Capitolo Finale

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*Tre anni dopo *

Ed eccomi qui, a prepararmi per il giorno più bello della mia vita. Il mio matrimonio. Per questo evento non avevo badato a spese, visto che ormai ero famosa per me non era un problema, un matrimonio faraonico. Anche perché Maria insisteva sul fatto che per questo giorno, tutto doveva essere perfetto. Inutile dire che l'abito volle comprarmelo la famiglia di Lorenzo, e nonostante le mie lamentele non vollero sentire ragioni, dicendo che la tradizione è la tradizione.

Per la cerimonia nuziale, Maria mi aiutò a scegliere il mio abito da sposa. Tutto bianco, interamente di pizzo, con scollo a cuore ed una gonna a balze molto voluminosa. Adoravo questo vestito mi faceva sentire una principessa ed anche a loro piace.... E si infatti per questo evento erano venuti tutti: Smeralda, i gemelli Cesare ed ovviamente Salvatore lui non poteva mancare perché mi doveva accompagnare all'altare. L'unico che ancora non aveva visto il vestito è ovviamente Lorenzo, non perché credessi a queste stupide tradizioni però Maria fu irremovibile.

Nel frattempo Smeralda si preoccupò della acconciatura e del trucco. Mi fece un'acconciatura​ straordinaria. Sembrava una lunga treccia che però al suo interno i capelli erano sciolti, racchiusi in quel intreccio esterno, decorati con perline bianche ed una piccola tiara per fermare il velo. Invece il trucco me lo fece molto leggero, ma perfetto, anche perché non mi piace il trucco troppo pesante. E dopo tre ore a prepararmi finalmente ero pronta. Mi osservai allo specchio, e facendo una piccolo giro su me stessa, per farmi vedere dalle mie due pazze preferite esclamai:

-"Allora come sto?"

-"Sei bellissima!" dissero entrambe all'unisono, mentre cercavano di controllare le lacrime.

Entrò anche Salvatore che nel vedermi, rimase imbambolato li come una statua. E dopo alcuni minuti di silenzio mi disse con tono dolce :

-"Sei bellissima tesoro!" si avvicinò a me ed abbracciandomi forte prosegui dicendomi :

-"Non serve il matrimonio perché tu faccia parte della nostra famiglia. Lo sei sempre stata, Isabella tu sei la figlia che non ho mai avuto ed averti al fianco di mio figlio, non poteva rendermi più felice."

Salvatore non parlava molto, e spesso era anche un po' tardivo a capire, però quando apriva bocca riusciva a scioglierti il cuore per la dolcezza che trasmetteva. Dopo tutti questi anni, finalmente anch'io avevo trovato il mio posto nel mondo.

*******

A prendermi per portarmi in chiesa, venne una carrozza bianca, dove ormai mi stavano aspettando tutti, visto che ero in un immenso ritardo. Lungo il tragitto con me c'era Salvatore, mi stringeva la mano regalandomi dolci sorrisi. Adoravo quest'uomo, se io per lui ero la figlia che non aveva mai avuto, lui per me è il padre che non ho mai avuto. Anche se era sempre impegnato con il lavoro, lui con un semplice sorriso o con una sola parola sapeva come farmi stare bene. Cercai di trattenere le lacrime di gioia, altrimenti il trucco sarebbe colato.

Arrivammo in chiesa in poco tempo, e prendendo a braccetto Salvatore, gli dissi in preda alla emozione :

-"Ci siamo!"

-"Sei pronta?" mi rispose con un sorriso incoraggiato.

-"Sono sempre pronta!"

**********

*Dal punto di vista di Lorenzo*

La violinista FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora