Le cose che non cambiano (Parte I)

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Il risveglio quella mattina fu particolarmente piacevole per Hermione, sdraiata sul letto con addosso il corpo del Malfoy, dormiente sulla sua spalla... anche se praticamente era riverso sul suo petto.

Schiuse gli occhi un po' confusa e sentì di avere la mano sinistra sui lombi bollenti di lui, sotto la canottiera appena sollevata, mentre l'altra era adagiata sul letto.

Sarebbe anche andato abbastanza bene se la coscia di lui non fosse stata propriamente incastrata tra le sue.

"Oddio..."

Si lasciò sfuggire mentalmente e volse il capo verso quello del platinato, cercando di svegliarlo in maniera non brusca o sicuramente le avrebbe tenuto il broncio tutto il giorno.

-Draco...?- sussurrò, andando, con la mano libera al suo viso, spostando l'altra dai suoi lombi.

Lo accarezzò e lo vide mugugnare scocciato, voltando il viso dall'altra parte, verso di lei –Sta' buona...- lo sentì mormorare e lei gli sussurrò ancora, supponendo che non l'avesse nemmeno riconosciuta, anche perché diversamente si sarebbe spostato subito –Dai, spostati un po'... mi... mi stai schiacciando.-

Lui mugugnò ancora qualcosa e replicò –Non dicevi così, ieri notte...- e, ancora abbastanza immerso nel mondo dei sogni, si allungò un po' andando a nascondere il capo nel suo collo e adagiandosi meglio fra le cosce della compagna che spalancò gli occhi imbarazzata, quando ne avvertì la prominente presenza mattutina –Draco!- lo sgridò a quel punto, strisciando immediata verso un lato e tirandogli rudemente la canottiera, vedendolo lì schiudere gli occhi, con fare stralunato –Granger...- e sbuffò, voltandosi da una parte e rotolando di lato –Sempre così chiassosa... che ho fatto di male, Salazar?-

Hermione era allibita, probabilmente nemmeno si ricordava cosa le aveva detto "Deve avermi scambiato per una delle sue amichette..."

Sbuffò e incrociò le braccia sul petto, scocciata –Dai, svegliati. Voglio andare dagli altri.-

Ma lui sembrava tornato a dormire.

Roteò gli occhi e gattonò verso di lui, agitandogli poi una spalla –Dai, Draco...- lo chiamò, vedendolo schiudere gli occhi argentei e scocciati –Ahh... che seccatrice. Che ora è?-

Le domandò, con voce roca e lei alzò gli occhi sull'orologio che troneggiava sul comò.

Storse la bocca, sentendosi un po' in colpa e replicò –Le... otto e mezza?- e si morse un labbro, divertita, vedendolo voltare anch'esso lo sguardo verso il medesimo orologio, ma lei glielo impedì, afferrandogli il viso e dicendogli –E comunque è giusto che ci alziamo presto! Non possiamo poltrire a letto mentre gli altri...-

-...Mentre gli altri poltriscono a letto!! Mollami!- le ordinò, prendendole le mani e voltando il capo per poter leggere l'ora, ma lei gli saltò sul torace e usò più forza per afferrargli il viso – No, dai! Draco, non...!!-

-Ferma, ti ho detto! Non puoi impedirmi di leggere l'ora! Scommetto che non sono nemmeno le otto!-

Continuarono a litigare, fino a quando il Malfoy non decise di prendere dominazione e di gettarla sul letto, acciuffandole entrambi i polsi e vedendola diventare purpurea –Non...!! Non puoi! Vattene!!-

-Sta' buona! Non mi sono mica appoggiato!- fece lui, roteando gli occhi annoiato e alzò il capo per leggere l'ora e lentamente tornò a guardare la compagna, con sguardo assottigliato. Lei gli mostrò il suo sorriso più amabile e gli disse –Beh, ora sei sveglio, no?-

E lì, lo vide sorriderle a sua volta, ma perfidamente –Oh, non ne hai idea...- e iniziò presto a farle il solletico, sentendola urlare e ridere forte, mentre tentava di calciarlo via –NO! No, Draco!! AHAHAH!! Lasciamiii!!-

III.  La Promessa (Parte Finale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora