Il primo giorno di scuola è arrivato. Sono tutta tesa, stamattina non ho fatto colazione, perché mi sentivo troppo ansiosa. Incontrare gente nuova e inserirti in un nuovo ambiente dove devo passare 4 anni, credo che sarà molto dura per me. Perché? Vi starete chiedendo. Perché non è il mio forte fare subito amicizia. Da bambina ho sempre desiderato entrare in questa prestigiosa scuola e grazie ad una borsa di studio dallo stato sono riuscita ad entrare nella scuola più famosa di New York.
Passiamo a noi. Io sono Alyce ho 16 anni. Sono una che ti dice subito quello che penso e mettiamo in chiaro una cosa, non mi piace la gente che comanda o che si pavoneggia. Alle medie mi prendevano in giro per i miei occhiali, per le mie treccine e i miei vestiti poco alla moda. Venivo spesso presa di mira, tornavo a casa sempre con qualche livido. Mia sorella andava sempre a discutere con i genitori dei ragazzini che mi mal menavano. Ho costruito in torno a me una corazza. Ho avuto solo una amica, ma il nostro rapporto non è durato. Ma questo è il passato bisogna sempre andare avanti.
Guardo l'orologio sul mio polso, non manca tanto che le lezioni iniziano. Così accellero il passo verso le scale, per dirigermi in segreteria. Ma sbadata come sono inciampo su un gradino per poi cadere all'indietro adosso a qualcuno.
La mia schiena batte con forza ad un petto abbastanza massicio e il mio povero sedere si schianta con il pavimento.
Non riesco a girarmi per vedere chi ho dietro, che due mani dietro la schiena mi spingono con forza 《sei proprio stupida! Per non vedere un gradino.》 La sua voce è così dura e roca che fa venire i brividi.
《Invece tu! Sei un gran pezzo di merda》mi rialzo e li punto il dito contro 《ti sembra il modo di trattar....》 le parole mi muoiono in gola appena lo guardo.
L'occhio mi cade subito sui suoi vestiti, non porta la divisa. Ha una maglia verde, porta jeans neri e le scarpe dello stesso colore dei pantaloni. I suoi abiti sono così aderenti che fanno risaltare il suo aspetto atletico. Poso lo sguardo sul suo viso è rimango affascinata dalla sua bellezza. Ha dei bellissimi occhi blu oceno, così profondi, e scuri di rabbia. Passo alla sua perfetta bocca, vorrei tanto morderla per distruggerla in mille pezzi.
Indossa tre orecchini oro a cerchio nell'orecchio destro, nell'altro un orecchino a forma di piuma. I suoi capelli sono spettinati di un biondo cenere, ho una gran voglia di tirarli fino a farli male.
Se ci confrontassimo di altezza lui è più alto di me, io credo che li arrivo metà petto.《Che stavi dicendo?》mi chiede sbattendomi al muro, si posiziona davanti in modo da bloccarmi con il suo corpo.
Con violenza mi afferra i capelli, ti randomi la cute così forte da farmi urlare di dolore《LASCIAMI!!》non posso guardarlo perché ho il viso rivolto alla parete, ma riesco a sentire che si diverte vedermi soffrire. Cerco di liberarmi dalla sua presa ma con scarsi risultati.
Avvicina le sue labbra sul mio orecchio《non ti conviene giocare con il fuoco! Mocciosa!》ringhia arrabbiato. Sento che da un momento potrei piangere davanti a lui."Alyce resisti, devi essere forte. Resisti." Mentre mi ripetevo di mantenere la calma, tutto ad un tratto sento che lascia la presa sui miei capelli. Mi ritrovo una ragazza dai capelli neri lunghi, non rirsco a vedere il suo volto perché mi dà le spalle è a le braccia aperte per difendermi.
《Me sei fuori di testa! Christian!!》urla la ragazza, si avvicina e per la rabbia li tira i meravigliosi capelli biondi. Il ragazzo piega le labbra in una smorfia di dolore, purtroppo quel imbecille si riprende.
《Cazzo! Anna per una volta fatti gli affari tuoi! Invece di salvare le persone, vatti a fare degli amici come le persone normali!!!》gli urla contro liberndosi facilmente dalla sua presa.
Si volta verso di me, io abbasso subito lo sguardo. Vedo dalle sue scarpe che si avvicina in questa direzione《ti h-ho detto di..》Anna la ragazza dai capelli neri, sta balbettando credo per quello che ha detto l'imbecille prima, ma viene interrotta《Zitta! Ho una cosa da mettere in chiaro tra me e questa mocciosa》la sua arroganza mi fa ribollire il sangue di rabbia.Appoggia un braccio sul muro.
Si piega fino ad arrivare al mio viso, se mi girassi adesso credo che ci potremmo scontrare con le nostre labbra. Decido di rimanere in questa posizione.
《Appena mi ricapita di rivederti, stai sicura che non la passi liscia. Mocciosa.》 Lo dice in modo che solo io riesca a sentire. Ogni parola che pronuncia mille emozioni mi per corrono. Annuisco solamente, prima di andarsene sospira delicatamente sulla mia guancia mandandomi il cervello in pappa.Un silenzio si crea tra me e la ragazza appena Christian ci lascia sole. Così prendo la parola per prima, anche se la giornata e incominciata male non è detto che non posso fare amicizia con questa ragazza, lei indossa la divisa della scuola. Mi sembra anche molto dolce. Non costa niente provarci.
《 Ahi! Spero che mi passi in fretta il dolore》dico toccandomi la testa. Anna mi guarda procuppata con quei occhioni uguali al ragazzo, infatti noto una somiglianza apparte che è una bella ragazza. Prima che dica qualcosa la interrompo《Non c'è da preoccuparsi io sto bene》la rassicuro.
《Io sono Alyce Whittard e tu sei Anna, giusto? 》 le porgo la mano è lei accetta volentieri, tutta sorridente.
《Sono desolata per il comportamento di mio fratello》dice per scusarsi. Così si spiega la loro assomiglianza.
《Non è colpa tua. È colpa di quel pez...》 mi interrompo subito e prima di crearsi un silenzio imbarazzante cambio argomento.《Mi sai dire dov'è la segreteria?》dico mentre lei ci mette un pó per pensare.
《Si, ti accompagno! Seguimi! Questa scuola è molto grande, alcuni prof ed alunni compresi si perdono. 》 li sfugge una leggera risata cristallina. Come può essere sorella di quel imbecille?Mentre ci incaminiamo verso la segreteria davo un'occhiata in giro. Vedevo le persone che parlavano tranquillamente, altri che prendevano qualcosa ecc...
Arrivammo a destinazione. È molto grande c'è una scrivania molto ampia di color nero e dietro a questa una signora paffuta di mezza età.
《Buongiorno! Dovrei ritirare la divisa è l'orario scolastico.》dissi con tono educato.
La signora mi guardò e disse《mi dica il suo nome e cognome, per cortesia》《Alyce Whittard》lei prese dei fogli e iniziòa cercare.
《Ecco qui! Tenga!》mi porse il foglio poi disse di aspettare due secondi perché doveva prendere la divisa.《Laggiù ti puoi cambiare》 mi indico una specie di camerino. Annui.
《Grazie》risposi con un sorriso《prego》rispose.Anna mi aspettava fuori mentre io indossavo la divisa.
È composta da una camicetta bianca, leggermente larga. Per fortuna copre il mio seno prosperoso, una terza D. Per essere precisi. Non sono né grassa né magra. Diciamo giusta se si può definire così.
Ho i capelli lunghi fino alla vita di color castano e occhi color carbone.
Nella camicetta c'era la sigla EG che rappresentava il nome della scuola.
Una gonna scozzese rossa,nera un pochino corta e delle ballerine nere.Appena uscí notai Anna, affascinata come se la divisa l'avesse vista per la prima volta. Per la vergogna si limita ha dire 《ti sta bene》a bassa voce.
《 Grazie 》mi esce un sorriso sincero. Sono contenta di aver incontrato lei. Mi sembra una persona dolce e delicata come una piuma.//ANGOLO AUTRICE///
Sto facendo del mio meglio per corregere gli errori grammaticali. Ma spero che avete pietà di me.
In questo capitolo ho cambiato un pó di cose. Perché mi è sembrata banale.
È il mio primo libro che scrivo. Ho iniziato a scriverlo ha 14 anni e ho fatto un macello!! Ma cercherò di rimediare. Mi fa piacere se mi date una mano a coreggere. Non visto obbligando. E scusate per gli errori ma sono DSA. Se nom sapete cosa sia dateci un'occhiata su internet.
Ci sto mettendo tutta me stessa per correggerla è andare avanti.
Adesso è meglio che mi ritiro. E scusate ancora.Ciao lettrici!!!
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Travolta da te! ( IN REVISIONE )
RomanceTutto inizia il primo giorno di scuola. Il suo sguardo da predatore. I suoi bellissimi occhi blu oceano. Sono così profondi che mi perderei dentro. La prima volta che lo visto, le parole mi muoiono in gola. Il mio respiro si fa più pesante. Sensazio...