Capitolo 16

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< Ehi...ehi...> mi svegliai, sentendomi strattonare con poca delicatezza...era Ester. Ma non è possibile...è domenica mattina! Ma, ovviamente, la sua voglia di conoscere tutti i risvolti della notte precedente, superava di gran lunga il fatto di farmi riposare nel mio giorno libero.

< Ester, ti odio! Sono le 8, sei impazzita?!> bofonchiai io, ancora addormentata...

< Dovevi svegliarmi! come hai potuto metterti a dormire senza avermi raccontato tutto?! Non ti senti neanche un po' in colpa?! Ingrata!> disse sorridendo sotto i baffi...ma anche la sua voglia di sapere, a quanto pare, avrebbe dovuto  aspettare...Il mio telefono cominciò a squillare e appena lei ebbe letto il nome sul display, si allontanò lasciandomi sola...

< Ehi> dissi io ancora stordita dall'aggressione di quella pazza della mia coinquilina...

< Buongiorno bellezza...ti sei appena alzata?> disse Harry con voce roca...come faceva di prima mattina ad avere già una voce così sexy?

< Sì, sai, tu e la mia coinquilina non avete le idee ben chiare su cosa significa il riposo domenicale!!!> dissi con tono di rimprovero. La mia voce, al contrario della sua, risultava ancora impastata dal sonno. Odiavo essere svegliata presto, anche se dovevo ammettere che sia l'entusiasmo di Ester, che la chiamata di Harry, mi avevano messa di buon umore.

< Ma non avete sonno?!> aggiunsi ributtandomi svogliatamente con la testa sul cuscino.

< Io, a dire la verità, non ho chiuso occhio...ti ho pensata tutta la notte e ho aspettato che fosse mattina per poter almeno sentire la tua voce...> Oddio, mi sentivo in paradiso, era in assoluto la cosa più carina e romantica che mi fossi mai sentita dire.E così, tanto per togliermi dall'imbarazzo...

< Oh, ma come siamo dolci! Io, invece, ho dormito benissimo!> dall'altra parte si sentii solo il silenzio, doveva esserci rimasto male, così aggiunsi...

< Nel senso che ero talmente serena e felice che mi sono rilassata completamente e ho dormito benissimo!> sentii lui sorridere dall'altro capo del telefono.

< Sei una stronza, lo sai?! > disse lui con tono divertito.

< sono ufficialmente offesa!> risposi io ironicamente.

< Ti ho chiamata perché volevo sentire la tua voce, ma anche per chiederti se ti andasse di pranzare insieme.>

< Signor Styles, non fare il furbo! Lo sai che stasera devo vedere Adam. E non rimanderò di nuovo, dandogli buca, per nessuna ragione!>

Lui rispose prontamente < Ehi, stai calma tigre! Era solo una proposta di un pranzo innocente> 

< Ok capo, dove vorresti pranzare?> dissi io sorridendo

< Cucino io ovviamente! Sei invitata a pranzo nella mia umile dimora!> Oddio, mi aveva invitata a pranzo e per di più a casa sua, io e lui soli...ero terrorizzata ed allo stesso tempo elettrizzata all'idea di passare del tempo con lui. Non potevo fare scenate, dovevo affrontare il mio imbarazzo e le mie paure e così accettai.

< Ok, dammi l'indirizzo. Così posso tornare a dormire un paio d'ore e poi ti raggiungo!> dissi io assaporando già l'istante in cui mi sarei potuta ributtare sotto le coperte...

< No, non puoi! > sentii urlare fuori dalla porta. Che senso aveva lasciarmi la privacy per parlare con Harry, se poi doveva origliare da dietro la porta?! Mah...

< E' incredibile!!!Nessuno vuole lasciarmi in pace!> dissi io sbuffando...

< Smetti di lamentarti! E comunque ti vengo a prendere!> io tentai di controbattere < Ma...> ma non me ne diede il tempo. 

< Nessun "ma"...passo a prenderti a mezzogiorno! Vedi di essere puntuale signorina!> Il suo tono imperativo mi fece irritare, mentre lui sembrava avere un tono decisamente divertito. Alla fine mi arresi. A quanto pare oggi mi toccava sottostare alle esigenze di tutti e non assecondare la mia voglia di tornare a dormire...

Raccontai tutto ad Ester, che, neanche a dirlo, era entusiasta e saltellava qua e là come una trottola impazzita.

Dovevo prepararmi! Per fortuna, questa volta, come volevo io. Dato che Ester era dovuta scappare a lavoro. La boutique dove lavorava, aveva deciso di dedicare una serie di giornate a delle sfilate delle nuove collezioni primaverili e a lei spettava l'organizzazione di tutto. Questo significava una sola cosa...ore ed ore di straordinari.

Mi infilai una tuta grigio scura. Sotto la felpa con la zip indossai una canotta bianca e ai piedi le mie adorate converse bianche. Legai i capelli in una crocchia disordinata ed evitai il trucco. Ero felice, per una volta, di potermi sentire me stessa e completamente a mio agio. In fondo, Harry mi aveva visto tutta in ghingheri, e credevo giusto che dovesse conoscere ed imparare ad apprezzare la vera me! Se ci fosse stata qualche speranza che le cose tra me e lui diventassero serie...beh...dovevamo conoscerci, giocare a carte scoperte! Ed era esattamente quello che avevo intenzione di fare. Mostrargli la vera Elisabeth e conoscere il vero Harry...non potevo credere che lui fosse un uomo tutto ufficio ed impegni. Volevo conoscere la sua infanzia, le sue passioni al di fuori del lavoro, le sue ambizioni per il futuro...Non sapevo molto di lui, in effetti avevamo parlato pochissimo. La forte attrazione che ci legava, aveva fatto tutto da sé, lasciando poco spazio alla razionalità. Tutto era stato assolutamente fuori controllo, era successo tutto così velocemente...era arrivato il momento di tirare fuori gli aspetti meno superficiali di noi e vedere se le cose, effettivamente, avrebbero potuto funzionare!

Mentre riflettevo, sentii il campanello suonare...era lui! Al contrario delle volte precedenti, ero più tranquilla...non vedevo l'ora di trascorrere del tempo insieme e di darmi finalmente un occasione di essere di nuovo felice...

Nota dell'autrice: inizio scusandomi...avevo promesso un doppio aggiornamento che non c'è stato! Grazie a tutti quelli che stanno seguendo la storia! Mi dispiace, ma ultimamente sono stata parecchio impegnata! Cercherò di aggiornare il prima possibile :)

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