Nell'ultimo piano

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« Ma quando tempo ci vuole? »
Domandò Melody lamentandosi per il troppo camminare, stringendosi le braccia l'una nell'altra. In effetti era un po' che cercavamo la biblioteca contenente tutti i libri riguardanti quel luogo e le cose che ne derivavano. Purtroppo però, sembrava quella più difficile da raggiungere e a dir la verità, il piccone incantato aveva iniziato a pesarmi parecchio.
« Non manca molto »
La rassicurò Emma, voltandosi a guardare ogni porta alla ricerca della targhetta dorata con su scritto "biblioteca". Ogni tanto ricontrollava la mappa per essere sicura di aver intrapreso la strada giusta, ma a quanto sembrava dovevamo semplicemente avere un po' di pazienza. L'atmosfera era abbastanza silenziosa e si sentiva solo il ritmico rumore dei nostri passi, a volte coperto dalle voci delle persone che passavano di tanto in tanto.
Emma si bloccò di colpo, ferma davanti ad una porta rossiccia col pommello dorato e la targhetta che speravamo di trovare.
« Michela, il passepartout »
Disse aprendo la mano in modo che potessi darle la chiave, afferrai ciò che chiedeva e aprii direttamente io per la troppa fretta e curiosità. Emma mi lanciò un'occhiataccia ma poi sospirò avanzando nella stanza colma di scaffali pieni di libri. I titoli di quest'ultimi, erano tutti estremamente intriganti, riguardanti leggende, misteri, persone importanti, fatti storici e tanto altro. I libri erano diversi fra loro, raggruppati per argomento, anno di scrittura, autore e genere. Alcune copertine, quelle più vecchie, erano ingiallite consumate ed impolverate; altre erano dai colori vivaci, nuove e pulite e possedevano il tanto affascinante profumo di libro.
Davanti ad uno scaffale di legno, si trovava una figura molto alta, indistinguibile per la troppa lontananza.
Alcuni di noi iniziarono già a cercare ed io e Jen ci dirigemmo verso la figura misteriosa, per poterle fare qualche domanda riguardante il libro che stavamo cercando.
« Scusi? »
La richiamammo sperando che ci desse attenzione e che ci venisse incontro, data la spropositata grandezza della stanza e l'enorme distanza fra noi. La figura si avvicinò con grazia, scrutandoci a fondo.
Dopo qualche minuto riuscì finalmente ad arrivare di fronte a noi e solo allora capimmo quanto fosse realmente alta.
Era chiaramente un demone, alta più di tre metri ma dalle fattezze umane.
Il suo viso, il suo corpo, erano umani, se non fosse stato per gli occhi affilati completamente neri, privi di pupilla e per i lunghi tentacoli scuri che ondeggiavano dietro di lei.
« Posso aiutarvi? »
Domandò cordiale sfoderando un sorriso gentile, congiungendo le mani fra loro. Afferrai dalla spalla il piccone e lo misi di fronte a lei, mentre Emma, con gli occhi, studiava la ragazza da cima a fondo.
« Vorremmo un libro che contenga informazioni su questo e soprattutto sul Diamante della Dannazione, ci serve un suo frammento per accedere al Luogo »
Affermai puntando lo sguardo sull'oggetto incantato, portandolo poi ai vari scaffali cercando speranzosa il libro.
« Capisco »
Annuì voltandosi leggiadra, rivelando tutti i tentacoli che prima erano in parte nascosti. Si mosse di qualche passo, fece scorrere il dito su ogni libro contando i numeri assegnati, con voce bassa. D'un tratto il minuto dito si fermò su uno spazio vuoto, riempito solo di polvere.
« Mi dispiace, ma sembra che il libro sia stato preso da qualcun'altro »
Affermò dispiaciuta, dirigendosi leggermente correndo verso un grosso archivio ricolmo di fogli e fascicoli.
Io e Jenna la seguimmo e ci ritrovammo di fronte ad una scrivania antica, ordinata e pulita con dei fogli impilati con cura uno sull'altro. La ragazza demone poggiò un fascicolo impolverato e veramente molto antico con su scritto "registro bibliotecario".
« Il libro, quello che state cercando, è stato preso migliaia di anni fa e mai restituito »
Affermò cercando di leggere le scritte ormai sbiadite dal tempo, spesso si notavano intere parole cancellate e altre composte solo da qualche segnetto.
« E da chi è stato preso? »
Domandai curiosa, notando con stupore il tempo passato. Il demone sgranò gli occhi neri e tentò di leggere il nome, provando con lenti di ogni tipo.
« Mi dispiace, è illeggibile. Ma se vi può consolare, siete sulla strada giusta. Il periodo in cui è stato preso corrisponde alla leggenda del dannato che è riuscito ad accedere al Luogo »
Rispose richiudendo il grosso fascicolo consumato, rimettendolo al suo posto. Pensai e ripensai ad uno modo per ritrovarlo, ma sembrava tutto inutile.
« C'è un modo per recuperarlo? »
Domandò Jen, che sembrava non volersi arrendere, ma già conoscevo la risposta della ragazza.
« Temo che l'unica soluzione, sia cercarlo, e non è nemmeno detto che esista ancora, potrebbe essere stato distrutto o... »
Fu interrotta da un finto colpo di tosse, mentre tutti ci eravamo girati verso il colpevole. Dan teneva in mano un libro antico, molto antico, con la copertina quasi illeggibile, le poche lettere visibili però riconducevano alla scritta
"Il Diamante della Dannazione ".
« Essere stato messo in una borsa contente altri libri e informazioni che voi sembrate aver dimenticato »
Concluse fiero la frase della ragazza, tenendo ben stretto il libro, il suo sorrisetto poi, si intensificò quando notò che all'interno il libro non era messo poi così male.
« Non osare sfogliarlo senza di me! »
Urlai precipitandomi verso di lui per poter leggere anch'io le tante informazioni che conteneva quel misterioso libro. Jen, Emma e Miriam arrivarono subito dopo e ci circondarono per poter vedere di persona.
Dan passò uno dei suoi pezzi di vetro colorati sulla carta, e le scritte divennero più leggibili, poi ne passò un altro e le parole sembrarono cambiare.

Non so se tornerò da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora