"It's a thief in the night to come and grab you, it can creep up inside you and consume you; a disease of the mind that can control you, and it's too close for comfort."
Ron rimase immobile, gli occhi spalancati e la mano ancora protesa verso Hermione. Dietro di lui, Ginny era sbiancata così tanto in volto che gli unici colori che si riuscivano a distinguere su di lei erano l'oro del vestito e i capelli rossi, mentre Harry fissava la figura di Draco con la stessa espressione di chi ha appena ricevuto un pugno nello stomaco ed è rimasto senza fiato. Nella confusione che aveva nella testa, in mezzo a quelle immagini che continuavano a rimbalzarle dietro le palpebre con prepotenza, fu sicura di aver intravisto Blaise correre verso di loro attraverso la sala; ma la testa le faceva troppo male per controllare che quella non fosse solo un'altra allucinazione.
Ron fece mezzo passo indietro, come se fosse inciampato su qualcosa. Scambiò un'occhiata con la sorella ed il migliore amico, per poi riportare lo sguardo su ciò che rimaneva del ragazzo che aveva davanti.
-Malfoy?- esclamò in un bisbiglio incredulo, mettendosi davanti a Ginny con fare protettivo. Draco non rispose, rimanendo in silenzio davanti ad Hermione e stringendo i pugni; lei alzò lo sguardo verso di lui, e subito Draco si abbassò per guardarla in viso con un cipiglio estremamente preoccupato.
-Hermione.- disse lui sfiorandole una tempia con le nocche traslucide.
La ragazza lo guardò negli occhi con la bocca socchiusa, senza più riuscire a distinguere i veri contorni del ragazzo da quelli martoriati e insanguinati che apparivano ogni volta che sbatteva le palpebre.
-Cosa fai qui, Draco?- mormorò lei senza nemmeno rendersene conto. -La gente potrebbe vederti...-
Lui scosse lievemente la testa, guardando poi verso l'entrata della Sala. Blaise era poco dietro Harry e Ginny, la bocca socchiusa per la sorpresa e i capelli davanti agli occhi per la corsa fino al giardino; subito dietro di lui la preside stava accorrendo verso di loro, probabilmente allarmata dalla fretta con cui erano usciti dalla Sala Grande, rimanendo di sasso come gli altri non appena intravide la figura di Draco.
Hermione alternò lo sguardo tra Draco e gli altri, notando chiaramente l'irrigidirsi impercettibile della sua mandibola e delle spalle mentre si raddrizzava, posizionato in modo tale da rivolgere quasi completamente le spalle verso di loro. Hermione cercò di alzarsi in piedi aggrappandosi al muretto di pietra, notando come Harry, Ron, Ginny e la professoressa si mossero istantaneamente di qualche passo con l'intenzione di aiutarla. Draco scoccò loro un'occhiata feroce che li fece fermare dove si trovavano.
Riuscì a rimettersi in piedi con la testa che le faceva ancora molto male, ma ora tutto era più stabile e solamente gli angoli del suo campo visivo tremolavano sfocati. Non aveva il coraggio di girarsi verso i suoi amici, sentiva i loro sguardi sulla pelle come acqua gelata e l'unica cosa che desiderava in quel momento era andarsene da un'altra parte. Continuò a fissare Draco, leggendogli nello sguardo la sua stessa necessità. Aveva bisogno di saperlo al sicuro e, se quello voleva dire farlo tornare nella Torre di Astronomia e ricominciare a contare i giorni che li avrebbero separati dal loro successivo incontro senza sapere se avrebbe potuto vederlo ancora, a lei andava bene.
-Hey.- gli bisbigliò con il fiato corto, allungando una mano verso la sua. -Se vuoi andare puoi farlo, Draco.-
-Ma non stai bene.- ribatté lui guardandola quasi arrabbiato, la voce più alta di quanto lei avrebbe preferito in quel momento.
-Ora è a posto.- mentì lei mandando giù la bile che sentiva in gola. - So che non è facile per te, Draco. Vai, se non te la senti.-
Il ragazzo sembrò combattuto mentre i suoi occhi osservavano ogni centimetro del suo viso come per accertarsi che stesse dicendo la verità. Aveva appena aperto la bocca per dire qualcosa, quando Blaise si fece strada tra i due Weasley e Harry con fare deciso e un'espressione tra lo stupore e il terrorizzato.
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Ti Vedo Ancora ~ Draco & Hermione FF
FanfictionLa guerra comporta sacrifici e scelte difficili, che non sempre sembrano giusti agli occhi di chi è sopravvissuto abbastanza a lungo da vederne i risultati. Dare la vita per chi si ama, il sacrificio più grande e coraggioso che qualcuno possa fare...