Le cose che non cambiano (Parte III)

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-Inizio a pensare che Gabriel mi abbia cancellato la memoria.- e la guardò –In quel momento ero molto preso dalle sue parole, probabilmente con lui ho stretto un legame che però questo incantesimo non è riuscito a farmi ricordare, immagino perché il suo obbiettivo fosse soltanto riportare alla mente ogni momento trascorso con te.- optò, verso la moglie che sorrise mesta, dispiaciuta che il marito avesse perso una parte così importante della sua vita.

-Immagino l'abbia fatto perché sapeva che lui sarebbe rimasto nella dimensione demoniaca e avremo smesso di vederci. Quasi nessuno ricorda Tanis e Gabriel, tranne noi cinque, anche se ricordiamo solo i loro gesti, non l'affetto che ci ha tenuti legati. Di certo non aveva previsto che i suoi figli avrebbero insistito per stare fra noi mortali...-

-No, infatti... anche esserci reincontrati grazie all'amicizia che lega Tanya ed Evil, non ha cambiato le cose fra noi, continuavamo a considerarci persone lontane e, anche dopo oggi, temo che le cose non potranno cambiare, perché non c'è modo per Gabriel e Tanis di recuperare la loro, di memoria, se la saranno fatta cancellare da qualche Demone immagino.- ed Hermione annuì, un po' intristita -Già, non potevamo certo prevedere un futuro del genere a quei tempi. Mi dispiace tanto, tesoro.- e lo baciò, accarezzandogli il viso, quello ricambiò e le disse -È davvero una sensazione strana, non sono triste... ma sono certo che dovrei esserlo. Se sono cambiato, probabilmente non è stato solo grazie al ritorno di Voldemort, come mi ero convinto, ma anche grazie a lui.-

Sospirarono entrambi, in vena di rimembrare quel passato che avevano rivissuto per un mese intero

-È stato bello poi, trovarci tutti a Villa conchiglia, dopo essere scappati da casa tua! Che ansia che ho avuto in quei giorni, cavolo! Fleur non era così altezzosa a quel tempo, ricordi?- riprese Hermione, cercando di far desistere i ricordi tristi del marito, riuscendoci, visto che lui le dedicò una delle sue solite uscite -No, mi ricordo il suo culo però, chissà perché...- fece con aria perplessa, ricevendo manate dalla moglie –Non iniziare, sai! Non sai quanta fatica ho fatto per riportarti qui, con tutti i tuoi ricordi!-

Quello ridacchiò perfido e l'attirò al suo petto, baciandole la guancia e dicendole, all'orecchio –A Villa Conchiglia associo solo un momento ben preciso, sai?- e la donna arrossì appena, domandandogli –Che cosa?-

...

-Ma... che fine ha fatto Pansy?-

Domandò dal nulla Ginny Weasley, vedendo Draco Malfoy sollevare lentamente il capo verso di lei e spalancare gli occhi argentei, con aria sconcertata –L'ho... chiusa in casa, al Ghiacciaio.-

I compagni assunsero un'aria scioccata davanti alla sua asserzione, poi però a Ginny scappò una risata, seguita da quella di Hermione e quindi di Harry, che erano allibiti.

-Cazzo, me ne sono completamente dimenticato.- fece Draco, anche lui divertito, in effetti.

Erano appena arrivati a Villa Conchiglia, da Fleur e Bill, dopo essere scappati da Villa Malfoy. Draco ed Hermione non avevano ancora rivelato nulla ai compagni della loro relazione.

-Beh, allora dovremmo liberarla, no?- domandò perplesso Ron, riuscendo a far scemare le risate dei compagni, anche se in realtà la mente di Draco aveva glissato sul fatto che la compagna era stata tenuta rinchiusa per una settimana, in quella catapecchia che giorno dopo giorno andava a demolirsi, rischiando persino di ucciderla, se le fosse crollato qualcosa addosso –È con Nagini. Bisogna andare a prenderle entrambe.- sottolineò, vedendo lì Harry scattare in piedi, come anche Hermione e Ginny, che quindi presero a sgridarlo

-Ma sei impazzito?! E se l'ha liberata?!-

-Malfoy ma che idee hai in testa?!-

-Draco! Cavolo! Dovevi dirlo subito!-

III.  La Promessa (Parte Finale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora