Dopo aver fatto colazione,sistemo la valigia,troppa confusione di biancheria,ogni giorno con la fretta non metto mai a posto,poi faccio la doccia e aspetto il tuc tuc per andare al villaggio.
Nella strada che porta al villaggio incontro i bambini Manu e Allis e la madre Anna,faccio fermare il tuc tuc e Manu corre tutto felice verso di me ,lo prendo in braccio e andiamo a scuola,i bambini appena mi vedono mi
chiamano Pasqua,mama,malaika,che felicità provo ad abbracciarli. Intanto Anna mi chiama e vado da lei,i bambini devono mangiare la colazione,ancora ci sono le banane del giorno prima,ne avevo portato una grande busta.Sento il suono della campanella della scuola,ricominciano le lezioni,io mi reco in quella della scuola elementare,allora mi sono seduta con loro,la maestra spiega delle parole in inglese, in un foglio i bambini collegano il nome al soggetto,la maestra mi chiede in italiano come si scrive e si legge,allora inizia uno scambio di sapere, oggi la lezione a scuola e stata molto interessante,farò cosi tutti i giorni,imparo piano piano pure io.UNA STRANA SITUAZIONE
Vado con i bambini, Manu ,Allis ed Elina nella loro capanna per mangiare,subito noto che non c'è il pranzo pronto
Anna prende le banane e ne da una per ogni bimbo,ne mangia una pure lei,intanto Manu vuole giocare con il cellulare ,fa dei selfie,arriva una donna e inizia nella sua lingua a urlarmi,Manu mi abbraccia forte e mi gira il volto non vuole che la guardo,ma io inizio a capire cosa sta urlando,in poche parole io non devo giocare,coccolare
Manu ,ma devo dare soldi per il mangiare,io la guardo e continuo a tenere Manu in braccio cerco di calmarlo perché si è innervosito,Manu mi tira con la mano vuole andare via di lì, andiamo a scuola,dopo mezz'ora, ritorno alla capanna voglio parlare con papà Steven ,raccontargli cosa è successo,ma quello che vedo è sconvolgente,gli adulti stanno mangiando,in quel momento capisco tutto,hanno fatto finta di non avere niente ,allora Alessandra
ha ragione sono ingrati e imbroglioni vanno a caccia di soldi mettendo avanti i bambini,provo un enorme schifo,concludo la mia giornata abbracciando i bambini e tornando al mio alloggio sempre più consapevole che tutto ciò che faccio è solo per il benessere dei bimbi .
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LA MIA AFRICA ....WATAMU.
Non-FictionRealizzazione di un mio sogno.Andare in Africa precisamente in Kenya a Watumi.Una cittadina piccola che mi ha dato tanto....bambini gioiosi che mi hanno dato tanto amore puro.