16. Non volevo...

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Harry ritornò a scuola solo dopo tre giorni, quando la febbre finalmente era scomparsa e si sentiva un po' meglio.

Si sedette al suo solito banco e attese l'inizio delle lezioni.

Era agitato, infatti avrebbe rivisto Louis e questo fatto lo faceva sudare freddo, anche perché aveva pianto talmente tanto per lui, che non sapeva come avrebbe reagito nel trovarselo davanti.

Rimase però senza parole, quando vide entrare un uomo sconosciuto al posto del professore di matematica.

Notò che i suoi compagni non sembravano stupiti della cosa, quindi si girò verso il ragazzo accanto a lui e bisbigliò:

" Ma non abbiamo il professor Tomlinson?"

Il ragazzo scosse la testa e rispose:

" È ricoverato in ospedale, ha avuto un infarto abbastanza serio tre giorni fa "

Harry si sentì mancare e cominciò a respirare a fatica.

Aveva sempre sofferto di asma e l'agitazione per la notizia appena ricevuta, combinata con la febbre di cui aveva sofferto per giorni, non aiutarono la situazione.

Il nuovo professore si accorse che stava male e lo fece accompagnare in infermeria, dove si riprese abbastanza in fretta grazie alle cure di Rose, l'infermiera che si occupava degli alunni della scuola.

Da lei riuscì a scoprire in quale ospedale era ricoverato Louis e, non appena si sentì meglio, uscì da scuola dicendo che sarebbe andato a casa a riposarsi.

Harry, invece, guidò fino al St Mary Hospital e riuscì a raggiungere il reparto di cardiologia.

Si aggirò per le stanze guardandosi intorno e, alla fine, trovò la camera in cui Louis era ricoverato.

Entrò timidamente e notò una donna accanto al letto su cui l'uomo giaceva con gli occhi chiusi.

" Buongiorno " sussurrò a bassa voce " io sono Harry, un alunno del professore, volevo sapere come stava "

La donna sorrise, si alzò e lo guidò in corridoio.

" Io sono sua madre Jay e ti posso dire che se l'è cavata. Non era un infarto fortissimo, ma è stata comunque una dura prova. I medici dicono che è stato causato dallo stress e lo credo anche io. Quando uscirà da qui, dovrà certo cambiare un po' le sue abitudini "

Harry annuì e si strinse nel giubbetto di jeans che indossava.

" Garzie, signora...per favore gli può dire che sono stato qui e che...che mi dispiace...io non volevo farlo stare male..."

Jay corrugò la fronte, ma non poté replicare perché il ragazzo era già corso via.

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