Solo L'Amore (Parte IV)

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-Mara, ma sei sicura che il posto sia proprio questo?-

Domandò Ginny a sua figlia, quando quest'ultima si era occupata di indirizzare i genitori lì. In effetti , con i compagni, prima di spostarsi in Australia avevano localizzato il posto preciso in una mappa globale dove poi Evil e Diamond erano riusciti a smaterializzarli, grazie alla Curiosfera di Andrew. E suo padre fortunatamente era abbastanza abile da riuscire a spostarle da un continente all'altro, non erano tanti i semplici maghi a poterlo fare così liberamente. Harry quindi era tornato indietro, per smaterializzare gli altri, visto che la studentessa non sarebbe certamente riuscita a farlo.

-Sì, mamma... - sostenne la giovane, indicando un punto alle sue spalle.

La rossa Weasley si volse e sgranò gli occhi quando vide la marea di cadaveri di insetti riversi sulla sabbia bollente. Era ormai ora di pranzo.

Quando Harry tornò, ovviamente non lo fece da solo. Aveva portato tutti i professori, a meno di Neville che, insieme a Piton, era stato spinto dal Preside a tenere sotto controllo gli studenti rimasti a scuola.

-Non so quando tornerà Diamond, quindi sarà meglio iniziare a muoverci verso il portale- sostenne la figlia, incamminandosi all'interno del cratere.

-Sei sicura che mio figlio sia lì dentro?- domandò perplesso Draco, la location non gli sembrava esattamente la casa ideale per il Titano. Anche se in realtà non aveva mai tentato di immaginarla.

-Tutti e tre sono lì dentro- lo corresse la Potter, capeggiando il gruppo e raggiungendo dopo alcuni minuti il punto più profondo della conca –Il portale ha le dimensioni di una botola, aiutatemi a cercarlo...- intimò gli adulti mentre alcuni di loro spostavano cadaveri per vedere se il passaggio era stato ostruito, ma nulla.

-Tesoro, qui non c'è niente però...- le fece notare dopo un po' la madre, vedendo la figlia chiudere i pugni con rabbia –Maledizione! Era proprio qui!!- e batté un piede sul terreno, cosa che, apparentemente, parve attivare la conca.

La sabbia aveva improvvisamente iniziato a muoversi in senso orario, come sospinta dal vento, mentre al centro si stava formando un mulinello... ma non appariva affatto un portale.

-Porco Godric!- berciò a denti stretti Draco, tirando fuori un piede, presto incastratosi nella sabbia movente.

-Non riesco a smaterializzarmi!- gridò improvvisamente Hermione, lanciando ansiosamente uno sguardo ai compagni e lì, il panico li prese tutti indiscriminatamente.

-Usciamo! Presto!- gridò sonoramente Blaise, muovendosi lungo la parete della conca, ma gli fu davvero difficile, non solo perché, come gli altri, fu costretto ad evitare i corpi degli insetti che lentamente scivolavano verso il centro, risucchiati dal mulinello, ma perché la sabbia lo trascinava sempre più rapidamente in basso, vanificando il suo tentativo di fuga.

-Fanculo!!- imprecò Draco, tirando fuori la bacchetta che divenne presto una frusta che si aggrappò al corno di un enorme Scarabeo Ercole, il quale sembrava incastrato nella sabbia, abbastanza da permettergli di usarlo da leva. Cercò immediatamente Hermione e senza chiederle il parere, l'afferrò rudemente per la maglia e la posizionò davanti a lui –Forza, Granger!- lei, dopo aver cacciato un grido, non credendo che il marito sarebbe riuscito a sollevarla di peso, obbedì e lo vide preoccuparsi di aiutare prima Blaise, al suo fianco, poi Mara, che stava venendo trascinata dal padre –Forza, tesoro! Muoviti!-

Draco aveva la bacchetta allacciata al polso e, mano a mano che i compagni si aggrappavano ad essa, stringeva sempre più, cosa che fece presto diventare la mano da rossa a violacea –Andiamo, lenticchia! Se devi morire fallo prima che mi si spezzi il polso!- Scandì il biondo, poco sensibile, mentre aiutava Ginny a caricarsi sulla frusta.

III.  La Promessa (Parte Finale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora