"But now take me home where I belong, I got no other place to go."
Hermione tamburellò nervosamente la bacchetta contro la gamba, sobbalzando quando delle scintille scaturirono improvvisamente dalla punta ustionandola poco sopra al ginocchio. Fece una lieve esclamazione di dolore, mormorando un Reparo per aggiustare il buco bruciacchiato sulle sue calze.
Era in piedi all'entrata della Sala Grande accanto alla Professoressa McGranitt, in attesa che entrassero tutti gli studenti e assicurandosi che nessuno avesse con sé la bacchetta. Per quella sera erano state imposte delle misure restrittive che molti ragazzi avevano ritenuto eccessive, ma i professori erano stati chiari sul fatto che, dal momento che il colpevole dell'aggressione di Erika non era ancora stato trovato, quella procedura avrebbe prevenuto attacchi di ogni sorta tra studenti. I capiscuola e i professori, gli unici autorizzati a portare la bacchetta al Ballo, avrebbero dovuto controllare la situazione senza privarsi della compagnia degli amici, con l'obbligo di tenere un occhio e un orecchio sempre all'erta in caso di necessità.
Hermione era stata subito d'accordo con l'idea, ma avrebbe preferito che le fosse stata assegnata un'altra posizione per il controllo degli studenti. Quando aveva fatto notare a Ginny che sicuramente quell'abito l'avrebbe fatta tremare di freddo e che si sarebbe portata il mantello, la ragazza l'aveva guardata con un sorriso innocente seguito dalle parole -Non pensarci nemmeno. Ti basterà fare qualche incantesimo riscaldante.-
Ma per quanti incantesimi riscaldanti lei facesse, non riusciva a togliersi dalle spalle nude un lieve tremore che la scuoteva fino alle caviglie, ma che doveva dissimulare per non fare allarmare l'intero corpo insegnanti.
-Potter e Weasley sono in ritardo.- commentò la professoressa McGranitt, facendo cenno di entrare nella sala ad un gruppo di Corvonero del quinto anno.
-No, sono già arrivati.- disse Ginny, appoggiata al muro accanto a Hermione. -Li ho visti parlare con Shacklebolt all'ingresso. Dovrebbero essere qui a momenti.-
La donna annuì. Hermione sospirò e continuò a fare il suo lavoro, pronunciando Accio bacchetta su ogni ragazzo che si fermava davanti a lei.
-Come mai Shacklebolt è qui?- chiese Hermione, sorridendo velocemente a tre Serpeverde e lasciandoli passare. -Voglio dire, ci sono dei problemi?-
-Non che io sappia.- rispose la professoressa assottigliando le labbra e lisciandosi sovrappensiero le pieghe del vestito verde scuro. -Credo li abbia solo accompagnati. Però... - esitò un attimo, bloccando l'entrata ad alcuni ragazzi con un movimento brusco del braccio. -Forse è meglio che vada a controllare. Signor Zabini! Signor Zabini, vieni a prendere il posto, per cortesia. Tornerò tra un attimo.-
Hermione non batté ciglio quando scorse la figura di Blaise prendere il posto della strega almeno tanto quanto lui fece finta di non averla vista. Inspirò piano, mordendosi un labbro. Non si parlavano da due settimane e, per quanto potesse capire perché lui avesse reagito in quel modo e il motivo per cui si era arrabbiato, non aveva alcuna intenzione di ritrattare la sua opinione e chiedergli scusa. D'altronde, il suo orgoglio glielo avrebbe impedito in ogni caso.
Un ragazzino che gli arrivava poco sopra il gomito, lo stesso che Michael Corner aveva trovato a girovagare per i corridoi settimane prima, cercò di passare tra lei e Blaise nascondendosi tra alcuni ragazzi più grandi, ma Hermione riuscì a bloccarlo prima che entrasse nella Sala Grande.
-Ehi, tu.- gli disse puntandogli blandamente la bacchetta contro. -Conosci le regole. Prima di entrare dobbiamo controllare che tu non abbia la bacchetta.-
-Non ce l'ho.- rispose lui veloce, deglutendo mentre Hermione gli intimava di spostarsi davanti a lei per far passare altri ragazzi.
-Adesso controlliamo.- disse Hermione, e non rimase stupita quando si ritrovò la sua bacchetta tra le mani. -E questa cos'è?- disse, alzando le sopracciglia. -Ginny, potresti andare a chiamare la professoressa Sprout?-
STAI LEGGENDO
Ti Vedo Ancora ~ Draco & Hermione FF
FanfictionLa guerra comporta sacrifici e scelte difficili, che non sempre sembrano giusti agli occhi di chi è sopravvissuto abbastanza a lungo da vederne i risultati. Dare la vita per chi si ama, il sacrificio più grande e coraggioso che qualcuno possa fare...