Capitolo 17

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<Ehi> non terminai neanche il saluto. Lui mi prese tra le braccia e mi baciò con passione...

< Ho aspettato tutta la notte e tutta la mattina solo questo...>  io sorrisi e poi replicai

< Ah, e io che volevo solo continuare a dormire...> gli dissi con un ghigno...

Un punto per me! La sua espressione era divertita. Aveva capito che mi piaceva prenderlo in giro  e che tendevo a smorzare i suoi momenti di tenerezza con qualche nota sarcastica.

<Tu mi farai impazzire ragazzina!> disse ridendo e così salimmo sull'auto, diretti a casa  sua.

Era una villetta su due piani, con un piccolo giardino davanti. Era molto carina e curata sia all'esterno che all'interno.

< Mettiti pure comoda. Sentiti a casa tua! > disse lui con un sorriso. Anche lui era vestito in modo piuttosto casual...indossava un jeans scuro e un maglione color latte a collo alto, non troppo. pesante. Metteva in risalto i suoi occhi. I capelli non erano ben pettinati ed ordinati come quando era in ufficio, ma il suo profumo, beh...quello era sempre lo stesso.

Non aveva fatto caso a come fossi vestita. Mi piaceva il fatto che per lui fosse indifferente che io indossassi una semplice tuta o uno scintillante abito da sera...Trovavo stupido giudicare qualcuno solo per l'apparenza, come se le persone fossero un bel pacchetto e dalla confezione più o meno curata, uno potesse capire cosa ci fosse dentro.

Casa sua era come il suo ufficio, luminosa e pulita. Ricca di fotografie in bianco e nero, tutta la casa a dire la verità era abbastanza monocromatica. Le pareti grigie facevano risaltare il grande divano ed il lampadario, entrambi bianchi. Ad un tratto sentii un buonissimo aroma uscire dalla cucina e diffondersi in tutto l'ambiente, era davvero molto invitante e vista l'ora, l'appetito non mi mancava di certo.

< Che profumino...cosa hai preparato?> quando si trattava di cibo diventavo sfacciata.

< Oh, beh...è una ricetta di mia madre, è una sorpresa. E l'altra, visto che sei italiana...è un tiramisù> sorrise imbarazzato. Lo trovavo un gesto davvero carino. E poi si sa, gli uomini bravi in cucina avevano di certo una marcia in più. Mi lasciai trasportare dall'entusiasmo...

< Ti amo > dissi sorridente. Lo vidi irrigidirsi istantaneamente...

< Beh...io volevo dire...nel senso...sai noi lo usiamo come dire...ti adoro, sei incredibile...ecco...non ti amo come ti amo...insomma hai capito, vero?!> feci quel discorso ai 200 all'ora. Ero nel panico più completo. Ma lui scrollò le spalle e distese i nervi sorridendomi.

< Tranquilla, guarda che anche qui si usa in molti modi e per esprimere molte cose diverse...è solo che detto da te, beh...mi ha fatto una certa impressione!> 

Per uscire da quel momento imbarazzante, una volta seduta a tavola, cercai di intavolare un discorso < perché non mi racconti qualcosa di te?> dando la prima forchettata al piatto-sorpresa che Harry aveva preparato. Era davvero squisito, era una sorta di parmigiana, ma fatta con le patate e un ragù di carne con delle spezie. Non immaginavo che potesse essere così buona la cucina locale...vivevo qui da un po' di tempo e viste le origini di mio padre, ero stata in Inghilterra altre volte, ma a parte il classico Fish & chips, non avevo assaggiato molto altro. A casa avevano sempre cucinato all'italiana ed io una volta arrivata qui, avevo mantenuto le abitudini di casa.

< Sono nato nel Worcestershire, ma la mia infanzia l'ho vissuta ad Holmes Chapel. I miei hanno divorziato quando io avevo solo sette anni ed io ho vissuto con mia madre e mia sorella Gemma. Quando ero un ragazzino, per mantenermi lavoravo nel forno della cittadina. Ma la sera, nella mia stanzetta, leggevo e scrivevo articoli, testi e persino un paio di libri. Sapevo cosa volevo e avevo tutte le intenzioni di entrare nel campo del giornalismo e dell'editoria. E poi beh...il resto già lo sai...

< No Harry, a dire il vero io non so nulla di te...la vita di una persona non può riassumersi in tre righe  di dati anagrafici e poi dissolversi in giornate tutto ufficio e responsabilità!> non voleva parlarne, mi era stato chiaro sin da subito che si trattasse di una persona riservata, ma io volevo di più...non mi sarei accontentata di quella piccola sintesi...

< Sai Elisabeth...non mi piace parlare di me, non subito almeno!> si era infastidito e non era disposto a lasciarsi andare, ma le mie condizioni erano chiare. Non volevo segreti tra di noi, io ero disposta ad aprirmi, nonostante le innumerevoli difficoltà nel farlo, e volevo che lui facesse lo stesso. Ma se quello che gli serviva era tempo...beh questo sarei stata disposta a concederglielo. Così sorrisi

< Beh, vorrà dire che aspetterò!> dissi con un leggero sorriso, ma facendogli chiaramente capire che non avrei mollato la presa.

Lo vidi con la coda dell'occhio rilassarsi e poi fissarmi con uno sguardo malizioso. Durante il pranzo, avevo deciso di togliere la felpa, visto che in casa sua faceva piuttosto caldo e la canottiera bianca che indossavo era scollata ed aderente ed in effetti lasciava molto poco all'immaginazione. Istintivamente mi sentii in difetto. Feci per coprirmi, ma nell'istante in cui mi voltai per riprendere la felpa ed indossarla, mi ritrovai Harry che si avvicinava a me e, subito dopo, mi baciava con foga. Sentii le sue mani scendere dai miei fianchi ed arrivare a stringere i miei glutei. Non potevo negare che anch'io fossi completamente attratta da lui, ma dopo alcuni istanti di confusione, lo fermai.

<Ehi, Harry basta!> era eccitato. Ci volle un attimo perché capisse cosa stavo dicendo, così continuai < non sono il tipo di ragazza che pensi...> Lui mi guardò in un modo che non avevo mai visto prima...era infuriato < Cosa credi, eh?! Che fosse tutto organizzato? Neanch'io sono quel tipo di ragazzo Liz!> eh fu proprio in quel momento che sperai di riuscire a tirarmi fuori da quella situazione decisamente scomoda...sperando di non aver rovinato tutto...

Nota dell'autrice : Eccoci! Ce l'ho fatta ad aggiornare ;) Spero che continuiate a leggere la storia, io dal canto mio mi impegnerò ad aggiornare senza lasciar trascorrere troppo tempo. Baci :)

NORTHERN LIGHTS H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora