Canada, lago Ontario, sei mesi dopoLouis aveva appena finito di condire l'insalata per il pranzo, ma, come al solito, Harry era sparito.
Sorrise al pensiero di quanto giovane e vivace fosse il suo piccolino e guardò la fede lucente che gli brillava al dito.
Due settimane prima si erano sposati, con una cerimonia semplice e con pochi invitati, in una villa fuori Londra e ora si trovavano in viaggio di nozze in Canada, sul lago Ontario, in una casetta che aveva un pontile privato che dava direttamente sullo specchio d'acqua.
Era stato Harry a scegliere il posto, perché, quando l'aveva visto in internet, se ne era innamorato e non a torto, perché Louis doveva riconoscere che si trattava di un angolo di natura talmente bello da mozzare il fiato.
Certo, non c'erano locali, non c'era divertimento, ma a lui bastava avere Harry con sè.
Facevano molte passeggiate, gite in barca, partite a carte e a Monopoli, chiacchieravano, leggevano libri e facevano l'amore, sempre in modo dolce e lento.
Louis guardò l'orologio e vide che era già l'una, allora decise di andare di persona a cercare suo marito.
Giunto sul pontile, non trovò nessuno, solo l'orsacchiotto che aveva regalato tempo prima ad Harry e che quest'ultimo portava sempre con sè.
" Cosa fai qui da solo, piccolo Louis?" chiese il professore, chinandosi a raccogliere il pupazzo e guardandosi in giro.
" Non era solo, io ero andato a raccogliere un mazzo di fiori di campo per te, marito adorato " esclamò Harry, emergendo dal bosco vicino.
Louis ridacchiò all'epiteto con cui era stato chiamato dal riccio e gli stampò un bacio sulla guancia.
Harry gli passò un braccio intorno alla vita e lo attirò a sè, infilandogli una mano nella tasca posteriore dei jeans.
" Mi stai toccando il fondoschiena " borbottò Louis.
" E allora? È mio " sussurrò Harry stringendogli una natica.
" Ho sposato un vecchio porco..."
" Non sono vecchio..."
" Va bene, allora ho sposato un giovane porco..."
" Che però ti piace..."
" Che però mi piace..."
" Lou..." sussurrò Harry dopo un po'.
" Dimmi, cucciolo..." mormorò Louis.
" Sei felice con me?"
" Sì, certo..."
" E mi ami?"
" Più della mia vita "
" E se commettessi qualche sbaglio, mi perdoneresti?"
" Certo!"
Harry guardò Louis sfarfallando le ciglia.
" Io ho macchiato con la candeggina la tua camicia di Armani..."
Louis strabuzzò gli occhi, poi li strinse in una fessura e sibilò.
" Ti conviene correre in casa, tesoro, perché potrei non rispondere di me..."
Harry si finse spaventato e si diede alla fuga.
Louis scosse la testa ridendo, non pensando affatto alla sua camicia di Armani, ma a quanto amasse il suo bambino.
Volse lo sguardo all'orizzonte e vide il sole uscire dalle nuvole che, dalla mattina, avevano occupato il cielo.
Sorrise felice e andò a casa dal suo piccolo sole, un sole dagli occhi verdi, che era stato in grado di spazzare via le nuvole scure dal suo cuore.
Grazie a tutti voi per aver votato, letto e commentato questa storia.
Domani pubblicherò il primo capitolo di " In nomine tuo ", la versione Larry della storia d'amore fra l'imperatore Adriano e il giovane Antinoo.
Vi aspetto numerosi!
Baci piccicati! 😘😘😘😘
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Non sei solo...
FanfictionHarry ha diciotto anni, è allegro e pieno di vita e ama passare da un ragazzo all'altro. Louis è il suo professore di matematica, ha 35 anni, è vedovo e non ha più nulla da chiedere alla vita. Entrambi, però, troveranno nell'altro il motivo per cred...