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"Prova a stupirmi emozionarmi
dimmi amore balla con me
Balla con me, balla con me
balla con me, tu balla con me."
-Balla con me

Indosso una gonna nera e un top corto verde petrolio.
Decido di truccarmi leggermente, così da non sembrare un cadavere: un po' di matita, la linea di eye-liner e il mascara.
Io non sopporto ogni tipo di luccica labbra, quindi preferisco non usarlo.

Esco dalla mia camera per raggiungere il salotto, dove si trovano le mie All star.

Le indosso, infilando i lacci all'interno, così che non si vedano.

Suona il campanello e io mi affretto ad aprire.

Sullo stipite della porta trovo Riki, insieme a Angela e a Tommy.

"Sei pronta principessa?" Dice Riki guardandomi negli occhi.

"Prendo solo il telefono e arrivo."
Torno in camera mia per prendere il telefono, che si trova sul letto.

Esco di casa chiudendo la porta alle mie spalle e raggiungo i ragazzi, che si stanno già incamminando per la spiaggia.

Anche in lontananza si sente una musica che proviene dalla spiaggia, esattamente vicino al bar, dove vado di solito; il bar dove ho conosciuto Riccardo.

Arrivati in spiaggia, percorriamo la passerella, che ci porta al bar dove si sta tenendo la festa, iniziata non da molto tempo.

Luci e bandierine dai mille colori illuminano la serata.

Sul palco, creato apposta per l'occasione, c'è un dj, che anima la festa con la sua attrezzatura, dalla quale esce una musica molto energica, che ti fa venir voglia di ballare e muovere.

In un angolo, intravedo Luca, Giada e Marco che stanno ballando e si stanno scatenando a tempo di musica.

Seguo Riccardo, Angela e Tommaso che li raggiungono.

"Bella festa eh..." urla Luca per farsi sentire, poiché la musica è molto alta.

"Già." Annuisce Riccardo.

"Io vado a prendere qualcosa da bere." Dico io allontanandomi dai ragazzi.

Mi siedo al bancone del bar e ordino un mojito, per non sembrare una bambina che a una festa prende una coca cola.

"Ragazzina, hai 18 anni?."

"Si..." mento io, diventando tutta rossa in viso.
Menomale che è buio e quindi non si vede.

"Carta d'identità, per favore."

Io non ho la carta d'identità, l'ho lasciata a casa.

Mi prende il panico.

"No, tranquillo, sta con me lei."
Arriva Riccardo, che mi salva da questa situazione.

Il barista mi consegna il mojito e mi allontano insieme a Riki.

"Un mojito, eh..." ride.

"Grazie, non so cosa avrei fatto senza di te."

"Già. Ti va di ballare?"

"Ballare? Ma io non sono capace."

"Dai...balla con me."

Accetto, pur sapendo che sono incapace nel ballo.

Sono molto goffa, infatti vado sempre a sbatte contro qualcuno o qualcosa.

Mi ricordo che da piccola, stavo camminando tranquillamente e avevo ovviamente la testa tra le nuvole.
Sono caduta sopra a un banco della frutta, facendo cadere tutte le cassette per terra.
Cadendo mi sono slogata la caviglia e i miei genitori hanno dovuto ripagare tutta la frutta che si era ammaccata cadendo.
Morale della storia? Abbiamo mangiato marmellata per un mese.

Poso il bicchiere su un tavolino e seguo Riki in centro alla pista.

Iniziamo a muoverci a tempo di musica.

Piano piano, ci avviciniamo sempre di più uno all'altra.

"Ah..."

"Scusa, ti ho detto che sono incapace nel ballo."
Mi scuso io per avergli pestato un piede.

Continuiamo a ballare e lui continua ad avvicinarsi a me.

Il mio viso inizia ad avvampare e divento tutta rossa nel momento che le sue labbra sono quasi contro le mie.

Distolgo lo sguardo.

"Ti va di andare a vedere le stelle cadenti?"

"Mm...si."

Ci dirigiamo verso un punto della spiaggia, in cui non c'è nessuno, si sente solo in lontananza la musica della festa.

"Allora ti piace la festa?"

"Si, anche se non fa molto per me questo tipo di cose."

"In che senso?"

"Nel senso che, io sto sempre a leggere o ad ascoltare la musica nelle cuffiette. Esco poco, anche a Londra. Adoro guardare film e serie TV a casa da sola."

"Sei una persona solitaria?"

"Non mi definirei solitaria, semplicemente una persona a cui piace passare del tempo da sola."

"Cioè solitaria, hahaha."

"Okay, forse si,hahaha." Rido.

"Cosa vuoi fare da grande?"

"Io...beh mi piacerebbe girare il mondo è visitare tanti posti. Tu?" Gli domando io.

"Amo la musica, quindi vivere di musica sarebbe il mio sogno."

"Oh...quando sarai famoso ricordati di me, sarò la tua prima fan."

"Certo, come puoi dimenticarti di Occhi Blu."

"Canta qualcosa."

"Adesso?" Domanda un po' confuso.

"Si." Esclamo.

"Dimmi qualcosa, qualcosa che resta,
senza fare di più che la scena è perfetta,
se quando ti guardo è già tutto migliore,
Perdo le parole."

Applaudo a Riccardo per la sua esibizione.

"Grazie, grazie." Si inchina lui sorridendo.

"Guarda..." indico io nel cielo "una stella cadente."

"Esprimi un desiderio."

"Mm... fatto."

Desidero che quest'estate non finisca mai, perché qua ho conosciuto delle persone davvero fantastiche.
Ho conosciuto Riccardo.
Tutto questo è magnifico, lui è magnifico.

Replay | Riccardo Marcuzzo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora