Trentaseesimo Capitolo

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Mentre ero in sala prove, a provare per quello stupido concerto, non riuscivo a non pensare a Lorenzo. STAVAMO PER BACIARCI?!???? Se solo Alfri non si sarebbe intromesso, a quest'ora avrei potuto assaporare le sue dolcissime labbra. Così sensuali. Così....

-"Insomma ti concentri o no. Si può sapere dove hai la testa?" Disse Vincent, con riprovero.

E tornando sul pianeta terra, mi scusai con il mio manager per poi tornare a lavorare.... Che figuraccia.... Osservavo Vincent che mi giardava con disappunto, il concerto era ormai alle porte ed io stavo qui a sognare ad occhi aperti. Posso capire perché è arrabbiato, dovevo concentrarmi il lavoro e lavoro.
Ma tanto sta sera, appena tornavo a casa, giuro su dio che li sarei saltata addosso. Lorenzo non mi scappi questa volta scoprirò in motivo del tuo strano comportamento....

******

Quella sera appena tornai a casa, ormai era l'una e mezza di notte. Andai di sopra in punta di piedi, aprendo leggermente la porta della camera, e stavano dormendo. Dannato Vincent, che mi ha fatto provare fino a tardi, si fu anche colpa mia visto che ero sempre con la testa fra le nuvole, però non serviva punirmi così duramente. Ora per colpa sua nemmeno potevo chiarirmi con Lorenzo. Avevo così tante domande da fargli. Ad esempio... Perché hai provato a baciarmi? Ti sono mancata almeno un pochino? E soprattutto cosa volevi dirmi? Avevo mille domande e non potevo ottenere nessuna risposta da lui. DANNATO VINCENT???! DANNATO ALFREDO?!?? Me la pagherete.... Stavo scendendo le scale, per andare anch'io a dormire visto che non potevo fare nient'altro, quando inciampai rotolandomi per quelle dannate scale a chiocciola, causando un gran frastuono. Ovviamente Maria con il sonno pesante che si ritrovava non si sveglio. Ma Lorenzo scese come un fulmine , precipitandosi al mio fianco.

Ci scambiammo dei lunghi ed intensi sguardi, quando alzandomi ancora dolorante gli dissi mortificata:

-"Sc-usami.... Io non volevo svegliarti!"

-"Ah... Non preoccuparti. L'importante è che tu stia bene." mi disse con un dolce sorriso.

Ed appena vidi le sue splendide fossette sulle sue guancie tutto in torno a me spari come per incanto, in quel istante eravamo solo io e lui. Il mio cuore batteva come un matto, non accennando a calmarsi. Senti che anche il suo respiro si fece più intenso. Ed in una frazione di secondo ci ritrovammo a baciarci con passione. Le sue mani si facevano strada sul mio corpo, ansimando sempre di più, ed anche il mio respiro si fece più irregolare. Lorenzo ormai fuori controllo, mi sollevo afferrandomi per il sedere, causandomi brividi di piacere sul basso ventre. Avvolsi le mie gambe in torno alla sua vita, mentre la sua lingua esplorava la mia bocca. Si staccò dalle mie labbra per passare a mordicchiare le mie orecchie, sussurrandomi con voce roca:

-"Ti amo.... Ti o sempre amato.."

Come?!?! Mi staccai da lui guardandolo con occhi sgranati. Avevo sentito bene o mi sbaglio? Avevo sentito chiaramente "ti amo" però i conti non mi tornavano. Visto ciò che mi disse due anni fa. E notando il mio stupore, mi si sedette sul divano, affondo il viso fra le mani. E dopo un grosso respiro mi disse :

-" ti ho mentito. Semplicemente ho sentito che volevi sfumare questa tua grande opportunità per me... E io non volevo. Perché hai tanto talento e non volevo che un giorno ti saresti pentita, perché sarebbe accaduto, fidati. Così ti ho detto che non ti amo... Ma non e vero io ti amo Isa e non ho mai smesso di farlo. Ma soprattutto non c'è mai stata un altra ragazza.... Nessuna può prendere il tuo posto. "

Dopo quella dichiarazione non sapevo se essere felice o arrabbiata. Perché comunque ho sofferto a causa sua, pensando che per due anni mi avesse solo preso in giro, arrovellandomi su ciò che non andasse in me. Ed ora scopro che lui mi aveva lasciato per permettermi di inseguire i miei sogni? Un po' mi sentivo tradita, però capivo perché lo fece e se ero al suo posto, molto probabilmente avrei fatto come lui. Il problema è che non sapevo che dire... Mi limitavo a fissarlo con un espressione tra il felice e il triste. E dopo alcuni minuti Lorenzo aggiunse:

-"Isa per favore di qualcosa!"

Cosa dovevo dirgli scusa?!?? Se nemmeno io sapevo come reagire? Una parte di me, avrebbe voluto saltargli a dosso. Ma l'altra avrebbe voluto schiaffeggiarlo per bene, per tutte le lacrime inutili che mi aveva fatto versare. Ma Lorenzo in fondo era così, metteva sempre primo posto gli altri e poi se stesso. E poi intuivo dal suo sguardo che anche lui soffri parecchio. Così senza parlare, mi buttai fra le sue braccia, lo strinsi forte a me. Dandogli dei dolci baci sulle sue labbra. E gli sussurrai con tono beffardo:

-"Sei un cretino!"

Alla sua espresso sbigottita non resistetti più. Scoppiai a ridere come una bambina. E poco dopo si unì anche Lorenzo. Era bello tornare come hai vecchi tempi, quando io e lui ridevamo e scherzavamo. Mi era mancato da morire il mio tontolone. E per farglielo capire, afferrai con dolcezza il suo viso, rivolgendogli uno sguardo pieno d'amore. In questi due anni, non lo mai dimenticato e non volevo. Lui per tutto questo tempo a pensato soltanto a me, ed al mio bene. Il solito Lorenzo.... Ma dopo questa volta non mi sarebbe più scappato. Così gli diedi un dolce bacio, che in poco tempo sfociò in qualcosa di più. Eravamo per terra, ad assaporare ogni centimetro dei nostri corpi, con una foga quasi animalesca. Il divano era vicino a noi attenzione, però eravamo troppo eccitati e confusi per capire cosa ci circondasse, in questo momento esistevamo soltanto noi due, e i nostri sentimenti.

Lorenzo tornò ad esplorare il mio corpo, palpandomi energicamente il sedere. Anch'io parti all'attacco, iniziando ad affondare le unghie nella sua bellissima schiena. Dopo due lunghissimi anni ero di nuovo sua.... Solo sua. Dentro di me c'era una tempesta di piacere e passione. Ogni mio muscolo tremava dal piacere, mentre Lorenzo mi prendeva.
E mentre mi dava dei umidi baci sul collo, mi sussurrò con una voce roca e maledettamente sexy:

-" Ti amo Isa.... Ti amo.... Ti amo... Ti amo"

Mi sembrava tutto un sogno, tutto così bello e surreale. Avrei assaporato ogni minuto di questa splendida notte.

**** **

Il mattino seguente sembravo uno zombie. Ogni mio muscolo era dolorante, visto che Lorenzo voleva provare posizioni "nuove". Davvero non lo facevo così intraprendente. Chi sa, forse la vecchiaia gli ha portato esperienza. A riportarmi sul pianeta Terra, fu Maria che vedendo le nostre facce ebeti, chi chiese con malizia :

-"Porcellini che avete combinato ieri sera, mentre dormivo?!??"

Io sbiancai dall'imbarazzo. Lorenzo invece si soffocò con un bicchiere d'acqua. Iniziando a tossire rumorosamente, e quando si riprese fulminò sua mamma con uno sguardo, rispondendogli infastidito:

-" Mamma?!?! Possibile che non hai nemmeno un po' di tatto?!??"

Lei fece spallacce, e mentre adenttava il suo waffle rispose con nonchalant :

-"Che vuoi che ti dica figlio mio.... Se tu fai zozzerie con Isa non posso far altro che essere felice. Insomma era ora che vi chiariste voi due."

Io davvero ero senza parole. Una normale mamma al suo posto sarebbe stata furiosa o per lo meno troppo imbarazzata per intraprendere un simile discorso con il proprio figlio. Ma infondo Maria rimaneva sempre Maria.
Ed è anche per questo che adoravo questa donna, perché lei e unica nel suo genere, straordinaria in tutte le sue sfumature. Come Lorenzo, anche lui è unico , ormai è una parte insostituibile del mio cuore. E rivolgendogli uno sguardo pieno d'amore, gli mimai con le labbra la parola :

"Ti amo"

La violinista FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora