ASSENZIO

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La mia pelle è satura di pallido colore

Sul crogiolo acqua evapora e poi condensa come gelido sudore

Ti guardo in tutto il tuo candore

Ti amo, lo scrivo su un vetro levando l'alone che ho lasciato con il mio respiro

Adesso un muro di silenzio ci divide

Ha Il sapore dell'assenzio, il mio cuore incide

Miro a scrutare il tuo pensiero per divenire con te una cosa sola

Per essere due gocce che unitesi rapide scorrono per una roccia e infine si lanciano giù in un tuffo senza fine verso la corrente della vita

Per divenire una fiamma stoica che danza nel glaciale buio

Arde, si dilata avida di ossigeno

Ancora s'innalza e fende l'oscurità senza farsi da essa sopraffare

Impavida dama tu accederai a ciò che io pavento, a passioni assopite, a desideri remoti, a voglie proibite che nella mia carne sento

In quei momenti sono caduca foglia strappata dal vento d'impulso

Volteggio trainato da esso verso la perdizione, verso la mia corruzione

Amore sei il languido calore generato alla visione di un freddo lapideo di fiori ornato, così tingi di vivacità la bigia realtà che si appresta a ogni uomo.  

VermiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora