ACQUAZZONE 09/07/2017

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Le fronde degli alberi danzano soavi mossi dal vento,

 La luce del sole alle loro fronde dona un bagliore come smeraldi incastonati in una corona

 Nel mio cuore pronuncio una preghiera e altre cento e accendo come pegno un una stecca di Incenso, 

Il Cero si va consumando e il fumo che ne deriva riempie il mio costato,

 Esso fuoriesce dalle mie narici portando con se il mio umor nero e il suo passato, 

Ancora sale fino a solcare l'apice del cielo da esso offuscato fondendosi con le nuvole,

 Un rullo di tamburi segue alla prodigiosa ascesa e l'intera pianura viene colta di sorpresa da una coltre di pioggia, 

L'acqua inonda tutto fino a raggiungere le coste più remote della mia anima,

 Adesso come un fiume nel suo letto essa riposa purificando il mio corpo dal suo tormento.

VermiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora