Don't put the blame on me ~ pt.4

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-Aspetta, aspetta, aspetta... Fammi capire. Tu piombi qui, in pieno giorno, perché vuoi che ti aiuti a preparare una torta? –l'espressione di Raphael era tra il confuso e l'annoiato. O forse solo assonato, considerando che era giorno inoltrato. Isabelle gli aveva sorriso dolcemente, sbattendo le ciglia un paio di volte, con un viso innocente. Il vampiro si passato una mano sul viso e aveva rivolto il suo sguardo a Lily, che aveva accompagnato dentro Isabelle, e che in quel momento stava ridendo cercando di non mostrarlo troppo, pur fallendo miseramente. Raphael aveva sospirato, cosa insolita per lui, e aveva accettato. La Shadowhunter aveva fatto un piccolo salto e lo aveva abbracciato, felice come una bambina a Natale. Gli aveva poi spiegato che aveva deciso di preparare una torta per il compleanno di Lydia, che sarebbe caduto pochi giorni dopo, per farsi perdonare, dopo essersi comportata da vera stronza alla festa di Max. E gli aveva anche detto che senza di lui non avrebbe avuto idea di come fare. A quel punto Raphael aveva sorriso, mentre Lily se ne andava ancora ridendo, dicendole di lasciarlo almeno mettersi qualcosa in più. Infatti, quando era entrata praticamente correndo nella sua suite, lo aveva trovato sdraiato sul letto, intento a fissare il soffitto, con indosso soltanto un paio di pantaloni. Isabelle aveva dovuto ammettere che non era stata per niente una brutta visione. Dopodiché era scomparso nella sua stanza, ritornando poco dopo con anche una maglia grigio scuro. Incredibilmente, per fortuna o chissà per quale motivo, la cucina del vampiro sembrava il posto più rifornito di tutta New York, perciò avevano trovato tutto quello che sarebbe servito. Avevano passato ore a preparare quella dannata torta al cioccolato, tante che Izzy si ripromise di non farsi mai più venire certe idee in testa. Incredibile a dirsi, con l'aiuto di Raphael non aveva fatto troppi dei suoi soliti danni. Era certa di non essersi mai, almeno negli ultimi due mesi, felice come in quel momento. Per un attimo, un miracoloso attimo di gioia, si dimenticò di Clary. La Shadowhunter tirò fuori la torta dal forno e la mise con attenzione sulle piastre della cucina, dato che non aveva molta voglia di appiccare il fuoco all'hotel. Fino a quel momento non era successo nulla di particolarmente drammatico. Il profumo non prevedeva troppe brutte cose.
-Speriamo di non avvelenare nessuno. –commentò Raphael, con un tono stranamente scherzoso. Isabelle si voltò verso di lui, lo sguardo assassino. Era paaarticolarmente minacciosa con i guanti da forno ancora sulle mani. La ragazza non riuscì a non sorridere, comunque. Era bellissimo sentirsi così. Così felici da essere incapaci di smettere di sorridere.
-Dubiti forse delle tue capacità culinarie? –gli disse, avvicinandosi di un passo. Lui non smise di sorridere, mentre ribatteva:
-Delle mie, no, ma delle tue, sì. –Isabelle gli rivolse uno sguardo che stava a significare "Ah, davvero?", facendosi comparire sul viso un'espressione minacciosa. Gli disse che allora probabilmente avrebbe fatto meglio a mangiarla prima lui, tanto non sarebbe stato una grande perdita. Lui rispose che toccava a chi aveva fatto il danno subire le conseguenze. In men che non si dica, entrambi stavano di nuovo ridendo. Raphael era contento di vedere che per una volta Isabelle stava facendo qualcosa per qualcuno che non fosse Clary. Doveva smettere di pensare unicamente a lei, così avrebbe anche smesso di soffrire. Concentrare la propria mente su una persona e solo lei non portava mai a buone cose. Perché ci si cominciava a staccare dalla realtà, a credere cose non vere. Lui lo aveva imparato a sue spese. E una volta commesso l'errore, non si poteva più tornare indietro. Riprendendosi dai suoi pensieri si accorse che Isabelle aveva preso il suo telefono e stava scrivendo freneticamente con qualcuno, l'espressione accigliata. Ogni tanto sbuffava, alzando gli occhi al cielo, come incapace di credere a quello che stava leggendo. Dopo diversi minuti mise giù il cellulare con rabbia, mettendo il silenzioso. Raphael le chiese cosa stesse capitando e lei rispose scuotendo leggermente la testa, dicendo qualcosa su suo fratello che non voleva lasciarla in pace. Era davvero così. Isabelle avrebbe voluto uccidere Alec ogni tanto, in quegli ultimi tempi. In fondo sapeva che lui era solo preoccupato per la sua salute, fisica e mentale, ma quella volta aveva davvero esagerato. Questi erano i messaggi che i due si erano scambiati:

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