Chapter 2- Edmond's

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"Love's hole
You say you
Don't wanna fall in
But you keep fallen."
Mi svegliai con le note di Stolen Moments, quella canzone pur avendola ascoltata miliardi di volte mi emozionava sempre, come se fosse la prima volta. Ed era sempre come se tornassi indietro, tornassi indietro proprio in quella sera d'inverno. Quella sera in cui tra mille pensieri e preoccupazioni decisi di ascoltarla.

-Siamo arrivati?- chiesi con un filo di voce.

-Manca ancora un'ora- mi sussurò Anna, anche lei stava dormendo, o almeno ci provava; il frastuono non aiutava per niente.

-Ti va di ascoltare la musica con me? Dopo che mi sveglio non riesco più ad addormentarmi-

Lei annuì.

Da un lato sentivo il frastuono dei miei compagni, e dall'altro la voce di Bradley.

Bradley Will Simpson.

Il mio idolo, colui che mi capiva anche senza conoscermi, con le sue canzoni. Sembrava una frase fatta, ma era quello che sentivo davvero, da sempre. Colui che pur non essendo mio amico, parente o cos'altro era entrato nella mia vita e in un certo senso mi aveva anche capito, fin dal primo momento.
Fui molto triste del fatto che non si erano fatti più sentire dopo l'album Night & Day, erano un gruppo speciale, l'unico gruppo che forse mi era piaciuto sul serio.
Io continuavo ad ascoltarli perché le loro canzoni erano importantissime per me, e rivivere alcuni momenti attraverso le canzoni non fa mai male. Niente si poteva cancellare in un attimo, non volevo.
Avete presente quando una canzone vi ricorda un momento o una persona? Ecco, ognuna di quelle canzoni mi ricordava qualcosa o qualcuno, ed è questo il bello della musica.

Verso la fine della canzone c'era una frase, e questa frase mi colpì.
L'amore è un "buco", dici che non vuoi caderci, ma ci sei già caduto.
È vero, ma nella mia vita forse non c'era mai stato un amore vero, solo cotte passeggere, solo qualcosa che potesse essere dimenticato nel giro di un mese.

Non ero mai stata fidanzata seriamente, vedevo le mie coetanee e ci pensavo spesso: ero io il problema? Lo pensavo, ma perchè io e non gli altri? Spesso scacciavo i pensieri pensando a qualcos'altro, ma il fatto di non essere mai stata impegnata non rappresentava un gran problema per me.
Cadendo di nuovo nei miei pensieri paranoici, mandai avanti le canzoni.
Dopo un po' arrivammo. Scesi dall'aereo in preda alla gioia, la mia gita stava iniziando e non avrei mai e poi mai voluto rovinarmela.
Il primo giorno non sembrava pienissimo, visitammo le vie principali e comprammo molte cose, tra cui vestiti e qualce souvenir per la mia famiglia. Ero sempre insieme a Anna, Clarissa e Jenny, diciamo le amiche con cui avevo legato di più durante quei quattro anni.
La sera eravamo sfiniti ma felici, così le professoresse decisero di darci la serata libera fino alle 11 nel quale potevamo recarci in posti vicini l'albergo, ma senza allontanarsi troppo.
Si crearono dei gruppetti, ed io andai con le mie tre migliori amiche. Ci vestimmo abbastanza bene per l'occasione, poi uscimmo dall'albergo, senza avere la più pallida idea di dove andare.
Clarissa, la più organizzata e con grande spirito guida, consultò google maps.

-Io direi di andare da Edmond's, è un locale frequentato e c'è bella musica, che ne dite?-

Io non ero convintissima, non mi piacevano i posti affollati, ma decisi di andare lo stesso. Non avevamo nulla di meglio da fare, del resto.

-Okay, andiamo- disse Jenny parlando a nome di tutte.

Dopo circa un quarto d'ora ci ritrovammo davanti al locale.
C'erano molti ragazzi e una nube di fumo, inoltre la musica era altissima.

-N...non mi sembra una buona idea..- dissi io, con un filo di paura.

-E dai Jo! Non fare la bigotta, entriamo, non ci mangia nessuno- disse Jenny, ed io arrancai incerta.

Ci sedemmo sul bancone, sembrava avessimo tutte gli occhi puntati addosso, e forse era davvero così.

-Quattro malibù- disse Anna al barista.

-Ma sei pazza? Le prof ci uccideranno- ma cosa gli era preso? Voleva farci cacciare nei guai, ne ero più che sicura.

-Ehi, rilassati.Torneremo quando saranno già a letto, stai tranquilla- urlò Jenny, il frastuono era troppo pesante e sentivo a malapena la sua voce.

Il cassiere ci portò i malibù, e sorseggiai dalla cannuccia. Non feci in tempo ad alzarmi per ballare o per fare qualsiasi altra cosa, che un ragazzo mi sbattè contro, e mi si versò tutto il composto nel vestito.

Un classico.

-Che cazzo fai?- urlai, arrabbiata.

7 days // Bradley Simpson (The Vamps) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora