Capitolo 12

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Harry      

L'avevo baciata...non ero riuscito a trattenermi. Lo sapevo, quando eravamo arrivati all'ingresso del salone che avrebbe ospitato la conferenza e avevamo varcato la soglia, lei si era fatta scivolare via dalle spalle la stola, sino a toglierla completamente. Tutti gli occhi erano su di lei e questi sguardi mi avevano fatto davvero incazzare. Lei, con quei suoi modi innocenti, mi aveva chiesto se ci fosse qualcosa che non andava...come poteva essere così ingenua?! Davvero non era consapevole di quanto fosse bella, attraente e sexy da morire?!

Io ero furioso. Avrei voluto dirle di tenere almeno la stola, per coprire la profonda scollatura sulla schiena che aveva quel meraviglioso abito...il suo dolce profumo aveva annebbiato i miei sensi e quando Ronald, un anziano direttore di numerose testate giornalistiche, mi aveva chiesto chi fosse quella bella ragazza al mio fianco, non potei fare a meno di dirgli che era la mia ragazza.

Improvvisamente mi aveva trascinato sulla terrazza. Ora, quella furiosa era lei! Ma questo suo atteggiamento rude più che spaventarmi mi aveva fatto eccitare...la volevo, la volevo ad ogni costo e fu così che assecondai i miei istinti e mi presi ciò che desideravo dal giorno in cui aveva varcato la soglia del mio ufficio.

Elisabeth

Durante la serata venni presentata diversi giornalisti e direttori di riviste, erano stati davvero tutti molto gentili con me. Erano già trascorse due ore dal bacio con Harry e io cercavo disperatamente di non pensarci e di non incontrare il suo sguardo per nessun motivo.

< Oh, non l'avrei mai detto...> sentii alle mie spalle.

Mi voltai piano, riconoscendo in quella voce così familiare, la persona che mai e poi mai avrei voluto incontrare.

< Ciao Lizzy sei splendida!> davanti a me c'era il mio ex compagno di banco, il mio ex migliore amico, il mio ex in tutto a dire la verità...possibile che la sfortuna dovesse inseguirmi costantemente?!

Accanto a lui una ragazza dall'aria frivola, mora, alta e molto carina, rideva senza un apparente motivo...

< Lei è Jennifer! > continuò lui...

< Piacere, Elisabeth...lo stesso non vale per te invece! > risposi io molto onestamente porgendo a lei la mano e ignorando lui. Detto ciò, mi voltai per andarmene il più in fretta possibile.

Harry aveva assistito a tutta la scena, a qualche metro di distanza da me, lo vidi con la coda dell'occhio. Mi fissava, fingendo di prestare attenzione al suo interlocutore e sorseggiando l'ennesimo calice di bordeaux.

Volevo finirla lì, fare mille presentazioni non era di certo nelle mie priorità...per questo avevo apprezzato il fatto che Harry non si fosse avvicinato a noi...

Desideravo ardentemente uscire da quella sala e accendere una sigaretta. Avevo smesso alla fine delle superiori, me lo ero ripromesso il giorno dell'esame di maturità, quando avevo fumato l'ultima sigaretta davanti a scuola. In questi sei mesi non avevo avuto alcun attacco dei nervi, quindi non avevo mai sentito la necessità di ricorrere al vecchio vizio...non volevo rovinare tutti i sacrifici fatti per smettere, quindi strinsi i pugni e presi un bel respiro per cercare di calmarmi.

< Lizzy volevo parlarti a dire la verità! > Alexander era di nuovo alle mie spalle, questa volta senza la sua accompagnatrice.

< Non è serata Alex. Io non ho niente da dirti! > lo liquidai, ma mi sentii trattenere per un polso e mentre mi voltai chiaramente infastidita, notai Harry avvicinarsi a noi con la mascella contratta e uno sguardo che lasciava trapelare molto nervosismo.

< Salve, non ho ancora avuto l'occasione di presentarmi. Io sono Harry Styles, il ragazzo di Elisabeth! > io sbiancai! Non solo l'aveva rifatto , ma mi accorsi anche che la stretta di Alex sul mio braccio era aumentata. In pratica, entrambi, chi con lo sguardo, chi con i gesti, stavano marcando il territorio, guardandosi in cagnesco.

< Io sono Alexander Bernardi, un intimo amico di Lizzy. Vero bimba? > ecco, era un anno che non sentivo quel soprannome. Quando eravamo insieme, lui era solito chiamarmi così e il fatto che l'avesse tirato fuori in quel contesto, mi fece incazzare ancora di più.

< Vogliate scusarmi, ma credo che per me, sia giunto il momento di andare a casa. Buona serata!> dissi io avviandomi velocemente verso l'uscita.

Avevo resistito anche troppo...e il mio self control a breve sarebbe andato a farsi fottere! Così dopo aver recuperato la stola, mi diressi verso il parcheggio per chiamare un taxi.

Sentii dei passi e Harry mi raggiunse come una furia.

< Mi dici cosa stai facendo?! > disse lui quasi urlando.

< Certo! Sto tornando a casa per evitare discussioni decisamente fuori luogo! > feci un sorriso di circostanza e mi allontanai da lui. Pochi istanti dopo mi ritrovai trattenuta da un braccio e per quanto mi sforzassi di liberarmi dalla sua presa non ci riuscii.

< Liz, permettimi almeno di riaccompagnarti a casa> non obiettai. Ero stanca e in fondo non desideravo altro che tornare a casa per potermi sfogare un po' con Ester. Arrivammo sotto casa senza proferire neanche una parola e mentre stavo per scendere dalla sua auto...

< Liz ti prego...cerchiamo di dimenticare questa serata. Non è andata decisamente come avevo sperato...domani sarà diverso> concluse con un respiro profondo e liberatorio.

< Domani?> domandai retoricamente...<Non ci sarà nessun domani Harry! Ci vediamo lunedì in ufficio! Direi che la tua occasione ce l'hai avuta questa sera e l'hai decisamente sprecata! Mi hai fatto disdire un appuntamento, mi hai presentata come tua fidanzata e per una insana scena di gelosia ti sei messo a gareggiare con il mio ex...no, grazie, basta così! Ah e per te sono Elisabeth, non Liz! > Vidi il suo viso sollevarsi improvvisamente nella mia direzione e il suo sguardo passò da dispiaciuto ad irritato.

< Ti sei dimenticata qualcosa nel mezzo. Ma probabilmente per te era più importante quel breve scambio di saluti con quell'idiota che il bacio che ci siamo dati! > non ce la facevo più, la situazione era diventata insostenibile.

< Che ci siamo Harry?! Che mi hai dato! > ero stata falsa, lo so. Potevo essere più onesta con lui ed ammettere che quel bacio per quanto mi avesse sorpresa, mi era piaciuto e che nonostante mi avesse imbarazzata mi aveva reso felice.

Scesi dall'auto e aprì il portone dirigendomi verso il mio appartamento.

Nota dell'autrice : ciao a tutti:) ecco il nuovo aggiornamento...vorrei sapere cosa ne pensate...se vi piace la storia votate :) al prossimo aggiornamento...

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