Capitolo 10

380 44 5
                                    

La campanella suona annunciando la fine delle lezioni, mi precipito fuori per andarmene il prima possibile. Ho un mal di testa terribile, non vedo l'ora di sdraiarmi sul letto per riposare un po' dato che questa notte non ho chiuso occhio.

"Sara aspetta" mi afferra qualcno per un braccio.

"Dimmi Giulia" mi giro lentamente.

"Tutto okay?" Domanda preoccupata la bionda.

"Mi fa malissimo la testa e vorrei andare a casa" mi tocco la tempia gemendo leggermente per il dolore.

"Ah okay non fa niente, volevo chiederti se ti andava di venire da me per pranzo però se non stai bene non preoccuparti. Rimettiti" mi rivolge un sorriso dolce.

"Se vuoi puoi passare in libreria, oggi pomeriggio sul tardi. Devo lavorare, alle sei attaco, faccio la chiusura oggi "

"Sei sicura? Non è meglio se ti riposi?"

"Giulia, ho bisogno di quei soldi, e poi basta una tachipirina e scommetto starò subito meglio. Prima devo passare a casa di Thomas per la ricercha, che palle"

"Okay. Come vai a casa?" Mi domanda.

"A piedi" rispondo come se la cosa fosse ovvia.

"A piedi?! -quasi strilla- a malapena in piedi, te lo scordi che ti mando a piedi, ti accompagno io" esclama con convinzione e stringe la presa sul mio braccio.

"No non voglio disturbarti e poi ci metto cinque minuti"

"Sara ma stai scherzando? Tieni il casco e sali"

"Okay" non ho la forza di ribattere.

Partiamo a tutto gas e dopo neanche cinque minuti mi ritrovo davanti al portone di casa mia.

"A dopo allora. Prendi una bella tachipirina mi raccomando, e non strapazzarti troppo."

"Ai suoi ordini signor capitano" le sorrido e la saluto con un cenno della mano.

"Ciao"

Salgo lentamente le tre scale che portano all'entrata. Apro la porta e la rinchiudo appena entrata.

"Sono a casa" dico con tono debole.

"Tutto okay?" La figura possente di William sbuca dalla porta della cucina, ridacchio leggermente per come è conciato: indossa una pannella e in mano ha un cucchiaio sporco, mentre la barba fresca di rasatura è sporca di sugo.

"No, ho un mal di testa terribile, non posso nemmeno riposarmi perché devo fare duemila cose"

"Tieni prendi questa -mi porge una tachipirina con dell'acqua- starai meglio"

"Mangiamo sul divano guardando la televisione?" Domando speranzosa, tutto ciòche voglio in questo momento e buttarmi sul divano come una balena spiaggiata.

"Certo principessa, vai a stenderti porto tutto io."

"Grazie mille fratellone" gli sussurro all'orecchio mentre lo abbraccio.

Mi butto sul sofà con dietro di me Will con due piatti pieni di pasta. Si siede e iniziamo a mangiare guardando un film.

"Buon appetito"

"Grazie altrettanto"

*

Sono le 15:54 e come predetto da William il mal di testa è svanito.

Dov' è Trump con i parrucchini per il genio che ha inventato la tachipirina?

Osservo per l'ultima volta la mia figura allo specchio ed esco di casa salutando William.

Change the game||Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora