CONCA D'ORO

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Titano dalle braccia conserte

Quante volte al cielo rimboccasti le coperte della notte

Quante volte al crepuscolo ti intingesti di rosa

e sottraesti alle nuvole la loro posa

Rammento oh mia conca d'oro

che alla luna solevi parlare

Lei con il suo fulgore ti riempiva di candido alloro

e degli agrumi la Zagara faceva sbocciare

Il vento amava accarezzare le tue fronde

e l'acqua dissetare le tue aride sponde.

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