Trentaquattresimo Capitolo

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Nota autore :

Ecco qui... =P finalmente sono riuscita ad aggiornare. Spero che vi piaccia. Fatevi sapere =)

Buona lettura.

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A svegliarmi fu un dolce profumo di frittelle. Alzai la testa dal divano e vidi Maria hai fornelli.  Mi avvicinai a lei saltellando ed abbracciandola da dietro le dissi con affetto :

-"Adoro le tue frittelle!"

Lei mi rispose con un caloroso sorriso ed aggiunse:

-"Ho visto il tuo programma lavorativo sul frigo ed ho pensato che sarebbe stato carino farti affrontare la giornata con un po' di dolcezza."

Che dolce. Spesso mi chiedevo che ne sarebbe stata della mia vita senza questa splendida donna. Visto che il tempo non giocava a mio favore, essendo che erano quasi le otto e dovevo ancora prepararmi per andare agli studio di registrazione per comporre una nuova melodia. Purtroppo non avevo molto tempo così mangiai di fretta le mie squisite frittelle, perché dovevo affrettarmi ad andare a prepararmi, altrimenti chi lo sentiva Alfredo?!?! E mentre divoravo l'ultimo pezzettino, poco dopo arrivò anche Lorenzo, con una strana espressione sul volto. A giudicare dalle occhiaie, non deve aver dormito molto. E poi lo conoscevo fin troppo bene aveva qualcosa in mente. Così mi avvicinai a Maria e le bisbigliai per non farmi sentire da lui :

-" E strano. Cos'ha?"

-"Guai  in vista mia cara! Ecco cos'ha! " mi bisbigliò a sua volta.

La risposta era molto vaga. Ma capì che non poteva parlare liberamente in presenza del figlio. Così senza fare altre domande mi incamminai in camera mia per cambiarmi, Alfredo sarebbe stato qui a minuti e se non mi facevo trovare pronta, avrebbe iniziato a ticchettare sul suo orologio per farmi capire i miei imperdonabili secondi di ritardo. Maledetto a lui ed al suo carattere da precisino, alle volte proprio non lo sopportavo.

Arrivata nella mia stanza presi questa volta un vestito blu aderente in vita e che si allargava tipo fiore verso il basso. Feci una pirioletta davanti allo specchio per osservarmi meglio ed ero quasi perfetta.... Mancava una sola cosa, il  make up .... Una veloce truccata, come tocco finale ed ero finalmente pronta per andare allo stadio di registrazione.

*******

Una volta arrivata agli studi di registrazione assieme a Maria e Lorenzo. Che ovviamente trascinai con me per fargli vedere dove lavoravo. Ad accoglierli venne immediatamente Vincent che con una stretta di mano salutò Maria e Lorenzo presentandosi :

-"Alfredo mi ha avvertito del vostro arrivo. Sono lieto di fare la vostra conoscenza. Soprattutto del famoso Lorenzo che a fatto piangere la mia stella per tutto questo tempo."

-"VINCENT?!?!" urlai esasperata. Possibile che nessuno potesse stare zitto in questo edificio? Era un'agenzia di nuovi talenti o un centro  per scovare pettegoli di talento?!?? No sul serio parliamone.... Perché non è normale.

Lorenzo mi guardò con un espressione che non saprei decifrare. Sembrava triste, ma non ne ero certa.  Perché non riuscì a reggere all’ungo il suo sguardo.... Per fortuna Alfredo mi trascinò via bladerando «che avrei avuto tutto il tempo del mondo per stare con loro, ma adesso dovevo lavorare ecc, ecc.... Che eravamo in ritardo ecc....»  certo che lui il suo lavoro lo prendeva pure troppo sul serio.

La violinista FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora