13. Di nuovo a scuola

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La vita per Harry e Louis riprese normalmente il mattino dopo.

Arrivarono a scuola separati e si dedicarono alle loro occupazioni giornaliere.

Harry svolse la verifica di matematica e non riuscì a non sorridere a Louis, quando la depose sulla cattedra allo scadere delle due ore concesse.

Il resto della mattinata trascorse senza problemi e, quando la scuola finì, il riccio uscì come al solito da solo e si diresse alla sua macchina.

Avrebbe tanto voluto aspettare Louis, ma non poteva farlo, perché sarebbe stato troppo sfacciato da parte sua.

Ripensò con rimpianto alle chiacchierate del giorno prima e alle partite a carte, ma non poteva pretendere che il suo professore di matematica lo tenesse sempre con sè.

Si guardò in giro un po' di volte e poi lo vide, lo vide avviarsi a piedi, molto probabilmente verso casa sua.

Harry, allora, richiuse la macchina e gli si avvicinò correndo.

" Vuoi un passaggio?" chiese, facendo l'indifferente.

" No, grazie, abito qui vicino, preferisco camminare " rispose Louis guardandosi in giro per vedere se qualcuno li stesse osservando.

Harry allora chinò gli occhi e borbottò:

" Va bene, mi scusi professore "

Louis lo osservò allontanarsi con la schiena curva e le lunghe gambe fasciate nei soliti jeans scuri che portava sempre e provò un'insolita tenerezza nel cuore.

Allora, senza dare nell'occhio, tornò sui suoi passi e lo raggiunse, proprio mentre apriva la portiera della sua auto.

" Ti aspetto per pranzo. Faccio la pasta con il sugo e le polpettine. Vai a casa a prendere i libri per le lezioni di domani, se vuoi fermarti a studiare da me "

Harry sorrise felice e chiese a bassa voce:

" Posso fermarmi a dormire?"

Louis avrebbe voluto dirgli di no, forse avrebbe anche dovuto farlo, ma non ce la fece e annuì in direzione del ragazzo.

I due si separarono, ma si ritrovarono mezz'ora dopo a casa del professore, quando Harry si presentò con una borsa in spalla e in mano una vaschetta di gelato.

Louis lo ringraziò e la mise in frigo e lasciò ad Harry il compito di apparecchiare la tavola.

Pranzarono, quando la pasta fu pronta e chiacchierarono del più e del meno, non facendo caso al tempo che passava.

Harry poi si mise a studiare e Louis a correggere le verifiche.

Senza volerlo cominciò proprio da quella del riccio...

La riguardò due volte e si aprì in un meraviglioso sorriso.

Aveva preso una A!

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