Capitolo 16 (parte 1)

388 40 14
                                    

"Sara svegliati sono le 7:30, dobbiamo andare a scuola. È la terza volta che ti chiamo!" Esclama esasperato William.

Apro gli occhi e davanti a me vedo Will in mutande, che mi guarda con rimprovero.

"Will non mi sento molto bene, riamango a casa"

"Cos'hai?" Domanda preoccupato.

"Cazzi miei e ora sparisci"

"Ah giusto hai le tue cose, okay riposati. Se hai bisogno scrivimi."

"Ciao Will" esce dalla stanza.

Finalmente posso rilassarmi, trovare un modo per vivere senza Thomas e guardare la seconda stagione di Scream Queens.

Quando sento la porta di casa chiudersi mi alzo dal letto e faccio colazione con latte e biscotti, insieme alle mie frittelle tutte strapazzate, che sembrano appena uscite da una guerra di cibo. Metto le frittelle in un piattino e le porto sopra nella mia camera. Mentre accendo il computer mi arriva un messaggio.

Giulia: Ho saputo che non stai molto bene. Riposati. Oggi pomeriggio ti vengo a trovare.

Io: Okay grazie Giuu♡.

Lancio il telefono sul comodino.
Bene, ora può ufficialmente iniziare la maratona di serie tv.

*

"Ehi come stai?" Domanda dolcemente William aprendo la porta della stanza.

Ma non era a scuola?

"Meglio grazie, ma non dovresti essere a scuola in questo momento?"

"Sara, ma ti droghi? È l'una" si siede sul letto.

"Cosa?-faccio allarmata-Oh Gesù " sussurro tra me e me.

"Cucino qualcosina, okay?" mi accarezza il dorso della mano sorridendo.

"Okay, grazie Will" rispondo in un sussurro.

"Di nulla -si alza dall'letto- comunque adoro Chanel numero tre, ma quanto cazzo è figa? Me la scoperei 24 ore su 24 -lo guardo allibita- okay vado a cucinare che è meglio" esce dalla stanza di fretta.

Quali dannatissimi problemi affliggono mio fratello?

Mi alzo dal letto per aiutare ad apparecchiare la tavola. Ultimamente sta facendo tutto lui e mi dispiace perché vorrei aiutarlo.

Ma cosa mi prende? Sto impazzendo...
Tutta colpa di Thomas... è una fottuta droga quel ragazzo.

"Will?" Domando entrando in cucina.

"Dimmi?" Si gira verso di me. Indossa un grembiule giallo sporco e ha la guancia sporca di ragù .

Sorrido, è così tenero.

"Come sei buffo" sorrido prendendo la tovaglia.

"Lo so grazie -è sempre il solito- comunque oggi pomeriggio faccio un giro per trovare un lavoretto per quest'estate"

"Okay"

"Bene, tieni" mi porge il piatto con la pasta.

Change the game||Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora