Le cose che non cambiano (Parte IV)

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-Granger!! Giuro che questa me la paghi cara!!-

Gridava un terrorizzato Draco Malfoy, aggrappato con forza al Drago, come i suoi compagni.

Harry sembrava eccitatissimo –È bellissimo, cavolo!-

-Geniale! Hermione!- confermava Ron, non meno emozionato.

Il biondo guardò malissimo i due invasati al suo fianco, mentre Hermione, entusiasta del suo colpo di testa o colpo di genio, scandì –L'importante è che siamo tutti liberi... anche lui.- e guardò con empatia la bestia, offrendo ulteriore disgusto al bel Malfoy che la fronteggiava. Erano tutti ammattiti, non c'erano altre spiegazioni valide. A meno che quello non fosse solo uno stupido incubo. Cosa non meno probabile, in realtà.

-Ora è meglio che scendiamo, ragazzi! Si sta abbassando!- asserì la bionda guardando verso l'acqua, questa scorreva sotto di loro scura e inquietante. Ma Hermione non si sarebbe tirata indietro nemmeno quella volta.

-E come vuoi fare!? Tu non sai nuotare!- le ricordò Draco, vedendola storcere la bocca, pensierosa. Harry, che si godeva il volo, non era molto attento mentre Ron, che affiancava Hermione, replicò al biondastro –E tu che ne sai!?-

Draco continuava a fissare la Grifona però, con aria sempre più preoccupata –Che diavolo hai in... NO!- ma la ragazza si era lasciata cadere per prima, dopo avergli dedicato un'occhiata eloquente.

Draco la seguì subito dopo e così Ron e poi Harry.

I ragazzi, dopo il tuffo, erano riemersi presto, fortunatamente. L'acqua era congelata.

E il biondo, scioccato dal terrore e dal freddo, iniziò a guardarsi intorno ansiosamente –HERMIONEEE!- chiamò la ragazza. Il lago in cui si erano tuffati era nero come la pece, ma si immerse comunque, sperando di poter vedere almeno attraverso lo strato superiore dell'acqua, ma nulla.

Quando riemerse, sentì anche gli altri due chiamarla, ma niente.

-No, no, no... fanculo!!- imprecò rumorosamente e si immerse di nuovo, senza però alcun risultato.

-Draco! L'hai trovata?!- sentì Potter domandargli, con voce tremante e Draco replicò –LA VEDI, FORSE?! CAZZO!- e a quel punto cercò con disperazione la propria bacchetta, afferrandola e gridando –Lumos maxima!- e la sfera di luce si gettò nelle acque, illuminandole dal profondo. Lui si immerse ancora e, finalmente, poté notare il corpo della compagna, che aveva appena smesso di muoversi, mentre affondava lentamente nell'oscurità. L'ansia si aggrappò a lui, ma solo per pochi istanti, perché si immerse ancora una volta, senza preoccuparsi di prendere sufficiente aria e cercò con tutte le sue forze di raggiungere la ragazza, afferrandola per il maglioncino bianco e stringendola forte a sé. Mosse i piedi poi, cercando di trascinare entrambi in superficie, ma... si era immerso davvero troppo e non aveva considerato l'aria necessaria per permettergli la risalita. L'acqua presto gli entrò in gola, dato l'istintivo bisogno di respirare. La vista già opaca, si fece sempre più annebbiata, i piedi continuarono a muoversi ma solo per pochi istanti, perché la luce dell'incantesimo si spense, così come anche i suoi sensi.

...

-Maledizione, ragazzi! Svegliatevi!- li implorò Harry, mentre faceva il massaggio cardiaco a Draco, Ron invece si occupava di farlo ad Hermione. Erano entrambi svenuti.

-Dovremmo fargli la respirazione!- disse con disperazione Ron, verso il compagno, che arrossì appena, ma annuì –O...okay! Forza!-

Non che ne fosse capace, ma aveva visto in alcuni film come si faceva. Fortuna volle che, un attimo prima di far combaciare le proprie labbra con quelle di Draco, quest'ultimo diede un colpo di tosse, riprendendo immediatamente fiato e vomitando acqua –Ti si è allagata la testa, Sfregiato?!- domandò furente verso Harry, mentre quest'ultimo guardava preoccupato Ron che faceva la respirazione ad Hermione.

III.  La Promessa (Parte Finale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora