"Heard melodies are sweet, but those unheard, are sweeter"
Tutto ciò che riusciva a scorgere era grigio opaco. Il cielo lo era. Il fumo dell'Hogwarts Express lo era. Grigio come il suo umore. Grigio come gli occhi che aveva sempre nella mente.
Molti erano i volti raggianti attorno a lei. Dopotutto stavano partendo per Hogwarts, chi mai poteva essere triste di andare in un posto magico come la famosa Scuola di Magia? Un posto pieno di allegria, misteri, avventure e disavventure, impossibile da detestare.
Tutti i ragazzi stavano salutando i loro genitori, trascinandosi dietro borse, valigie, bauli e gabbiette, accalcandosi sulle entrate dei vagoni color della pece. I bambini più piccoli correvano da una parte all'altra, troppo emozionati all'idea di partire per stare attenti a chi andavano addosso. Uno di questi la spintonò, facendole cadere a terra il suo bagaglio dei libri.
Aveva sperato in un inizio migliore. Si era immaginata una giornata assolata, estiva, con gli uccellini che cantavano e una leggera brezza che le scompigliava i capelli. Ma non aveva tenuto conto dell'imprevedibile meteo britannico, e quella mattina si era svegliata a causa di un forte tuono che aveva squarciato la quiete del mattino destandola completamente dal sonno verso le quattro. Aveva ringraziato Godric quando aveva smesso di piovere, pregando che non ricominciasse appena avesse messo piede fuori casa. Preghiera che, purtroppo, non era stata ascoltata.
Ancora con la giacca bagnata, osservò la sua valigia a terra sospirando. Si accucciò per prenderla, ma una mano arrivò prima della sua, raccogliendola da terra e porgendogliela. In fatto a galanteria, Harry era notevolmente migliorato. Il moro la fissò con fare apprensivo, restituendole la valigia e appoggiandole una mano sulla spalla.
-Sicura di voler tornarci?- chiese gentile, stringendole la spalla in una carezza.
-E tu sei sicuro non volerci venire? La McGranitt vi accetterebbe volentieri entrambi anche a metà anno.- rispose sistemandosi la borsa sull'altra spalla e guardando Harry dritto negli occhi.
Lui sorrise, debolmente -Lo so, ma Shacklebolt ci ha già messo in squadra. Per qualsiasi problema, non esitare a mandarci un gufo, Hermione. Anche se fosse una stupidaggine. D'accordo?-
Hermione annuì e lo abbracciò. Gli sarebbe mancato moltissimo, si sentiva già persa.
-Sai dove sono Ginny e Ron?- gli chiese.
-Stavano arrivando.- rispose Harry staccandosi dall'abbraccio e allungando il collo per poter vedere sopra alla folla di gente -Infatti, eccoli lì.-
Ronald e Ginevra Weasley arrivarono di gran carriera dal muro della stazione di King's Kross, i volti del colore dei loro capelli.
-La prossima volta, mio caro Ron, guido io.- stava dicendo la rossa quando arrivarono davanti ai due -E se sento storie credo proprio che mi scapperà qualche crucio.-
-Ho solo salvato la vita ad una signora, Ginny.- si lamentò il fratello facendo una smorfia per il peso delle valigie che stava portando.
-Passandole sopra la testa. Hai ragione, Ron.- lo prese in giro -Harry! Hermione!-
Ginny si fiondò tra le braccia dell'amica, battendole una mano sulla schiena, e diede un bacio a fior di labbra al suo ragazzo, lasciando al fratello il tempo di abbracciare l'amica.
-Allora, siete pronte?- chiese Ron dopo aver abbracciato Hermione.
-Certo!- rispose Ginny -Vieni Hermione, le valigie ci seguiranno a ruota.-
Hermione salutò con un gesto della mano i due ragazzi, per poi venire trascinata sul treno da una decisa Ginny Weasley, la quale trovò uno scompartimento libero e ci si infilò dentro con l'amica. Una volta sedute, non passò molto tempo quando il treno cominciò a muoversi, lasciandosi alle spalle i saluti di Harry e Ron. Entrambe rimasero in silenzio, perse ognuna nei propri pensieri.
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Ti Vedo Ancora ~ Draco & Hermione FF
FanfictionLa guerra comporta sacrifici e scelte difficili, che non sempre sembrano giusti agli occhi di chi è sopravvissuto abbastanza a lungo da vederne i risultati. Dare la vita per chi si ama, il sacrificio più grande e coraggioso che qualcuno possa fare...