"I just close my eyes,
and you're here
with me tonight."8 gennaio 2020
Ed eccomi qua, a preparare le valigie per la gita tanto attesa, la gita che aspettavo da mesi. Era tutto pronto, così decisi di scendere a fare colazione, avevo i nervi tesissimi e non riuscivo a pensare ad altro che al viaggio che avrei dovuto affrontare.Volevo partire e basta. Partire e dimenticare il resto. Partire e lasciarmi alle spalle i problemi, almeno per un po'.
-Buongiorno, Joanna la viaggiatrice! Sei pronta?- mi disse mamma, euforica. Sapeva anche lei che aspettavo da tanto questo giorno.
-Certo mamma- dissi mentre inzuppavo i biscotti del latte tiepido.
Durante la mattinata non parlai molto, ero troppo felice di partire una settimana per Londra, non l'avevo mai visitata e non sapevo cosa aspettarmi. Certo, non mi aspettavo di vedere i vip più famosi del mondo o di visitare tutti i posti più belli; sarei andata in una bellissima città, con la mia classe e i miei amici a divertirmi, e a studiare l'inglese, diciamo; anche se a me non serviva molto.
Del resto, cosa dovevamo fare a 17 anni?
Mi vestii e mi precipitai dalle scale di fretta e furia, senza sapere che mancava ancora mezz'ora.
Così mi accordai con le mie amiche e decisi di andare in aeroporto prima per stare più tranquilla; mi assicurai di avere tutto con me, presi la valigia e salutai mamma.-Mamma, io vado!- le urlai.
-Ma manca ancora mezz'ora!- disse.
-Ho bisogno di andare ora... ti voglio bene, saluta papa, ti chiamo dopo!- le diedi un bacio e me ne andai.
-Stai attenta, okay?- gridò. Non feci in tempo nemmeno a rispondere, perché mi ero già precipitata dalla porta di casa.
Mentre camminavo sul marciapiede una macchina passò velocissima e prese una pozzanghera. Si, mi inzuppò completamente i pantaloni. I miei pantaloni preferiti, per l'esattezza.
-Imbecille! Dove credi di andare?-urlai, ma la macchina era già sfrecciata via.
Mi sedetti su una panchina e cercai di pulirmi, ma i miei pantaloni erano passati dalla padella alla brace. Cosa potevo fare?
Ero troppo lontana da casa, così decisi di non tornare. Nel tempo che impiegai nel pulirmi inutilmente non mi accorsi di essere in ritardo, maledettamente in ritardo.
Guardai l'orologio, segnava le 6:50.-Oh cazzo!- urlai precipitandomi per la strada, con i pantaloni zuppi e i nervi più tesi di quanto pensassi.
Tra gente che mi guardava malissimo e ingorghi di qua e di la arrivai alle 7 precise, fortunatamente.
-Say! Mancavi solo tu! Corri- mi esclamò la professoressa di inglese.
-Cosa hai fatto ai pantaloni?- mi chiese Clarissa, una mia compagna. In realtà, una delle compagne migliori che avessi mai avuto.
-Oh, nulla.. ehmm.. il cane..- dissi, mi scappò una risatina nervosa.
Dopo poco ci imbarcammo senza ulteriori problemi e mi sedetti vicino alla mia migliore amica, Anna.
-Sei avvantaggiata in questo caso, ci fai da guida?- mi disse e poi ridacchiò.
Si, avevo vissuto per 6 anni in Inghilterra, in un piccolo paesino, ma non ricordo molto. Non si viveva molto bene lì, infatti mia mamma aveva deciso di lasciare la sua famiglia e tutti i suoi amici d'infanzia per cercare una vita migliore in Italia assieme a papà.
Il viaggio era lungo, quindi decisi di mettermi le cuffiette e dormire, non mi interessava chiacchierare con i miei compagni, al momento. Volevo solo ricaricare le pile per l'arrivo.
Misi la playlist dei The Vamps, il mio gruppo preferito, ma che ormai non sentiva più nessuno. Non che mi importasse molto.
Bastava soltanto che piacessero a me, che nonostante il tempo le canzoni riuscissero comunque a trasmettermi qualcosa. Ed era così. Bastava schiacciare play per far riaffiorare i pensieri, sia belli che brutti.
Dopo poco mi addormentai, in preda ai pensieri, in preda ad un'ansia apparentemente immotivata.SPAZIO AUTRICE
Salveee, questa è la mia storia, non si prospetta un granchè (è la mia prima storia su wattpad) ma ho provato a scriverla, perché mi è venuta in mente così.. per ora non è accattivante ma spero che nei prossimi capitoli vi piacerà perché ci sono molti colpi di scena!❤
-with love, aurora💋
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7 days // Bradley Simpson (The Vamps)
Fanfiction"Forse era tutto scritto nel destino, e forse il destino aveva in serbo un po' felicità anche per me." pensai con il batticuore quella sera. Ero in una semplicissima gita scolastica. E lo avevo incontrato. Avevo a malapena 7 giorni per conoscerlo. A...