Chapter 18- Play it

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"All night,
No sleep,
Cause I feel
Like I'm
Always dreaming."
14 gennaio 2020, notte fonda.
Mi sedetti sul letto, mi tremavano le gambe ed ero preoccupata ma anche curiosa su quello che poteva succedere quella notte. Io, Jenny e Anna continuavamo a guardarci nervose, mentre Clarissa era girata sul letto.

-Non puoi continuare così- dissi, ma lei non rispose.

Bene, aveva deciso di deprimersi per il resto della sua vita? Cazzi suoi, io avevo altro a cui pensare, ci avevo provato più di una volta.
Alle 11:05 la professoressa di italiano bussò alla porta, entrò per controllare che fossimo tutte in camera e se ne andò con un misero "Buonanotte".
Nel corso di un'ora si sentirono urla e suoni, probabilmente erano i nostri compagni che si stavano divertendo. Verso mezzanotte, però, le urla cessarono e regnò il silenzio.
E così capimmo che era il momento di agire, e se non lo avessimo fatto in quel momento, non ci sarebbe stata un'altra occasione. Presi la borsa ed il telefono, poi scrissi a Bradley.

@joannasay2002 arriviamo

Piano piano aprii la porta e insieme sgattaiolammo per il corridoio vuoto, in assoluto silenzio.
Guardai Clarissa. Mi faceva compassione, perchè lei stava passando proprio tutta quella merda che avevo passato io, ma allo stesso tempo ero arrabbiata perché prendersela con noi non avrebbe risolto nulla.

-Tutto si risolverà, te lo prometto- le dissi all'orecchio, non dovevo fare la menefreghista, perchè ci eravamo promesse di aiutarci sempre e nonostante tutto.

-Jo, tu non capisci- rispose.

-Invece lo capisco e come- risposi. Si che lo capivo, anche io come lei provavo un sentimento forte, e la capivo meglio di chiunque altro.

A passi lenti arrancammo per le scale e passammo per la porta sul retro, dove non c'era nessuno a controllare.
Ce l'avevamo fatta, eravamo uscite dall'albergo. E con me erano uscite anche tutte le ansie e preoccupazioni. E di paure ce ne erano tante: paura di non essere abbastanza, di non piacergli, di far si che tutto finisca. La negatività mi trascinava ovunque, e purtroppo non potevo farci nulla, potevo solo subire e rafforzarmi da sola, proprio come Bradley. Ma no, io non avevo subito tutto quello che aveva subito lui, e forse non potevo capire quello che aveva passato. Ma era disposto a cambiare per me?

-Sbrigati!- disse Anna, nel bel mezzo della strada deserta inciampò e rischiò di cadere a terra, così tutte ridemmo. Anche Clarissa, un po'.

-Per la fretta di vedere Tristan quasi ti rompi una gamba!- gridò Jenny.

-Che spiritosa che sei! Perchè non pensi a farti James?- rispose Anna a tono.

-Ragazze, qui nessuna si fa nessuno, okay? Cosi risolviamo- risi anche io.

-È la nostra ultima serata! E godiamocela no?- disse Anna mentre era intenta a sistemarsi il vestito.

In poco tempo svoltammo su quel famoso vicolo, ed io bussai alla porta.
Dopo poco ci aprì Bradley con un gran sorriso.
Non riuscivo nemmeno a credere che ora ero in casa sua, a Londra, durante una gita. Lo avevo visto sempre e comunque come un'idolo, e non come un ipotetico ragazzo, mai e poi mai lo avrei pensato. Non avevo pensato proprio a niente. di tutto quello.
Mai.
Ma era successo, ed era stata una delle cose più belle della mia vita, fino ad ora.

-Ehi, Jo- disse, e ci abbracciammo.

Intanto Jenny e Anna andarono dagli altri.
Clarissa rimase ferma sulla porta, come bloccata, a fissare Connor che era seduto sul divano, anche lui intento a fissare qualcosa, ma nel suo caso il vuoto.
Con gli occhi gli feci segno di entrare, e lei entrò incerta.
Bradley chiuse la porta e mi sussurrò qualcosa all'orecchio.

-Pronta per il giochino?-

-Mh, si- dissi, e lui mi fissò con uno sguardo provocante. Non avevo la minima idea di cosa avesse in mente.

Intanto Connor era andato da Clarissa e stavano parlando, in tono serio. Lei sembrava arrabbiatissima, e lui invece aveva uno sguardo perso, triste.

-Non riesco a capire quale sia il problema! La distanza?- fu l'unica cosa che sentii. Intanto tutti ci sedemmo sul divano mentre i due se ne andarono nell'altra stanza, cosi rimasimo noi sei.

-Giochiamo?- disse Tristan. I tre ragazzi si guardarono con un sorrisetto beffardo.

-Bene, iniziamo- disse James.

-Joanna. Obbligo o verità?-

7 days // Bradley Simpson (The Vamps) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora