Anche oggi il cielo è nuvoloso,decido di andare lo stesso al villaggio.Dopo la colazione telefono a Salim,il numero
me la dato Alessandra,lui mi aiuterà per risolvere dei problemi burocratici,parla l'italiano e l'inglese,ci vedremo al
villaggio,oggi sono andata senza Risiki,non è giusto che tutti i giorni deve venire con me,capisco che Albano e Risiki si preoccupano per me,perché non capisco la lingua ,ma io so cavarmela sto attenta non vado in giro da
sola,arrivo con il tuc tuc rimango al villaggio e poi mi faccio riprendere.Alle ore 10.è arrivato il tuc tuc,la strada
per arrivare al villaggio all'inizio è molto brutta ,poi in questo periodo stanno sistemando le tubature dell'acqua, allora in vari punti è interrotta la strada, e il tuc tuc deve sempre allungare,ho notato che ci sono tanti italiani,
hanno la macchina ,la moto per spostarsi.Intanto arriviamo al villaggio,i bambini sono subito usciti dalla scuola per farmi festa,sono felici di vedermi,poi ho fatto delle foto,così le pubblico su facebook e sul sito Tupende Pamoja.
È arrivato Salim,dobbiamo andare alla posta per fare Ibox,non c'erano tuc tuc ,Salim voleva andare con la sua
moto ma mi sono rifiutata,c'è troppo fango in giro e francamente non voglio finire a terra.Abbiamo camminato
tanto,siamo arrivati alla posta e purtroppo non siamo riusciti a fare ,ci vuole la presenza di Alessandra,al ritorno abbiamo preso il tuc tuc.ora c'è caldo,il cielo non è più nuvoloso.Ritornati al villaggio i bambini nuovamente felici di vedermi,Salim ha spiegato alla direttrice che io non posso fare niente ci vuole la firma di Alessandra.Poi telefono a lei e spiego tutto.Avevo dimenticato il vociare dei bambini,è bellissimo vedere l'allegria nei loro
sorrisi,mi vogliono sempre abbracciare e io con le mani tocco tutti,li accarezzo, questi bimbi sono la mia felicità.Alle ore 16.00 è arrivato il tuc tuc per riportarmi al mio alloggio.Appena sono arrivata ho messo la biancheria sporca a mollo in una grande vasca,nel frattempo preparo una torta al caffè, impasto la farina
per fare la pizza.Avevo dimenticato com'è faticoso lavare la biancheria a mano,ma non si può avere tutto,
in questa casa manca la lavatrice,acqua calda e non c'è frigorifero,tutto ciò non mi crea nessun problema,come
dicono loro kacuna Matata.Intanto l'impasto della pizza è pronto,ne ho fatte quattro, la casa si è inondata di profumo delle pizze, mi sembrava di essere a casa mia,poi ho riflettuto e ho detto ma io qui sono a casa perche
sto bene.Alle ore 20.30,arrivano Riziki,Albano e Bob,iniziamo a mangiare,loro mangiano tutto con tanti complimenti, ci credo che piace ,non sono abituati alle nostre cose ma la pizza è universale.
In serata finalmente riesco a parlare con mio figlio Pietro,al solito è preoccupato per me ,ascoltando la mia
allegra voce capisce che sto bene.
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LA MIA AFRICA ....WATAMU.
Non-FictionRealizzazione di un mio sogno.Andare in Africa precisamente in Kenya a Watumi.Una cittadina piccola che mi ha dato tanto....bambini gioiosi che mi hanno dato tanto amore puro.