Quando Riley smaterializzò se stesso e il resto del gruppo, si guardò intorno e vide che coloro a cui aveva chiesto una mano erano fortunatamente lì.
Dorian assunse un'aria perplessa e vide per primo Troy Stehodensky, che si muoveva accompagnato da altre cinque persone. Due, Tom li aveva già visti. Una era la ragazza sordomuta che l'aveva messo K.O. in un istante, il giorno della Fusione con La Leggenda.
-Ciao, il preavviso non è stato granché, non ho fatto in tempo a trovare nessun altro-
Dorian assunse un'aria mesta –Già, abbiamo dovuto fare tutto di fretta, sembra che a qualcuno non piacciano proprio i preliminari...- e scosse il capo, sbuffando melodrammatico.
Troy gli lanciò un'occhiata gelida e scandì –La maggior parte degli studenti era impegnata con gli esami, l'altra parte era irreperibile, secondo Kristal-
-Kristal?- domandò immediato Tom, perplesso e Dorian sbuffò, liquidandolo con un gesto della mano –Il Preside dell'Accademia per Domatori. Comunque sono abbastanza sicuro che non si sia nemmeno preoccupato di chiedere, sai bene che cosa pensa di tutta questa storia... non crede nemmeno che sia un Domatore- e fece un cenno col capo verso Tom.
-È molto antico e pretende delle prove. Due occhi cangianti, non fanno di lui un Domatore-
Dorian trattenne uno sbadiglio e poi scosse il capo –Oh, ehm... scusami. Stavo quasi per dimenticarmi perché siamo qui...-
E lanciò un'occhiata eloquente ai Domatori –Volete un invito scritto? Posso provare a stamparvelo sul culetto con queste!- e mostrò loro la suola delle scarpe, sollevando appena un piede, vedendoli mettersi rapidamente all'opera e sospirò –Che pigri. Impiegano anni a dare un esame e credono di potersi gingillare anche quando la creatura più malvagia al mondo sta per ucciderli tutti...-
-Sei catastrofico...- scandì Troy, deprecando il fare eccessivo del Reale, lo conosceva abbastanza bene, dopotutto.
-E tu sei noioso, che possiamo farci?- e alzò le spalle, vedendo Musette smaterializzarsi affianco a lui e prendergli un polso, annuendo e sorridendogli.
Lì, il Reale le sorrise a sua volta –Oh, ecco la mia pupilla, sono felice che ci sia anche tu, tesoro- e le scombussolò i caschetto bruno sul capo, richiamando tutti gli altri [Forza pelandroni! Tornate qui!]
In un istante gli studenti furono di nuovo da lui e questo indicò Musette, che quindi tese l'altra mano verso Tom, sorridendogli benevola.
Il biondo sospirò sonoramente e quando sfiorò le sue dita, sentì improvvisamente la sua docile voce {Coraggio, sei nato per questo. Andrà tutto bene} lo incoraggiò, ritagliando una comunicazione mentale tutta loro che gli diede un profondo conforto, in quel momento.
Erano state parole non dissimili da quelle di Darco, ma, chissà perché, quelle di Darco erano solamente riuscite a farlo arrabbiare.
Annuì appena, stirando un mezzo sorriso e poi la ragazza sparì di nuovo e, stavolta, fu in mezzo a un deserto.
-Cocca, hai sbagliato- iniziò poco convinto Dorian, mentre si guardava intorno. Erano ben lontani dal posto rilevato dai suoi colleghi.
Ma quella gli tirò una manica e indicò un punto alle loro spalle.
Lì, tutti si voltarono e la maggior parte alzò le sopracciglia o schiuse le labbra.
-I vostri incantesimi di localizzazione fanno cagare, tanto per la cronaca- commentò ancora, Dorian e Jessica guardò storto Riley che roteò gli occhi –Era da molto che non eseguivo quel tipo di localizzazione, quasi centotrent'anni. Lei ancora nemmeno ha dato l'esame-
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III. La Promessa (Parte Finale)
FanfictionStoria ispirata completamente al fantastico mondo della Rowling con alcuni arricchimenti nati dalla mia fantasia. In questa fiction avremo a che fare con i figli dei nostri idoli, figli che oramai si sono innestati da tempo ad Hogwarts e che...