I raggi del sole penetrano attraverso una piccola fessura che si è venuta a creare al centro dell'enorme finestra della stanza, proprio dove le lunghe tende blu, provenienti da entrambi i lati, si toccano.
La luce batte direttamente sul mio viso mentre Kyle, alle mie spalle, riesce a ripararsi tramite il mio corpo che fa da scudo. Il suo braccio è posato su di me e la sua mano, poggiata sul mio ventre, è rimasta lì tutta la notte, come se avesse trovato il posto perfetto ed atteso da una vita.Mi muovo lentamente sotto le coperte, cercando di fare il più piano possibile e mi volto verso di lui. Dormire con lui è stata la cosa più intima del mondo, più dei baci, più del sesso, più di qualsiasi altra situazione.
Con l'indice gli sfioro le labbra, carnose e ruvide.
Dei piccoli mugugni provengono dalla sua bocca e le sue braccia si muovono strisciando sulle lenzuola di seta fin quando non riescono a trovarmi.
Batte e stringe gli occhi quando il raggio di sole finisce nella loro direzione.
<< Ehi, buongiorno >> sussurro a bassa voce baciandogli la punta del naso.
<< Buongiorno a te >> risponde dopo pochi secondi di silenzio << sei sveglia da tanto? >>
<< No, in realtà ho aperto gli occhi pochi secondi prima che lo facessi anche tu! Domani dovrò escogitare un modo per evitare che la luce penetri nella stanza >>. Muovo vivacemente le pesanti tende in velluto e della polvere si sprigiona facendomi starnutire.
<< Vorrei restare quì per sempre >> esclama Kyle stringendomi la mano.
<< Sai, non c'è stata notte nella mia vita in cui non mi sia svegliata in preda all'insonnia ed in quei casi sono andata alla ricerca di quel briciolo di stanchezza che mi facesse chiudere occhio. Per la prima volta, grazie a te, questo non è accaduto! Per questo motivo non voglio andarmene da quì >>
<< Da quì o da me? >> risponde sorridendo.Restiamo abbracciati per una manciata di minuti, in silenzio. Le parole sono di troppo quando si sta così bene.
<< Dovresti smettere di coprirla >> le sue mani scostano i miei capelli e sfiorano la cicatrice che segna la mia fronte.
<< Di cosa parli? >> rispondo, coprendola nuovamente con disinvoltura.
<< Lo sai di cosa parlo e non mi avevi promesso che me ne avresti parlato >>
<< Non ricordo di aver promesso una cosa del genere >>
<< Allora fingiamo che sia successo >> risponde assumendo uno sguardo dolce.
<< È successo l'estate scorsa. >> dico dopo pochi minuti fatti di silenzi e sguardi << ho passato la vita fregandomene di sapere chi fosse mia madre e l'estate scorsa decisi finalmente di volerla trovare. Solo nonna Rose, la madre di mio padre, era a conoscenza della mia folle idea. Mi promise di non dirlo a mio padre, che in quel periodo iniziò a bere più del solito. >> continuo, deglutendo ad ogni parola pronunciata.
<< E poi? >>
<< Attraverso delle vecchie lettere ritrovate tra le varie cianfrusaglie di mio padre ero riuscita ad arrivare al suo indirizzo. Così una sera, all'insaputa di tutti, decisi di andare da lei. Mio padre mi trovò mentre vagavo per la città e mi costrinse a salire in macchina. Avrei dovuto sapere che guidare nello stato in cui si trovava fosse pericoloso, ma non l'ho fermato. Non ho fatto nulla. Il mio ultimo ricordo é quello di due fari puntati verso di noi ed un enorme tonfo. >>
Lo sguardo dapprima incuriosito di Kyle, viene coperto da un velo di tristezza e la sua bocca non pronuncia alcuna parola.
<< Non riuscirei ad immaginare una vita senza poter osservare i tuoi occhi. >>
<< Fortunatamente sono ancora quì. >>
<< Quando guardi quella cicatrice, pensa di esser stata miracolata. >>
<< Ogni volta che la vedo vorrei strapparla. É lo stupido segno del vizio di mio padre su di me. >>La porta della stanza di apre improvvisamente e Sid ha l'aria di chi non ha chiuso occhio.
<< Ma siete ancora a letto? >>
Mike varca l'uscio della stanza quasi saltellando ed intonando una canzone di cui non ne conosco l'esistenza.
<< Non vi è bastata la notte? Porcelloni >> urla, dirigendosi verso di noi. Solleva le coperte nella speranza di poter osservare cosa si nasconde sotto di esse.
Il mio viso, solitamente pallido per via della mia carnagione chiarissima, si riveste di un colorito più rossastro e vivace a causa della vergogna.
<< Finiscila coglione! >> risponde Kyle.
<< Dai amico, sto scherzando! Piuttosto, sono le nove e quaranta e tra venti minuti dovremmo essere in campo! >>
<< Cazzo, non me ne sono accorto. Ho aperto gli occhi da poco >>
Kyle balza fuori dal letto e le lenzuola si sollevano all'improvviso, seguite da una folata di aria che penetra nelle mie ossa. Indossa velocemente ciò che aveva la notte precedente, mi bacia sulle labbra ed insieme al suo amico lascia la stanza per dirigersi verso il campo.Porto le coperte attorno alle mie spalle, lasciando il letto quasi del tutto scoperto.
Sid si muove all'interno di queste quattro mura con aria sognante ed i suoi piedi sembrano quasi non toccare il pavimento sottostante.
<< È meraviglioso! >> esclama dopo essersi buttata sul mio letto.
<< Allora? Cosa mi dici? >>
<< Ho passato la notte più bella della mia vita. Siamo andati in un pub e non ti nego di aver bevuto abbastanza. Ovviamente anche Mike ha dato del suo meglio con le birre, ma posso assicurarti che regge bene l'alcool >>
<< Si, certo >> sussurro tra me e me.
<< Hai detto qualcosa? >>
<< No no, nulla. Continua pure. >>
<< Abbiamo parlato tutta la sera e poi siamo arrivati quì in hotel. Poi lascio a te immaginare cosa sia accaduto. Char, è stata la notte più bella della mia vita! Vorrei stare qui per sempre. >> dice abbracciandomi << O forse non gli piaccio abbastanza e tutto ciò è accaduto perchè era ubriaco? >> continua.
<< Non hai appena detto che riesce a reggerlo bene? >>
<< Si, così sembrava! Basta, devo smetterla di fare pensieri negativi. Tu invece? Cosa mi racconti? >>. I suoi occhi assumono un espressione maliziosa, come il tono della sua voce.
<< Siamo stati in spiaggia e mi ha baciata, mi ha baciata tutta la notte fin quando il sonno ha preso il sopravvento. Ma le sue braccia hanno cinto la mia vita fino alle prime luci dell'alba. >>
<< E poi? Non é accaduto nient'altro? >>
<< No, nulla! Ma è stato tutto così perfetto, talmente bello che dovrebbero inventare nuove parole per poterlo descrivere >>
STAI LEGGENDO
Sunshine
ChickLitNon è facile per una ragazza di 18 anni, introversa come Charlotte ambientarsi in una nuova città, specialmente se si tratta della Grande Mela. Non sempre un nuovo trasferimento rappresenta qualcosa di bello nella nostra vita, perdere tutti i con...