Quattro buoni motivi per... (Parte V)

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-Te l'ho detto che sarebbe venuto a cercarti...- scandì rilassato Dorian, verso il Tom adulto che con noia stava guardando il bimbo. Quest'ultimo aveva lasciato che la porta gli si chiudesse dietro, mentre faceva capolino nella stanza e raggiungeva i due –Allora? Hai finito di fare lo stupido? Oltre al fatto che ci sono tre camere che hai occupato con tre ragazze diverse! Due delle quali non sono affatto Tanya! Ma come hai potuto farle questo!? L'hai traumatizzata lasciandola sola! E ora ti permetti di fare esattamente la stessa cosa?! Dico, ma sei impazzito?-

Solo Dorian si lasciò sfuggire una risatina, ma il bimbo non ebbe un trattamento migliore per lui: –E tu! Tu sai benissimo che senza l'amore non ha una sola chance di battere il Titano! Che stai aspettando a...-

-...A fare cosa, moccioso?- lo anticipò il Reale, con le braccia conserte e il capo leggermente inclinato –Vuoi che lo leghi al letto, che faccia venire la Potter e che gliela getti nuda addosso? Pensi che cambierebbe qualcosa? Ho già fatto e detto tutto il necessario, io. Attualmente, sono qui solo per assistere alla vostra amabile rimpatriata e godere mentre il mio Tesoro viene sculacciato dal mio... Tesorino- e gli sorrise apertamente, mostrandogli persino i canini e apparendo seriamente inquietante per il giovane.

-Ci sto lavorando, dovete smetterla di insistere... ho... ho capito- ultimò il biondo, sospirando sonoramente.

-Hai capito? Sul serio?- gli domandò poco convinto Dorian –Hai detto così anche l'altro giorno, quando Riley se l'è quasi scopata... oh, scusa piccino-

Fece perfido verso il bimbo, che gli lanciò un'occhiataccia –È così che vuoi che finisca?! Lei si arrenderà! Non è così forte, ancora! Ha bisogno di te! E tu... tu sei così triste! Cavolo, ma non ti guardi la mattina allo specchio!?-

-Sì...- mormorò Tom, passandosi una mano fra i capelli e replicando –Le ho chiesto... cioè, stavo per farlo ma lei... lei ha capito e...- liberò, anche se nessuno capì niente, infatti Dorian tirò su col naso, schifato e scandì –Che stai blaterando, adesso? Cielo...!- e alzò gli occhi verso il soffitto, stanco.

-Cosa è successo?- domandò invece il bimbo, affiancandolo sul letto e l'adulto, che non riusciva a togliersi la mano dal torace da quando Tanya lo aveva allontanato, liberò –Oggi... ho visto rassegnazione nei suoi occhi, ho visto accettazione... ci siamo guardati, ha visto che soffrivo e... mi ha toccato-

-Però...!- fece sorpreso Dorian, alzando ambedue le sopracciglia, non sperando che sarebbe potuto diventare un racconto vietato ai minori.

-È stato solo un momento, sapeva che mi faceva male il petto e quando mi ha toccato, è passato tutto, immediatamente.- e singhiozzò persino, non riuscendo a trattenere le forti emozioni che aveva provato e che non era riuscito ad esternare in quel momento. Dorian liberò un sospiro deluso invece, capendo in fretta che la sua malizia non era stata affatto ripagata, né tantomeno calcolata dai due Malfoy.

-Dio, ma non lo vedi quanto vi amate? Quanto è giusto che voi stiate insieme?!- gli domandò il bimbo, non dicendo nulla di nuovo alla sua controparte che proseguì –Ci siamo guardati. Non so per quanto ma mi sono sembrati dei secondi infiniti...- e scosse il capo, incredulo –Poi, non so perché, io... io ero io! Non... cielo, non so davvero cosa mi stia succedendo...- e si portò le mani fra i capelli, passandosi le dita sugli occhi, mentre Dorian aveva assottigliato lo sguardo, ora incuriosito –Che le hai detto?-

-Sarebbe dovuta venire Jessica a farmi un massaggio, ho dolori dappertutto da giorni ma...- scosse il capo, sorridendo intontito e alzando lo sguardo sul Reale –Ma... credo di averla guardata davvero negli occhi, per la prima volta oggi e... ho desiderato, solo e soltanto, che fosse lei a toccarmi...- e Dorian tornò ad adagiarsi sulla poltrona reclinabile, mentre lo osservava compiaciuto –Sta facendo innamorare anche te?- gli chiese, vedendolo arrossire appena e mormorare –Non è possibile... dev'essere per il fatto che sto lasciando che Tom torni, per questo è riuscito ad influenzarmi in questo modo, ma... non credevo che potesse davvero farmi sentire queste emozioni, non... non le provavo da... da troppo tempo-

III.  La Promessa (Parte Finale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora