosa sta succedendo
"Tutto bene?"
"Sì, alla grande. Io me ne vado"conclude Cameron ed esce dall'aula senza che io abbia il tempo di fermarlo. Sospiro sconfitta e sicura di essere ormai spacciata. Nel frattempo il prof se n'è andato e io ora sono qui a mangiarmi le unghie pensando a cosa poter fare con quel cretino.
"Tea, che ci fai qui?"chiede Ariana sorridendomi
"In verità stavo parlando con la professoressa Ma non ha scoperto niente, per fortuna"mento e lei mi sorride
"Ti va se andiamo a prenderci qualcosa?"mi chiede prendendomi per mano, quindi usciamo dall'aula di scienze
"Scusa ma devo andare ad aiutare mia zia a casa. Stasera abbiamo ospiti". Accidenti a me! Oggi non sto facendo altro che mentirle spudoratamente. Sono proprio una stupida, immatura e sfacciata.
"Okay" fa un po' delusa "Ci vediamo domani. Buona giornata". Ariana se ne va e io rimango sola ad aspettare che la zia venga a predermi. Due e mezza, nessun messaggio o chiamata del suo ritardo; comincio a preoccuparmi
"Tea!"chiama qualcuno dietro di me "Vuoi un passaggio?"chiede Cameron sorridendo
"No. Sto aspettando mia zia, arriverà a momenti"rispondo, declinando maleducatamente la sua offerta "Grazie lo stesso"
"Okay, figurati". Osservo Cameron andare via e mi pento un po' di averlo trattato così
"Cameron!"grido per richiamarlo "Forse posso accettare il tuo passaggio"
"D'accordo, vieni su. Qui fuori fa freddo"sorride e mi mette un braccio intorno alle spalle. Un po' imbarazzata per quel gesto, mi ritraggo e lui ridacchia.
"Cameron, per favore"lo sgrido mentre salgo in macchina. Sale anche lui e diventa serio
"Sei single, vero?"domanda
"Ovvio. Mi ci vorrà del tempo prima di trovare il ragazzo giusto"replico, orgogliosa della mia saggia risposta. Lui annuisce e continua a guidare
"Il tempo non promette affatto bene"dice preoccupato osservando il cielo blu, con sfumature violacee
"Qui a New York è sempre così?"
"Si, per questo quando avrò il permesso me ne andrò da questa città. La odio"commenta
"Mi sembrava di aver capito che tu fossi già maggiorenne e quando lo diventi in teoria puoi fare le tue decisioni senza più il consenso di qualcuno"
"Oh, Tea. Tu non conosci mio padre"ribatte ridendo amaramente. Decido di non aggiungere nient'altro
"A proposito, scelto l'abito per stasera? So che voi donne ci mettete tantissimo a decidere come vestirvi"chiede, mentre ci fermiamo al semaforo. Mi giro a guardarlo, confusa
"Stasera?"
"Certo! Tutti a cena fuori; io avevo consigliato McDonald ma mio padre e tua zia volevano qualcosa di più raffinato"risponde come se sapessi di cosa sta parlando
"Io non ci sarò"mi limito a dire. Che fastidio! Perchè la zia non me l'ha detto prima? Avrei potuto chiedere in tempo ad Ariana se andavamo al cinema. Col cavolo che vado, a quella cena
"Impegni?"domanda Cameron curioso
"Si". Esco dall'auto senza neanche ringraziarlo per avermi accompagnato a casa. Entrata in casa piena di freddo e fradicia, decido di affrontare dopo l'argomento "cena" e vado a farmi un bagno caldo.
Immersa nell'acqua calda, mi concedo un altro momento di riflessioni e penso a cosa sure dopo alla zia.  Potrei urlarle dietro che mi rifiuto di andare via oppure potrei dirle che avevo già un impegno. Decido di chiamare Ariana per chiederle se vuole passare la serata con me ma dubito, visto che oggi non sono voluta andare con lei a prendere qualcosa
"Ariana, pronto sono Tea"
"Ciao, come mai mi hai chiamato?"domanda
"Bè ecco, stasera usciamo? Mia zia deve andare ad una cena e io sinceramente non voglio andarci"spiego ansiosa della sua risposta
"Certo, volentieri. Passo a prenderti alle sette e mezza, ti porto in un posticino un po' speciale" conclude e riattacca. Sorrido soddisfatta: ora la zia non può dirmi di no.


Ricordami che esisto (Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora