"He don't wanna say
Where he's gone away,
But he's on replay
In my,
In my brain."
-Bra...- sorrisi.Mi girai e vidi Connor e James. Il sorriso si spense.
Dietro di loro c'erano Clarissa e Jenny.-Entri? Dobbiamo parlare- disse Jenny, sembrava molto preoccupata e non smetteva di guardarsi intorno.
-Sto aspettando...- dissi con ancora la sigaretta tra le mani.
Non feci in tempo a finire che Connor mi fermò. -Non verrà- disse in tono freddo.-Ah, ok... che strano, mi aveva detto di aspettarlo quì- dissi io.
Non ci potevo credere, mi aveva fregato di nuovo. Si vedeva che non aveva le palle, si vedeva che aveva trovato qualcosa di meglio da fare. Finsi indifferenza, ed entrai con loro. Non avevo voglia di incazzarmi di nuovo, io e lui avevamo chiuso. Decisi che avrei conosciuto qualcuno quella sera, senza pensare a quel cretino, non era altro che quello; stavo per esplodere dalla rabbia.
Ma cosa era successo con gli altri?
Li seguii nel bar, erano diretti al fondo, dove c'erano i tavoli.
Connor si guardava intorno sospettoso, non capivo cosa avesse. Beh, non che ci avessi parlato molte volte, ma in fondo lo conoscevo, erano loro che non sapevano nulla di me.
Fermai Clarissa.-Mi spieghi cosa cazzo avete tutti quanti?- gridai, con i nervi a mille.
Clarissa non rispose e mi fece sedere al tavolo. Avevano tutti uno sguardo serio, e per un po' nessuno parlò.
-Mi spiegate gentilmente cosa sta succedendo?- chiesi in tono calmo, stavolta. Forse in quel modo avrebbe funzionato.
Mi alzai in piedi e feci per andarmene, ne avevo abbastanza.
-Fermati!- urlò Connor nel trambusto. Mi girai.
-Se non volete parlare io me ne vado- dissi facendo spallucce.
Jenny mi invitò con calma a sedermi, ed io le diedi retta come un cagnolino. Il desiderio di sapere era forte, e se fossi uscita non avrei risolto nulla.
-Vuoi sapere cosa cazzo sta succedendo? Ora te lo dico-urlò James, sembrava incazzato con me.
Avrei voluto rispondergli, ma decisi di lasciare perdere e farlo parlare senza tanti giri.
-Vuoi saperlo eh? Beh iniziamo col dire che è tutta colpa tua- urlò poi.
-James, calmati!- disse Jenny, e lui obbedì.
-Ora ti racconto- sospirò -ieri sera tu e il tuo amichetto ubriaco vi siete cacciati nei pasticci-
Bene.
-Ma di cosa cazzo stai parlando? Io non mi ricordo nulla-dissi io -lo sapete- conclusi rivolgendo lo sguardo verso le mie amiche.
-Si, certo- sussurrò Connor -ottima scusa, Joanna-
Lo guardai in cagnesco e feci continuare James.
-Te la faccio breve: ieri sera Bradley stava facendo lo sbruffone con te, e mentre ballavate lui ha urtato un certo Jack O'neil.- disse.
-Non capisco- dissi rivolta a lui.
-Beh capirai presto!- continuò a gridare Connor.
Cosa potevo aver fatto di male?
-All'inizio il signorino si è incazzato un po', e lui e la sua ragazza hanno iniziato ad aggredire Brad, ma non con le mani; dei semplici insulti. E tu come una cogliona lo sai cosa hai fatto? Hai dato un bel cazzotto in faccia alla ragazza di O'neil. E lo sai poi cosa è successo? Bradley le ha prese di santa ragione. E tu, poverina, non potevi fare niente. Così li hanno divisi, ci mancava solo che ci scappasse il morto. Tutto finito. Ci piacerebbe ma no, non funziona così. Lo sai chi è Jack O'neil?- disse lui, ad ogni parola sembrava sempre più incazzato.
-No- dissi. Ero completamente sconvolta.
Avevo messo nei casini Bradley ed ora oltre a lui anche gli altri membri dei The Vamps mi odiavano, glielo leggevo negli occhi pieni di rabbia.-Jack O'neil è uno dei più grandi criminali di questo quartiere, ed ora tutti ce l'hanno con noi- finì Connor -non sarebbe sicuro nemmeno stare seduti in questo posto-
Mi scappò una lacrima.
-Vi prego, permettetemi di parlare con la ragazza di questo tizio, mi beccherò un mare di schiaffi, ma mi sono cacciata io in questo casino- dovevo farlo, non ci pensai due volte a pronunciare quelle parole.
-Ma... Jo!- disse sconvolta Clarissa.
La azzittii.-Mi dispiace, non volevo...- dissi e poi me ne andai.
Nel momento in cui mi stavo per alzare il telefono di Connor squillò, era Bradley.
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7 days // Bradley Simpson (The Vamps)
Fanfic"Forse era tutto scritto nel destino, e forse il destino aveva in serbo un po' felicità anche per me." pensai con il batticuore quella sera. Ero in una semplicissima gita scolastica. E lo avevo incontrato. Avevo a malapena 7 giorni per conoscerlo. A...