17. Non piangere

6.1K 450 104
                                    


Louis si svegliò dopo qualche ora e sorrise alla madre, che era seduta accanto al suo letto, su una sedia.

La donna gli diede da bere e gli sistemò i cuscini, poi lo guardò e disse:

" È stato qui poco fa un tuo alunno a trovarti, si chiama Harry. Non ho capito perché, però, mi ha chiesto di salutarti, ma poi ha aggiunto che non avrebbe voluto farti stare male. Non ho potuto chiedergli spiegazioni perché è scappato via correndo "

Louis chiuse gli occhi e il ricordo dei viso di Harry lo fece, involontariamente, sorridere.

Si voltò allora verso la madre e le raccontò ogni cosa, da come aveva iniziato la sua strana storia con Harry fino alla sua triste conclusione.

" Quindi ha diciotto anni..." sussurrò la donna.

" Sì, ha la metà dei miei anni..." rispose Louis.

" Ti piace stare con lui?"

" Sì, non posso negarlo. È una ventata di gioia e di allegria "

Jay si alzò dalla sedia e si sedette sul letto, accanto al figlio.

" Tesoro....Phil è morto da cinque anni e tu sei vivo, ma è come se fossi morto con lui. Sei ancora giovane e dovresti divertirti un po'. Hai visto dove ti hanno portato tutto lo stress accumulato e il tuo modo di vivere? Ad un infarto! Apri il tuo cuore a quel ragazzo, dagli la possibilità di renderti felice e aiuta anche lui a non essere più solo!"

" Mamma, Phil...e l'età...."

" Se Phil fosse qui ti direbbe di ricominciare a vivere e l'età non conta, lo sai benissimo. Provaci, tesoro, dagli un'opportunità e dalla anche a te stesso!"

Jay rimase con Louis ancora un po', poi andò a casa del figlio a farsi una doccia.

Louis, allora, quando fu solo, prese il cellulare e chiamò Harry.

Il riccio rispose subito, ma, quando Louis lo salutò, scoppiò a piangere come un disperato, continuando a chiedere scusa.

" No, no, Harry, non piangere, non è colpa tua. Vieni a trovarmi, coraggio, ti aspetto..." lo rincuorò, cercando di calmarlo.

Dopo mezz'ora, Harry si presentò nella camera di Louis e quest'ultimo gli sorrise incoraggiante.

Il ragazzo, allora, si avvicinò al letto e si sedette sulla sedia.

" Non voglio che tu muoia come la mia mamma...ti prego...non lasciarmi anche tu..." sussurrò sconsolato.

Louis allungò una mano e gli accarezzò i ricci.

" No, non ti lascerò, te lo prometto. Abbiamo tanto di cui parlare, ma lo faremo presto, con calma, da soli. Adesso stai qui con me e stai tranquillo "

Harry annuì, appoggiò la testa sul letto e si addormentò, cullato dalle carezze di Louis fra i suoi capelli.

Non sei solo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora