22) Un incontro inaspettato

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Claire

"A dopo allora"sorrido ai ragazzi e mi alzo dal tavolo.
Devo essere tra 10 minuti dal capo e io credo che a breve sverrò sul tavolo,non ho proprio idea di cosa voglia dirmi è il non sapere le cose mi mette ancora di più in ansia.

"Claire ci vediamo direttamente in piscina"Masha si alza di colpo e fa cadere la sedia,ha tutti gli occhi puntati contro,credo che sia proprio goffa ma è per questo che l'adoro così tanto.

"Va bene Masha,sta più attenta"ridacchio indicandole la sedia ormai caduta

"A dopo"arrossisce imbarazzata e raccoglie la sedia da terra,dopo saluto tutti con la mano e un sorriso,tutti ricambiano continuando a parlare della giornata.

Appena uscita dal chiasso del ristorante respiro l'aria fuori,osservo l'erba che è ancora umida,devono aver finito ora di innaffiare il giardino,mi incammino verso l'ufficio del capo cercando di non perdermi per l'ennesima volta,ma non voglio neppure osservare la mappa,non voglio incrociarmi con qualche altro incompetente come quel ragazzo di stamattina,ma perchè continuo a pensarlo,devo cancellarlo dalla mia testa,dal mondo non posso,ma almeno posso farlo con la mia testa,almeno credo.

Dopo alcuni minuti mi accorgo di essere davanti alla struttura del capo del villaggio,spero solo di non aver fatto tardi,sarebbe imbarazzante.

Vado verso la porta e suono al campanello,vengo aperta da una donna,che avrà all'incirca una quarantina di anni,ha una gonna nera fino al ginocchio,una camicia a righe e una giacca nera elegante,ha legato i capelli in una crocchia molto diversa dalla mia, ordinatissima,non ha neanche una ciocca fuori dall'acconciatura.

"Buongiorno"sorrido alla donna seria seduta a una sedia dietro una scrivania,sta leggendo delle carte mentre giocherella con la penna.

"Buongiorno"si alza e mi sorride

"Sono qui per..."dico prima di essere interrotta

"Si lei è Clarissa vero?"prende un foglio e lo legge

"Si,sono io"sorrido alla signora

"Io sono Adeline"si avvicina a me e mi stringe la mano,ha un accento francese,è davvero una bella donna.

"Venga di qua il capo l'aspetta"mi mostra un corridoio e inizia a camminare dopo essersi assicurata che io la seguissi.

"Va bene"vado dietro alla signora,solo ora mi accorgo che ha dei tacchi bassi neri,che danno eleganza al tutto.

Bussa alla porta e dopo un avanti entriamo.

"Buongiorno"mi rivolgo al signore elegante,con giacca e cravatta,è ordinatissimo come sempre

"Buongiorno cara"si alza dalla sedia e viene verso di me

"Puoi andare"dice alla segretaria,dopo quelle parole va via annuendo

"Che succede,ho fatto qualcosa di sbagliato?"chiedo con voce preoccupata,lo sono,davvero tanto

"No,ti ho chiamato solo per farti conoscere una persona"torna dietro alla scrivania e io faccio un sospiro di sollievo.
Ho sempre avuto questo difetto,vado in panico appena capisco che qualcosa potrebbe andare male.

"Va bene come vuole"solo ora vedo la scrivania perfettamente in ordine,ha una pila di fogli davanti,una foto,della sua famiglia penso,nonostante è un amico di famiglia non conosco tanto della sua famiglia,credo di non aver visto mai questa famiglia in tutta la mia vita.

"Ciao,dimmi"un ragazzo entra da una porta all'improvviso,quel ragazzo,perchè mi perseguita?
Ora sono davvero stanca!

Decido di prendere una bottiglietta d'acqua che trovo sulla scrivania,la apro e butto il contenuto addosso a quel ragazzo fastidioso.
Ma che combini?
Se lo merita
Davanti al capo poi
Capirà anche lui

"Che fai sei impazzita?"si pulisce gli occhi e porta i capelli ormai zuppi d'acqua indietro,come è bello,lo è anche con i capelli disordinati,ha la maglietta attaccata al petto,si intravedono i suoi perfetti addominali,ma questo lui non lo saprà mai.

"Te lo meriti,così la smetti di perseguitarmi?"incrocio le braccia sotto il seno
Magari è davvero uno stalker
Ma che vai a pensare?
Mi ha seguita anche qui,che devo pensare?
Non penso che tu sia così importante,avrà una buona ragione per essere qui
Basta non parlo più con te

"Perseguitarti?"si sbalordisce e fa un passo in avanti

"Si,perseguitarmi"dico imitando la sua voce

"Papà vuoi spiegare tu alla ragazza perchè ero qui?"appoggia i palmi delle mani sulla scrivania riferendosi all'uomo divertito dalla scena,il padre,come il padre?Ho insultato il figlio del capo?
Ecco lo avevo detto io
Non complicare le cose

"Oh si giusto,Clarissa lui è mio figlio,Aaron"mi risponde osservando il figlio divertito dalla scena

"Figlio?"dico dubbiosa,non ci credo,non può essere vero.

"Figlio,hai capito bene"riprende il ragazzo sorridendo compiaciuto,non dovrebbe ridere,cambia ben poco,è il figlio del capo,ma questo non cambia che lui sia un cretino senza cervello.
Ma ora non voglio insultarlo specialmente davanti al padre che dovrebbe essere il mio capo.

"Scusate"mi rivolgo al capo appogiando anche io la mano sulla scrivania per avere un confronto visivo con il padre.

"Per cosa?"dice curioso avvicinandosi anche lui con la sua sedia al tavolo

"Come per cosa,non ti sembra ovvia la risposta?"dice il ragazzo indicandosi e con aria trionfante

"Oh..."dice forse un po' deluso

"Mi dispiace si......che lei abbia un figlio così incompetente e problematico"dico spiazzando il ragazzo e osservando negli occhi quel pizzico di sconfitta

"E sentiamo perchè sarei problematico?"incrocia le braccia al petto e si avvicina di più alla mia sedia

"Vuoi davvero che te lo spieghi?"imito il suo gesto e sposto la sedia che ci divide

"Se la signorina qui presente si degna di darmi un motivo"si avvicina ancora di più,siamo solo io e lui,il padre sembra scomparso

"Un solo motivo?"ridacchio sapendo di averne come minimo 100

"Perchè quanti ne avresti?"si mette in posizione retta

"Non so scegli un numero"dico pensando a un motivo da potergli riferire

"Mh.....150"ridacchia al suo posto

"Mh....non hai un cervello e se lo avessi non è collegato alla corrente"mi tocco la testa cercando di far capire a lui che veramente lo penso.

"Non sai neanche che significa problematico" si gira di schiena dopo aver esclamato la sua risposta ridendo

"Si che lo so"dico sicura di me risedendomi sulla sedia

"Che significa allora"si rivolge di nuovo verso di me e mi mostra la visuale di quel fantastico viso

"Come non lo sai,peccato dovresti sapere la tua patologia"mi rivolgo preoccupata

"Divertente"fa finta di sorridere,sentiamo tossire il padre e ci giriamo ad osservarlo,cosa sta succedendo?

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