UN UOMO CHE PARLA D'AMORE 11/08/2014 01:39

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Lei ha dato un tocco di rosa al mio manto nero pesto di malattia

Vero successo lei per me pietà di Michelangelo

Fra le sue braccia cesso di vivere e la mia spoglia è accolta in grembo

Non esiste morte che assaporata risulti più dolce

Questa dona voce al mio cordoglio qui messo per iscritto

Non esiste mira più nobile, richiesta lusinghiera, di cedere alla sorte sul suo petto e di rendere alla morte questa dipartita rendendola meno fiera di fronte alla vita

Amore, io mi ergo al paradiso mediante un tuo muto consenso, un sorriso, uno schioccar di labbra mi rende ebbro come un fiasco nell'ora della notte più tarda.

Angelo mio di me, anima inquieta, si prende cura

Pura come etere per gli dei dell'olimpo la sua figura dona respiro al mio amore

Con premura le tue candide mani sfiorano il mio viso

Lacrime limpide strisciano sull'ovale delle linee rette hanno inciso

Mi hai lasciato la stringa che regge il tuo manto

Ora mi tiene a te legato

Hai sussurrato il tuo amore presso I miei timpani

Rapido defluisce al mio cuore simile a celeste canto.

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