Ti prego giaci con me in mezzo dinanzi agli immobili spettatori della nostra passione che sta per consumarsi
La loro chioma scura copre la nostra nudità
Diveniamo nell'ombra stantia di questa boscaglia una forma indefinita che muta il suo profilo di continuo come una fiamma mossa dal vento
Tremiamo ma non per il gelido freddo ma per gemito palpitante
Come flusso d'acqua scorro su di te, come un fiume nel suo letto
Seguo del tuo corpo il profilo come un sentiero di montagna
Mordo I tuoi seni e quasi svieni al piacere che ne deriva
Lecco il tuo ventre e cerco il tuo ombelico, trovato vi si rifugia in esso la mia lingua che sguizza e scruta in profondità come una murena nella sua nuova tana
Pagana bramosia di assaporare le tue carni, bere il tuo latte dai capezzoli irti
Siamo Venere e Marte che si fondono assieme in un unico incendio, esso divora tutto intorno il sordo uditorio che presta ascolto ai nostri orgasmi e spasmi di goduria
Si la natura rimasta basita innanzi alla nostra trama di lembi , sudore, liquido fallico, distillato di imene che si mescolano nella soluzione afrodisiaca più pura.
La nostra carne si usura, questo logorio diviene un ritmo incessante, un tutt'uno con l'energia che muove la natura
Passiamo una notte intensa ai piedi degli alberi, brindiamo con pieni calici e nutriamo l'impulso che ci divora.
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Vermiglio
PoetryVermiglio è una raccolta di Poesie che invitano alla riflessione e che vogliono entrare in rapporto diretto con il lettore. Alcuni dei versi sono domande retoriche o massime che cercano di lasciare una impronta indelebile nella mente di chi legge. N...