12)Casi disperati

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Aaron

"Ho detto no mamma,basta non mi rompere"esclamo scocciato mentre osservo la donna che mi ha generato appoggiata allo stipite della mia porta

"Dai Aaron,perchè devi fare così?"chiede mia madre esasperata dal mio comportamento.
Mia madre è qua da una mezz'ora cercando di convincermi a conoscere una ragazza,che già conosco visto che facciamo scuola insieme,ma ovviamente non l'ho mai calcolata.
Lei e la madre di questa ragazza essendo amiche si sono messe d'accordo sul farci "conoscere".
Siamo tornati nel Medioevo e non me ne sono accorto?

"Perchè non mi va"mi giro dalla parte opposta del letto dando le spalle a mia madre prima che possa parlare ancora
"Dai conoscila almeno"come se non bastasse,perché a questa donna non basta mai niente,si avvicina al mio letto per infastidirmi ancora di più,è insopportabile,testarda e insopportabile.
Proprio come te!
Io non sono insopportabile
Si lo sei
Oh mio dio smettila,ora parlo anche solo,credo di essere diventato pazzo.

"No mamma è brutta,lasciami in pace"le lancio un cuscino che lei ovviamente schiva con fermezza e mi rivolge uno sguardo cattivo.

"Dai Aaron,ti voglio solo far conoscere una ragazza figlia di una mia collega,non puoi rimanere per sempre single,spegni la tv e ascoltami"prendo le redini del telecomando e alzo ancora di più per non sentire mia madre

"Mamma sono affari miei se rimarrò da solo,non la fare venire"rispondo sperando di chiudere l'argomento una volta per tutte

"Ormai sta arrivando"
Cosa!?
Mi alzo e abbasso il volume della televisione e mi rivolgo a mia madre con aria più che cattiva,deve imparare a farsi un po' di affari suoi,io le voglio tanto bene,ma quando fa così la ucciderei.

"Mamma,ti devi fare gli affari tuoi,lasciami in pace,non vedo l'ora di partire,devo fare la valigia"non ho il tempo di parlare che sentiamo entrambi suonare il campanello

"Uh...sono arrivate"subito esce dalla porta e come una bimba a Natale scende giù per le scale mentre io mi rimetto a letto sperando che inciampi dalle scale

Mamma si è fissata su questa ragazza,io non la voglio conoscere,lei non sa che non voglio avere relazioni,la posso fare divertire ma nulla di più,con nessuna,bussano alla porta interrompendomi dai miei pensieri.

"Avanti"dichiaro ormai sapendo di non avere via di fuga
Potresti scappare dalla finestra
Mi ucciderei,siamo troppo in alto!
Beh forse sarebbe la cosa migliore per tutti
Non sapevo che la mia mente aveva anche un lato suicida.
Mi porti all'esasperazione.

"Ciao,sei Aaron vero?"chiede una ragazza entrando dentro la mia stanza come se nulla fosse.
Ma lei è d'accordo con mia madre?
Spero di no.

"No,sono tuo nonno,secondo te?"mi rivolgo con aria velenosa alla ragazza,so che non mi ha fatto niente ma sono davvero troppo arrabbiato per pensare ad altro

"Ho fatto una domanda"chiede sorridendo sistemandosi sulla sedia vicino la scrivania,si mette anche comoda ora?
Senza il permesso?
Poi sono io l'arrogante e il maleducato.

"Non farle insensate,anzi non ne fare"torno a guardare questo documentario che all'improvviso si dimostra interessante

"Comunque mi chiamo Alexa"prende la sua sedia e si accomoda proprio vicino a me.
Mi sta disturbando mentre guardo questo interessantissimo documentario.
Come se lo stessi guardando
Io lo sto guardando
E di che parla
Di foche,se ho ben capito
Foche?
Perché ora guardo anche le foche?

"Ok"rispondo alla ragazza che aspettava una mia risposta

"Che fai?"chiede gentilmente

"Non vedi"dico mostrandole il telecomando e rivolgendole un'occhiata acida,mi ha davvero stancato

"Come sei acido"
Mi ha trovato in un momento in cui credo che mi prenderei a pugni da solo

"Ok,sono acido ma ora sparisci"le rivolgo un'occhiata,ora che la guardo meglio noto i sui capelli color miele e i suoi occhi castani,ha un bel fisico,ma niente di che,ci si può divertire però
Ma a che pensi!
A quello che mi interessa veramente
Lo sai bene che non è questo
Basta!

"No, non vado via"incrocia le braccia sotto il seno,mi rendo conto di essere in procinto di un'urlo isterico

"Si può sapere che cavolo vuoi?"esclamo alzandomi e avvicinandomi pericolosamente a lei.

"Voglio parlare e uscire con te"dice diretta ponendosi proprio davanti a me,ma chi è questa tipa,chi si crede di essere poi?

"Senti,se vuoi possiamo divertirci ma niente di più"mi risiedo sul mio comodo letto dopo aver capito che tra me e lei non succederà proprio niente

"Per chi mi hai presa?"vedo scorrere una lacrima sul suo viso,no anche piangere ora no.

"Senti esci" esce piangendo dalla mia stanza,un po' in colpa mi ci sento,però subito dopo scaccio questi pensieri che potrebbero essere velenosi per me, non mi interessa minimamente,non mi fa una piega,non mi va di uscire con lei e cose del genere e mi suona il telefono.

"Che vuoi Nash?"rispondo al mio migliore amico.
Come fa a sopportarmi mi chiedo

"Siamo acidi?"sento dall'altra parte del telefono

"Si,mia madre mi ha costretto a incontrare una"spengo definitivamente la tv e mi corico sul letto

"Quindi che è successo?"

"Nulla l'ho mandata via"

"Mandata via?Sei serio?"sento la voce di Nash infastidita fin da qui

"Si"rispondo con menefreghismo

"Ma perchè?Che le hai detto?"dice curioso

"Che se voleva divertirsi bene,altrimenti nulla ed è andata via"

"Sei uno stronzo"

"Lo so"

"Dai usciamo?"mi chiede una volta dimenticata la conversazione abituale di tutti i giorni

"No,devo fare la valigia,domani dobbiamo partire"mi ricordo solo ora che domani ho un volo e devo preparare ancora tutto il necessario

"Ok allora vengo da te,la facciamo poi usciamo"
Come fa ad essere sempre così organizzato?

"Ti auto inviti"ridacchio

"Si,l'ho fatto arrivo"chiude la telefonata e appoggio il telefono sul comodino

"Aaron Smith Scott,ora mi dici subito cosa hai fatto se non vuoi che ti scaraventi con tutto il letto fuori dalla finestra "sento mia madre entrare di scatto e ruggirmi contro

"Mamma ho detto che devi bussare"dichiaro calmo

"Non cambiare discorso Aaron che hai combinato?"si ferma davanti alla porta,sembra essersi calmata ma dai lineamenti del viso noto che è ancora troppo arrabbiata

"Che ho fatto?"faccio finta di niente perché veramente ho già dimenticato tutto

"Hai fatto piangere quella ragazza"si siede sul letto di scatto provocando un rumore fastidioso

"E allora?"chiedo alzandomi e prendendo la valigia dall'armadio,devo pur iniziare a prepararla no?

"Che faccia tosta"ridacchia anche lei ormai giunta alla conclusione che ha un figlio che è un caso perso

"Mamma sta arrivando Nash lasciami stare"appoggio la valigia sul letto aggiungendo dei capi

"Come vuoi....io vado a fare la spesa"dice scocciata prima di lasciare la mia stanza

Sento la porta suonare,non si può mai stare in pace in questa vita,spengo la tv e vado ad aprire

"Ciao amico"
Nash entra dentro casa sorridendo,come fa ad essere sempre felice?

"Ciao"rispondo

"Andiamo a fare la valigia e usciamo,domani dobbiamo partire"
Nash inizia a salire le scale accompagnato da me,una volta arrivati su un camera sistemiamo i vestiti
"Allora metti le magliette qui e qui i pantaloni,io prendo le scarpe"spiego a Nash prima di prendere le mie scarpe nuove

"Bene finito"dico dopo un po'
La valigia è finita,non ci resta che prendere il primo volo.

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