TORNANDO AL CASTELLO

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OLIVER'S POVS
Che devo dire? Sono il ragazzo più felice del mondo. Questa mattina è stata... Wow. Non saprei come descriverla. Camilla è il mio sogno e nuda, bè è ancora più bella. È perfetta. Ho visto tutto ciò che non dovevo vedere, ho toccato tutto ciò che non dovevo toccare e mi sentivo estremamente bene. Certo i vestiti che ci aveva fatto comparire a dosso erano semplici. Quella maglietta che indossavo era trasparente. Penso fosse proprio per quello che l'aveva scelta. Eravamo zuppi, la McGranitt ci ha fatto prendere un bello spavento ma poco me ne importava: ero con lei. Ovviamente è stata una genialata quella dei vestiti, se ci avesse visto nudi sarebbe stato un bel problema. Poi ovviamente il bacio, quello è venuto da solo. Era cosi vicina a me che non potei fare a meno di quelle labbra perfette. "Che ne dici per oggi alle 15 il gruppo di studio?" chiesi, "Per poi terminare ovviamente alle 17 per l'allenamento..." continuò per me. "Ovviamente. Con una cercatrice brava come te i corvi li stracciamo" dissi. Continuavo a farla arrossire e le spostai una ciocca dietro le orecchie. Con un piccolo incantesimo rimisi a nuovo i nostri vestiti e notai che i pantaloncini di Camilla erano davvero corti e quella maglietta era davvero scollata. Per carità mi andava più che bene! Ma ora dovevamo tornare, ed avrebbe avuto innumerevoli occhi puntati a dosso. Ed è questo che non mi va bene. Lei è solo mia. Ovviamente se n'era accorta anche lei e si era anche accorta dei miei occhi che, senza che la mente si attivasse, esploravano tutto il corpo di Camilla. Così si cambiò all' istante indossando semplicemente la divisa scolastica. "Mi piacevano di più i pantaloncini però, e se ce li avessi ancora più corti anche meglio" dissi scherzando, bè più o meno scherzando. Era bella in pantaloncini. D'altronde anche la minigonna della divisa era molto mini, ma le calze che le ragazze portavano sotto erano praticamente pantaloni. Fuori c'era un bel sole caldo, nonostante fosse appena primavera faceva molto caldo, cosa molto strana per l'Inghilterra. Le lezioni del mattino erano terminate e tutti si dirigevano verso la sala grande per il pranzo. "Ho fame" dissi prima che un dolore lancinante allo stomaco mi fece sobbalzare, "Anche io" rispose Camilla. Quando stavo per entrare nella sala mano nella mano con Camilla, lei mi fermò e mi strattonò dietro. "Che succede?" chiesi, la vedevo turbata. "Mio fratello, Oliver." capii che si riferiva alla mano:"Camy non me ne frega un cazzo di tuo fratello non voglio lasciarti. C'è Flint e un milione di ragazzi che ti  guardano e..." si avvicinò e mi accarezzò la guancia destra che, dopo quel dolce contatto, non sentii più. "Ma io guardo solo te" disse prima di essere coinvolta nel mio bacio. "Aspetta due minuti prima di entrare" disse staccandosi. La vidi entrare e cominciai a contare quei due minuti che mi avrebbero permesso di riverla perché, si. Mi mancava già.

Lost in your Beautiful || Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora