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"Sento il cuore che batte, in questa notte infinita."
-Balla con me

Alle tre spaccate, suona il campanello.
Corro ad aprire la porta, perché so già che è Riccardo.

"Ciao, Occhi Blu."

"Ciao Riki."
Lo invito ad entrare in casa.

"Allora Occhi Blu, cosa vuoi fare oggi pomeriggio?"
Si accomoda sul divano, come fosse a casa sua.

"Non so, sei tu quello che conosce il paese."

"Ho qualcosa in mente...voglio farti visitare un po' il paesino."

Accetto, molto contenta, perché mi interessa visitare il paese.

Mi infilo le mie All Star bianche e insieme usciamo di casa.

Mi porta alla fermata di un piccolo autobus, il quale non tarda ad arrivare.

É una specie di trenino, quello che amano molto i bambini.
É molto colorato e già dalla strada si può udire una musichetta allegra.

Mi invita a salire e Ci andiamo a sedere circa nei posti in mezzo.
Il trenino non è molto affollato: ci sono una coppia di mezza età e in fondo una mamma con una bambina, che indossa un vestito molto simile alla bomboniere e in testa un cerchietto, ricoperto da un grande fiocco rosa.

"Questo trenino, ci porterà sulla collina."

Abbozzo un piccolo sorriso.

Durante il viaggio, noto che il paesaggio è secco e soprattutto che c'è molta vegetazione.

La brezza fa volare i miei capelli.

In una ventina di minuti ci ritroviamo in punta alla collina, dove il trenino ci lascia.

Insieme ci andiamo ad affacciare alla terrazza, da cui si vede tutto il paesino e il mare.

Rimango basita dalla vista stupenda.

Il mare oggi è di un blu meraviglioso, assomiglia agli occhi di Riccardo.

Le mie guance iniziano ad avvampare, ma mi tranquillizzo perché noto che Riki non mi sta guardando.

"Ti va qualcosa da bere? Magari una granita al limone?"

"Si, hahaha."

Ci dirigiamo verso un piccolo chiosco, dove lui ordina due granite medie al limone.

"Stasera andiamo a mangiare in spiaggia noi, ti va di venire?"

"Si devo solo chiedere ai miei genitori, ma suppongo mi diranno di sì."

"Sennò vengo io a chiederglielo in ginocchio."

Rido al pensiero di Riccardo in ginocchio davanti a mio padre e a mia madre.

"Adesso mia cara Sofia, andiamo a vedere una spiaggetta che ti piacerà."

"Come fai a sapere che mi piacerà?"

"Istinto maschile."

"Mmm..."

Accetto e subito partiamo per la spiaggia.

Nel momento che arriviamo, rimango di nuovo a bocca aperta: una spiaggia con la sabbia bianchissima e una miriade di meravigliose conchiglie.

Inizio a raccogliere alcune conchiglie, così da poterle mettere insieme in futuro per crearmi un braccialetto.

Riki si allontana un attimo, così approfitto del momento per chiamare mia madre.

Dopo due squilli risponde:" tesoro, ti stai divertendo?"

"Si mamma, siamo andati sulla collina e ora siamo in una bellissima spiaggia."

"Sono contenta."

"Mamma, volevo chiederti se stasera potevo andare con Riccardo e i suoi amici, a mangiare in spiaggia."

"Certo tesoro, ma non tornare troppo tardi."

Ringrazio mia madre e nel momento in cui Riccardo ritorna chiudo la chiamata.

Noto che sono già le 18.30.

"Ti va se torniamo?"

"Si." Accetto.

Ripercorriamo la strada fatta in precedenza, fino a prendere il trenino che in pochi minuti ci riporta in paese.

Raggiungiamo la spiaggia, dove troviamo Angela, Giada, Luca e Tommaso.

"Ciao bella gente." Urla Tommy, riferendosi a me e a Riki.

Alzo la mano per salutare.

Ci sediamo a cerchio, per iniziare la serata.

"Allora ragazzi, per cena abbiamo pizza, pizza e ancora pizza." Urla Tommy.

"Molta scelta, vedo. Io scelgo la pizza." Dico io.

Mi allungo a prendere un pezzo di pizza e così fanno anche gli altri.

Alle spalle di Giada e Luca, vedo che il sole sta sparendo piano piano nell'acqua, lasciando un cielo rosa e un ombra luminosa sulla superficie dell'acqua.

"Raga vi va di cantare un po'?" Chiede Tommy.

Tutti insieme annuiamo, anche io un po' perplessa.

"Chi è che canta qua?" Domando.

"Io." Dice riccardo mentre si alza per andare a prendere la chitarra.

Inizia a suonare una melodia leggermente ritmata alla chitarra.

Il suono esce molto limpido.

È bravissimo.

"La corsa con te in braccio fatta per le scale,
confondere lo zucchero al posto del sale..."
Inizia lui a cantare mentre gli altri lo seguono.

Purtroppo non so la canzone, quindi mi limito a sussurrare qualche parola.

Ormai il cielo è del tutto sparito dentro al mare, resta solo il buio, la musica, noi e soprattutto io, che non mi sono mai sentita così felice.

Replay | Riccardo Marcuzzo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora