Il suo sguardo, così forte ed elettrizzante, capace di fermare il tempo e di annullare tutti i miei fottuti cinque sensi. La musica che pochi secondi prima martellava i miei timpani, non sembra più essere così forte. Il battito del mio cuore, che pompa sangue in tutte le singole parti del mio corpo, riesce ad essere più intenso della musica che passa in radio. Le urla di Noel appartengono ad un mondo lontano ed io riesco a sentirne solamente l'eco. Tutto ciò che mi circonda inizia a muoversi a rallentatore e per me esistono solo quei due fari verdi che puntano nella mia direzione.
Lui è semplicemente il quaterback della squadra di football ed io sembro così follemente pazza di lui. Mi guardo intorno, rendendomi conto di essere l'unica a non applaudire come una pazza scatenata. I suoi compagni di squadra si stringono attorno a lui complimentandosi. All'interno di questo immenso salone dai toni bianchi e neri, c'è una specie di zona rialzata e lui si trova proprio lì. Sopra di esso, ci sono due grandi tavoli di cristallo, presuppongo, cosparsi di cibo buttato qua e là ed un'innumerevole quantità' di bicchieri sporchi. Mike ne riempie uno e lo porge a Kyle, che sembra già aver bevuto abbastanza.
<< Ragazzi basta per favore! >> urla Kyle dal volto imbarazzato e arrossato, mentre porta le sue mani in preghiera davanti al viso cercando di far cessare le urla della gente attorno a lui.
<< Shh silenzio! >> interrompe Mike con quel suo tono di voce palesemente appartenente a chi ci ha dato dentro con l'alcool, << La nostra squadra, come ben sapete, si è battuta fino alla fine per portare in alto il nome della scuola e finalmente ci siamo riusciti, abbiamo vinto la semifinale e il merito è tutto di Kyle! Grazie a lui parteciperemo alla finale che si terrà a Santa Monica tra un paio di settimane! >> continua urlando e alzando il suo bicchiere, versando quasi la metà di ciò che è lì dentro in testa a quei mal capitati che si trovano affianco a lui. La folla continua ad acclamarlo ed io mi perdo a guardare quel suo sorriso.<< Wow, Santa Monica, in California! >> dico rivolgendomi a Noel, non staccando gli occhi di dosso a Kyle.
Non ottengo alcuna risposta. Mi volto e noto che Noel è sparito.
<< Noel? Noel dove sei? >> urlo mentre mi faccio largo tra la gente che si agita e acclama il campione.
<< Scusami hai visto un ragazzo all'incirca alto quanto me, con i capelli raccolti in una coda? >> dico rivolgendomi ad una ragazza ma senza alcun risultato, sembrano tutti presi da Kyle.
Mi porto le mani ai capelli e inizio a guardarmi intorno disperata.
Il cellulare che si trova all'interno della mia tasca destra inizia a vibrare.
Sullo schermo appare il nome di Sidney.
<< Sid? Dove sei? >> urlo cercando di sovrastare il rumore della musica, mentre con l'altra mano mi tappo l'orecchio libero.
<< Char, sono alla festa, non riesco a trovarti. Ma quanto cazzo è ricco questo Kyle? >>. Sto già immaginando la faccia di Sid mentre sta osservando ogni singolo angolo della casa.
<< Sid, aspettami all'entrata. Il mio amico è appena svenuto! >> dico riattaccandole il telefono in faccia.
Noel è sdraiato a terra e il bicchiere che ha in mano non si è neanche rovesciato.
<< Ehi, Noel! Riprenditi! >> dico mentre lo schiaffeggio un pochino. Dopo pochi secondi riapre gli occhi.
<< Char portami fuori! >>
Riesco con fatica ad alzarlo, mettendogli un braccio attorno al mio collo per cercare di farlo restare in piedi. Ci sediamo sul gradino, poggiando i piedi tra l'erba appena tagliata.
<< Forse ho un pò esagerato. >> esclama Noel.
<< Esatto, dammi quel bicchiere >> dico strappandoglielo dalle mani e buttandolo a terra.
<< Scusa >> risponde, assumendo una faccia da cane bastonato. Quei due occhioni neri mi ricordano tanto quelli del gatto nel film Shrek.
<< Di cosa devi scusarti? >> dico con curiosità.
<< Beh, dovevo semplicemente accompagnarti a questa festa ma i pensieri mi hanno portato ad alzare il gomito come non facevo da tempo. >> risponde con tono nostalgico, abbassando lo sguardo.
<< Che succede? Vuoi parlarne? >>
<< No, in realtà ora sto già meglio! >>. Quel mezzo sorriso è così falso. È così palese, c'è qualcosa che non va. Non sono una persona che insiste nel voler sapere. Odio quando qualcuno lo fa con me.
Noel si alza e mi porge la mano.
<< Entriamo? >> dice.
Io le stringo entrambe dandomi lo slancio.
<< Pronti a buttarci di nuovo nella bolgia! >> rispondo.
Entriamo nel grande salone ma le uniche persone che ci sono, sono una coppia intenta a procreare sul divano in pelle dal valore di un paio di mila dollari e un ragazzo che pare abbia bevuto quanto una botte.<< Ragazzi andiamo, c'è la torta! >> urla Mike facendoci il gesto di seguirlo.
<< La torta? Cos'è? Un compleanno? >> dico guardando Noel.
Lui fa spallucce.
<< Questi ricchi sono strani! >> dice mentre scoppia a ridere. Entrambi seguiamo Mike, dirigendoci verso la zona cucina. Cerchiamo di attraversare la folla, per avere una visuale migliore, dando qualche spallata dove capita e ricevendo insulti da tutti.
Sono qui da quasi due ore e Kyle non mi ha rivolto la parola. Certo, non è facile dialogare con tutti, ha invitato quasi tutta la scuola, ma che senso ha avuto invitarmi? Iniziano a non bastarmi più i suoi sguardi.Finalmente riusciamo a guadagnare dei posti tra le prime file, neanche fosse il concerto dei Coldplay o di qualsiasi altro cantante famoso.
Kyle scatta un paio di foto con la squadra e con i suoi amici più intimi. Riesce a notarmi. Io accenno un leggero sorriso e lui mi fa un gesto con la mano, per dirmi che ci vedremo più tardi dopo questa stupida idea avuta della torta.Al mio fianco, una stronza con la chioma bionda, continua a sbattermi quei suoi capelli in faccia, facendoli finire tutti nella mia bocca.
Le do una leggera spinta.
<< È Sophie! >> sussura Mike nel mio orecchio.
<< Beh, allora si, affermo la mia teoria. È proprio stronza! >> rispondo.
Sophie si dirige verso Kyle, portando il suo braccio attorno alla sua vita. Estrae il cellulare dal reggiseno.
<< Che squallida! >> dico a Noel.
<< Ed ora cosa fa? >> risponde.
Sposta la sua mano attorno al suo collo, dandogli un bacio. Sulle labbra, scattando un selfie. La mia bocca sembra voglia aprirsi dallo stupore senza che il mio cervello gli dia l'impulso di farlo. Le mie gambe tremano e probabilmente non reggeranno per più di un minuto. Tutti coloro che sono attorno a me applaudono e fischiano.
Kyle cerca di interrompere quel bacio. I suoi occhi cercano di trovare i miei ed io gli permetto di trovarli.
Mi volto verso Noel e faccio ciò che non avrei pensato di fare, soprattutto in questa serata. Le mie mani afferrano il suo volto e le mie labbra si posano sulle sue. Resto attaccata con le labbra alle sue fin quando ha la brillante idea di tirar fuori la sua lingua. A quel punto mi tiro indietro. Guardo Noel. Ha lo sguardo di chi sembra di avercela fatta e mi sento davvero uno schifo. Sposto i miei occhi su Kyle che ancora mi sta guardando, con aria delusa, probabilmente.
<< Scusami >> dico a Noel voltandomi, cercando di farmi strada per fuggire.
<< Char, dove vai?! Charlotte! >> urla Noel alle mie spalle.
Non appena mi volto, mi ritrovo faccia a faccia con Sid.
<< Sid ti prego, ho bisogno di te! Ora più che mai! >>
<< Cosa ci fate voi due insieme? E perchè vi stavate baciando? >> risponde con tono sgarbato e sorpreso. Non credo di aver visto mai Sid in questo modo. Io e Noel ci guardiamo.
<< Sid, conosci Noel? >>
<< Allora? Noel, Charlotte! Che cazzo succede qui? >>
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Sunshine
ChickLitNon è facile per una ragazza di 18 anni, introversa come Charlotte ambientarsi in una nuova città, specialmente se si tratta della Grande Mela. Non sempre un nuovo trasferimento rappresenta qualcosa di bello nella nostra vita, perdere tutti i con...