Capitolo Dodicesimo

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Nota autore

come previsto oggi doppio aggiornamento =*

Dal punto di vista di Lorenzo

Dopo quella sera stavo letteralmente impazzendo. Pensavo sempre a Isa e mi..... Causava un certo "effeto" possiamo dire. Ripeto non poteva capitarmi un amica brutta e grassa?

Stavo in cucina cercando di scacciare quei pensieri dalla mia testa con un po' di Tv. Ma proprio in quel momento arrivo Isa. Come si dice, quando si parla del diavolo, spuntano le corna. Arrivo saltellando come una bambina, con quei pantaloncini cortissimi e quella cannottiera così provocante.

«cavolo sta buono tu la sotto e Isa brutto pervertito!»

Pensai arrabbiato con me stesso. Non glie ne faccio una colpa, perché faceva molto caldo oggi. Però e che diamine, sembrava si divertisse a mettermi in imbarazzo. Infatti appena mi vide mi disse chiaramente divertita:

_" Che ce Lori? Qualcosa non va? "

Io boffonchiai un niente. Mentre la osservavo con la coda dell’occhio. Si avvicinò al frigo, prendendo una bottiglietta d'acqua. Una goccia gli colo sul collo, come avrei voluto asciugargliela io, leccandogli quel suo collo perfetto. Oh diamine, ma che diavolo sto pensando. Mi diedi uno schiaffo, per togliere quei pensieri dalla mia testa. Ma la conseguenza e che attirai la sua attenzione, si avvicinò a me sedendosi sulle mie gambe. E di certo non era proprio un buon momento. Non ora, visto che questo cretino decise di svegliarsi, ma ormai aveva una volontà tutta sua. Mi abbracciò dandomi un bacio sulla guancia e disse con due occhioni dolci :

-"Lori scusami per ieri, ero ubriaca e non capivo bene quello che facevo!"

«Si ma ora però lo capisci quindi scendi» Era questo quello che volevo dirgli, però la mia bocca e il mio cervello, non sembravano voler collaborare:

-"Tranquilla, lo capisco!"

Dissi ciò mentre la abbracciai. Cavolo?!?! Ora pure le braccia si muovevano da sole. Che qualcuno mi aiuti. Stavo morendo di vergogna. Isabella ignorando il mio imbarazzo  disse preoccupata:

-"Sicuro che non sei arrabbiato con me? No perché mi guardi a stento!"

OVVIO CHE TI GUARDO A STENTO, SE TI VESTI COSI?!?! Sono sempre un uomo cazzo. Dovevo riprendermi, lei e solo un amica, niente di più, niente di meno. Dovevo scacciarla ma il problema e che proprio non c'è la facevo. O meglio non volevo in fondo. Ma per fortuna in quel momento entrò mia madre, lei avrebbe detto di sicuro « questa e una casa, prendetevi un albergo» e Isa imbarazzata sarebbe scesa da sola, ma lei vedendoci disse a Isa :

-"Che fai piccola!" Isa con complicità disse a mia mamma :

-"Facciamo pace, Lori e arrabbiato con me, ma non vuole perdonarmi. Ecco vedi che espressione contrariata che fa!"
Disse toccandomi il viso con l'indice.

Mia madre si fermò, ci penso qualche minuto e gli rispose :

-"Hai provato a dargli un bacio?"

DANNAZIONE MAMMA?!?! Ma da che parte stai. A quel punto intervenne anche papà, non so da quanto era arrivato ma a abbastanza per intromettersi nel discorso dicendo :

La violinista FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora