Capitolo 9

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Elisabeth

Dopo i saluti ed i vari convenevoli, andai nel mio ufficio, posai la borsa e raggiunsi Harry come mi aveva chiesto. 

Bussai, ma la porta era socchiusa e quindi entrai. Harry era di spalle, stava osservando il meraviglioso panorama che, in giornate limpide come questa, si poteva godere dall' enorme vetrata del suo ufficio. Quando percepì la mia presenza si voltò, non potei non notare come i suoi occhi si muovessero velocemente sul mio corpo...

<Ehm...Elisabeth...ehm...sì...> sembrava imbarazzato, cioè lui, in imbarazzo. Non mi sembrava vero! L'uomo che con il suo atteggiamento avrebbe messo in soggezione il presidente degli Stati Uniti era in imbarazzo a parlare con me.

< Ho letto il tuo articolo e volevo dirti che  l'ho apprezzato moltissimo! > disse come riprendendosi dalla situazione.

Io non riuscivo a stare ferma dall'emozione! Il mio primo lavoro era piaciuto e io ero felicissima, al settimo cielo!

< Quindi verrà pubblicato nel numero di domani e se anche gli altri saranno all'altezza...beh, la rubrica sarà tua! > disse con un sincero sorriso sulle labbra.

<Grazie, grazie Harry, grazie mille davvero! Non ti deluderò! > e così mi avviai verso la porta, ma la sua voce mi fece nuovamente fermare 

< Ah...stasera avrei bisogno che tu mi accompagnassi ad un importante conferenza stampa > disse deciso e risoluto.

Io mi voltai lentamente, dentro di me frullavano mille emozioni diverse, ma ancora una volta l'entusiasmo lasciò lo spazio alla razionalità.

< Harry, grazie per l'opportunità, ma come ben sai stasera sarò a cena con Adam e non me la sento di disdire...> Ero davvero confusa...a questo punto feci l'errore di guardarlo negli occhi e mi resi conto che non sarei stata capace di dirgli di no, neanche se ne avessi voluto.

< Elisabeth non essere ingenua. Queste sono opportunità uniche, che lavorativamente parlando, non capitano tutti i giorni. Con Adam potrai rimandare, se proprio ci tieni, ma la conferenza è stasera e quella non aspetta! >

Il suo tono era irritato, era come se non volesse assolutamente che io andassi a quella dannata cena con il mio collega. Ci riflettei per alcuni istanti , in effetti questa volta dovevo ammettere che avesse ragione...si trattava di un esperienza unica. Avrei potuto conoscere giornalisti, direttori di giornali e riviste ed in generale partecipare ad un evento di questo tipo, mi avrebbe sicuramente permesso di farmi conoscere da qualcuno che in futuro mi sarebbe potuto essere utile.

< D'accordo, Harry, avvertirò immediatamente Adam del cambio di programma e rimanderò a domani. > Feci per avviarmi, quando lui mi richiamò, piuttosto infastidito 

< Elisabeth, ti devo ricordare che domani tu sarai a cena con me? > disse con un atteggiamento granitico, con un tono che poco aveva a che fare con un promemoria e suonava invece più come un ordine.

< Hai intenzione di monopolizzare tutto il mio tempo libero per caso?! > gli risposi abbastanza irritata. Non volevo dare pacco ad Adam e tantomeno non avere neanche una seconda proposta da fargli.

< Tu stasera e domani starai con me e non voglio sentire un altra parola al riguardo! > ora era davvero infuriato...probabilmente non era abituato ad essere rifiutato.

< Infatti io non vorrei parlarti mai...> mi sfuggì dalla bocca, quello che doveva essere solo un pensiero.

< Elisabeth> sentii alle mie spalle la sua voce dire il mio nome in un roco sussurro. Era così vicino che potevo percepire il suo fiato caldo sul collo.

< Alle 8, puntuale! Fatti trovare pronta! Ti passo a prendere...> 

A questo punto lasciai velocemente il suo ufficio e mi diressi da Adam per avvisarlo che purtroppo avremmo dovuto rimandare il nostro appuntamento...per colpa del dannato Harry Styles. 

Adam era lì, assorto nei suoi pensieri e quando mi vide sfoderò uno dei suoi sorrisi più sinceri.

< Ehi sei già in pausa? > mi chiese 

< No, a dire la verità, sono venuta qui per parlare con te, riguardo alla cena di stasera...> ero mortificata, lui intuì il mio stato d'animo e il caldo sorriso con cui mi aveva accolto, mutò in uno sguardo più neutro...quasi preoccupato.

< Sai Harry, cioè il signor Styles, beh lui mi ha invitata questa sera alla conferenza stampa e non posso proprio dire di no ad un opportunità così, Adam...> buttai lì cercando si sembrare disinvolta, quando in realtà ero terribilmente in imbarazzo.

Lui sempre con un espressione rassicurante mi rispose < Elisabeth stai tranquilla, capisco benissimo, si tratta di un opportunità unica soprattutto per te, che sei agli inizi. Domani è sabato, se ti va potremmo rimandare a domani sera. >

Ora cosa mi sarei potuta inventare?! Non ero brava a mentire e soprattutto non volevo farlo!

< Non so come dirtelo ma...domani sarò a cena con il signor Styles, lui...beh...ha insistito molto e mi sono trovata costretta ad accettare. E chiamami Liz per favore! > a quel punto sorrisi, come se mi fossi liberata di un peso.

Mentre lui si rabbuiò, ma non volendomi mettere a disagio, cercò di smorzare la tensione.

< Beh signorina, a questo punto, consulti la sua agenda e mi dica lei quando sarebbe disponibile.> Io sorrisi e lo abbracciai.

Era riuscito a non farmi sentire in imbarazzo e con la sua dolcezza e la sua comprensione aveva alleggerito la tensione.

< Grazie Adam per aver capito! Che ne dici di domenica?> dissi sorridendo.

< E' perfetto! > rispose lui prontamente.

< Allora a domenica > e mi congedò con un bacio sulla guancia.

Stare in compagnia di Adam non era mai scomodo. Lui era divertente, carino, educato e solo a quel punto, pensando a tutte le qualità che indubbiamente appartenessero a quel ragazzo, realizzai che mentre sarei potuta stare con qualcuno che mi faceva sentire bene...queste due sere le avrei trascorse con il mio capo...che suscitava in me ben altre sensazioni.

Nota dell'autrice: Ciao a tutti, ecco il nuovo aggiornamento! Vi anticipo che domani pubblicherò il nuovo capitolo! Lasciate i vostri commenti, ve ne sarei grata.

 Buona lettura :)

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