Capitolo 16 (parte 2)

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Rimaniamo in silenzio, a fissarci nelle palle degli occhi per quelle che sembrano ore, ma probabilmente sono solo una manciata di minuti.
Sento il mio cuore galoppare ancora di gioia.

D'un tratto il viso calmo e rilassato di Thomas si incupisce.

"Hey tutto okay?" Domando preoccupata, accarezzandogli la guancia con l'indice.

"No -si allontana un po' troppo bruscamente da me - dimentica quello che è successo e quello che ho detto"

"Cosa, perché?"

"Senti - inizia portandosi le mani tra i capelli esasperato- mi è piaciuto baciarti, ma so che è stato sbagliato. Non voglio rovinare il rapporto che c'è tra noi"

"Tho-"

"E poi non sono alla tua altezza, sono semplicemente uno sfigato. " Abbassa la testa.

"No Thomas. Tu sei un ragazzo magnifico con un enorme cuore... sono io a non meritarti"

"Scusa" sussurra abbraciandomi e subito il mio corpo si riempie di brividi.

"Non preoccuparti -mi stacco- io vado" sorrido mestamente.

Mi afferra il braccio costringendomi a voltarmi "Non rimani?"

"No vado a casa perché William mi sta aspettando, ciao"

"Ah... ehm domani mattina ti va di uscire?"

"Si certo, a domani" gli lascio un leggero bacio sulla guancia e lo sento irrigidirsi al mio tocco. Sorrido.

Mentre cammino per tornare a casa penso, penso a quello che è appena successo: al bacio, ai gesti e alle parole.

Mi scoppia la testa.

Cosa diavolo devo fare adesso? Devo parlarne assolutamente con qualcuno così mando un messaggio a Giulia.

Io: Giù, questa sera possiamo parlare?

La risposta non tarda ad arrivare.

Giulia: Certo, che ne dici di andare da Coffee&Chocolate a prenderci una bella cioccolata calda? Hanno appena aperto e vorrei vedere come è fatto, i miei hanno detto che è bellissimo e tranquillo.

Io: Si certo, ci vuole proprio una cioccolata calda, non mi sembra neanche più maggio. Va bene verso le 21:45?

Supero i tre soliti gradini ed entro.

Giulia: Vengo da te alle 21:45. A dopo.

"Sono a casa" appoggio le chiavi e vado in cucina.

"Che cosa dovevi fare?" Domanda prendendo le verdure grigliate dal forno.

"Cazzi miei." sbuffo mettendomi seduta.

"Sara se è qualcosa che riguarda il gioco devi dirmelo. In questo periodo non mi hai fatto più sapere nulla. Ti stai impegnando vero?"

"Oh Gesù William, si che mi sto impegnando e non ti ho fatto sapere nulla perché non è successo nulla -rispondo irritata- E comunque dopo cena esco"

"Ancora? -sbuffa- posso sapere dove vai o è una missione top secret dell'FBI ?"

"Vado al Coffee&Chocolate con Giulia. Dobbiamo parlare."

"Di cosa?"

"Del tuo cazzo microscopico"

"Hey! Se io ho il cazzo piccolo tu hai il culo più grosso di Nicky Minaj"

"Non insultate le mie chiappette plebeo. Chi ti tice che siano più piccole di quelle della Minaj?"

Finito di mangiare corro in camera a prepararmi, apro le ante dell'armadio in cerca di qualcosa da mettermi.
Opto per una paio di jeans bianchi accompagnati da una felpa nera con ai piedi le solite converse.

Change the game||Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora