capitolo 15

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KELSEY'S POINT OF VIEW:

“che cazzo intendi dire che non puoi venire oggi?” sbraitò al telefono.
mi ero appena svegliata e fatto una doccia quando sentì delle urla dal piano di sotto.Feci una coda e scesi giù.
Bruce,John,Marcus e Marco erano seduti sul divano ad ascoltare. vedendomi,Bruce mi fissò e sapevo cosa pensava—non dovevo essere lì. annuì semplicemente.
senza nemmeno notarmi,Justin continuò a parlare.“ascoltami e molto attentamente Paul.Non me ne fotte un cazzo di cosa hai programmato oggi.Cancellali e incontrami al molo alle cinque o vengo da te e ti faccio pregare di avermi ascoltato prima.”
girandomi,Justin mi vide e mi guardò negli occhi.Facendomi segno di rimanere,tornò a parlare al telefono.”buona scelta.Sapevo che sei intelligente.Ci vediamo dopo.”chiuse la chiamata e tornò a guardarmi.
cChi era?”chiesi,non sapendo se aveva voglia di rispondermi.
mi guardò e grattandosi il collo, non rispose.
Bruce si alzò.“ne parleremo quando sarà il momento giusto.”dando una pacca sulla spalla di Justin,lo rassicurò.“è ora Justin.”mormorò nell’orecchio di Justin.”sai cosa fare.”disse uscendo dalla sala con tutti i ragazzi dietro.
di cosa parlava?”chiesi quando andarono via tutti.
leccandosi le labbra,si avvicinò a me.“vieni qui.”
andai davanti a Justin,faccia a faccia.Pendendomi la mano,mi fece sedere davanti al tavolo e lui si sedette su esso.
guardandomi il palmo della mano,cominciò ad accarezzarlo.
“Justin..”
senza spostare gli occhi dalla mia mano,la strinse,senza metterci troppa forza per non farmi male.“dammi un secondo.”disse.
okay.” sussurrai mentre l’ansia mi inghiottiva.
chiudendo gli occhi,si calmò.Poi mi riguardò. “hai dormito?” sussurrai.
scuotendo la testa,lasciò la mia mano. “sono stato occupato con altre cose.” disse senza guardarmi. “ma sto bene ora.”
non stai bene.Non stai mai bene.” scossi la testa. “che succede?cosa è successo sta notte?”
ci sono molte cose che non sai.” mormorò. “cose che dovresti sapere e dato che io sono stato un idiota a pensare di potercela fare da solo senza ferire nessuno ora so che non è possibile.”
deglutendo a fatica, il mio cuore batteva più forte.
“quindi.. cosa son?Puoi dirmelo.” dissi guardandolo.posso farcela, qualsiasi cosa sia, me la puoi dire,” lo rassicurai sapendo che finalmente si stava per aprire con me.
le cose cambieranno d’ora in poi,Kelsey.” disse fissandomi. “la sicurezza aumenterà,abbiamo alcune persone che vengono dopo—“
“aspetta.”alzai la mano. “sicurezza? Per cosa?” chiesi.
prese un respiro. “sai gli Snipers?”
annuì, aspettando che continuasse.
leccandosi le labbra,premette una mano sulla mia gamba. “hanno lasciato Stratford—“
incredula lo guardai. “è fantastico Justin!—“
no Kelsey.” scosse la testa. “non lo è.Se ne sono andati perché stanno pianificando qualcosa.. qualcosa di grande.Non sappiamo cosa ma sarà pericoloso e noi,i ragazzi e io,non possiamo rischiare che vi tocchino.”
non riuscivo a crederci.
“ecco perché avremo la sicurezza Ci saranno guardie che guarderanno l’edificio,due davanti e due dietro.Ho bisogno che tu mi ascolti bene okay?”
2“certo.” sussurrai.
“ovunque tu vai devi chiamarmi e dirmelo So che sembra folle ma è per proteggerti..” chiuse gli occhi. “in caso ti succedesse qualcosa..so dove andare e trovarti.”
2“Justin..”
“so che è molto da mandare giù amore ma è importante. Voglio che tu me lo prometta okay?” mi disse pregandomi con lo sguardo. “promettimi che lo farai per me..per favore.”
''prometto.” Sussurrai. “ti chiamerò il secondo in cui decido di uscire.”
sospirando, mi abbracciò. “grazie.” disse baciandomi la fronte.
hai qualche idea di cosa faranno?” chiesi
“no tutto ciò che Bruce mi ha detto è che nessuno se ne va senza lasciare qualcosa alle spalle. Abbiamo tutti la sensazione che torneranno ma questa volta,saranno terribili. Cercano sangue e vogliono buttarci giù cosa che indica che feriranno voi per arrivare a noi..” disse guardandomi.
staremo bene. Ci proteggerete.” sussurrai. “come fate sempre.” dissi costringendolo a guardarmi. “per favore..non pensare troppo o stressarti troppo. Devi ancora riprenderti e l’ultima cosa che voglio è che tu ricada nel buco.”
non ci ricadrò mai. Ho lottato a lungo per uscirne. E non lo lascerò vincere. Non più.” disse baciandomi la fronte.
“hai paura?” chiesi
“paura?” mi guardò sorridendo
“non ti devi nascondere dietro alla faccia coraggiosa di un ragazzo sai..” dissi “so che è difficile per te ma non sarò qui a mentirti e a dirti che non ho paura di cosa succederà..perché lo sono e ho bisogno che anche tu lo ammetta.”
baciandomi,si leccò le labbra. “ovvio che ho paura piccola. Tutti l’abbiamo. Non sappiamo cosa succederà,quando succederà o cosa hanno pianificato.. ma sono sicuro di una cosa.” disse baciandomi la fronte. “ti proteggerò,non importa cosa succederà. Sei la persona più importante della mia vita e se pensano solo di venire nella tua direzione,se la vedranno brutta.”
loro?”
si, loro..sono in cinque Kelsey. Non è solo uno stavolta ed ecco perché non voglio che tu ti associ con qualcuno che non conosci o persone che pensi di conoscere ma che invece non conosci.”
lo guardai confusa. “Tanner…”
“non lo conosco e nemmeno tu. Si l’abbiamo cercato ma quella stronzata potrebbe essere stata messa in atto. Dobbiamo ancora capire bene chi sia quindi per favore,aiutami e lascialo perdere. Se lo vedi,cammina nell’altra direzione. Se prova a parlarti,ignoralo. Non voglio che tu abbia nulla a che fare con lui okay?”
sapendo che era sotto pressione,accettai. “okay..anche se penso che tu stia esagerando.”
“Kelsey.”mi guardò male.
okay okay.” alzai le mani. “stavo solo dicendo…”
“beh non farlo.” mormorò giocando con la mia maglietta. “scusa se esagero a volte,ma con quello che sta succedendo non posso rischiare.”
“lo so.” lo abbracciai. “voglio solo che tu mi prometti una cosa.”
“tutto ciò che vuoi.”disse accarezzandomi la guancia.
“voglio che tu mi prometti di non pensare troppo. So come sei e so che tendi ad agire con la rabbia ma se succedesse qualcosa,voglio che pensi bene prima di fare qualcosa.”
sorridendomi,mi baciò la spalla. “non preoccuparti,è tutto sotto controllo.”
“Justin.” lo guardai. “sono seria.”
“pure io!” disse sorridendo
non ricambiando,lo guardai.
va beeeeeeeeene.” disse infine. “prometto.”
grazie.”
un silenzio ci avvolse. “con tutto ciò che sta succedendo ho bisogno che tu tenga il telefono con te in caso di emergenza. Devi contattarmi,avrò il telefono accesso sempre anche se sto facendo gli affari okay? Stessa cosa per te se ti chiamo. Non mi importa se sei in classe,ho bisogno che lo tenga almeno con la vibrazione.”
okay”
“Bruce vuole pure procurare a te e alle ragazze un bodyguard ma penso che sia troppo per ora. Non è mai presto per proteggervi ma so che è troppo e l’ultima cosa che voglio è rendertela difficile.”
sorridendogli,lo baciai. “grazie.” sussurrai.
prego.” disse strofinando il naso contro il mio.
“devo chiederti anche un’altra cosa se per te va bene..”dissi mordendomi il labbro.
“cosa?”
“voglio che mi prometti che ti riposi.”
“Kelsey—“
“no Justin.”scossi la testa. “voglio che tu stia bene e hai bisogno di dormire perché mi hai detto che sei stato tutta la notte a pianificare cose con i ragazzi. Non è salutare per te Justin. Hai avuto solo dieci ore di sonno nell’ultima settimana.”
“non è facile.”
“non è facile perché non ti rilassi..” dissi guardandolo. “ti amo e voglio essere sicura che tu stia bene. Per la cosa che succederà voglio che tu dorma almeno cinque ore senza alzarti.
“ti farà stare meglio se lo faccio?” chiese guardandomi
“si.” confermai.
“bene, allora lo faccio solo se vieni con me.”

“Justin—“
dormo meglio se mi stai accanto.”disse guardandomi.
“lo farò,ma non oggi.”dissi alzandomi. “devo fare tante cose oggi e devo andare a casa all’appartamento con Carly per fare alcune cose e devo andare da Dennis dopo.”
“casa?è questa casa tua.”disse guardandomi. “e ci sono i tuoi genitori con Dennis?”chiese prendendomi la mano.
“questa è una delle mie case e no sono a lavoro Almeno penso che lo siano. Dennis mi ha detto che dovevano andare via per le tre e sono..” guardai l’orologio.“le dodici quindi farò le cose con Carly e poi andrò.”
“quando torni?” mi chiese.
“verso le cinque o sei,dipende da cosa devo fare con Carly.”dissi, accorgendomi del fatto che questa era la prima volta che mi allontanavo da Justin da quando era tornato.
“io sarò a casa per le sei perché devo occuparmi di affari.Nessuno dei ragazzi ci sarà quindi sarai sola,cosa che non voglio quindi stai con Carly e aspettami.
“va bene.Guarderemo un film.” lo guardai. “dai,andiamo ti porto a letto.” salì con lui.
“sembra che ho cinque anni che devo fare il riposino.“disse ridendo.
“oh,sai fare solo drammi.”ridacchiai. “ti comporti come se ti stessi chiedendo di fare qualcosa di così difficile.”
“non voglio dormire.”
“si,questo è ciò che dici tu,adesso chiudi gli occhi,mi ringrazierai.” lo baciai. “ “a dopo,stai fuori dai problemi.”
“ci proverò.”mormorò sbadigliando
“dormi bene amore.”
sorridendo,mormorò. “va bene.”
chiusi la porta della camera per poi scendere e andare alla macchina.
accendendola andai per strada,alzando il volume della radio.
arrivata ad un semaforo,tirai fuori il cellulare e misi la vibrazione prima di chiamare Carly.
“pronto?” disse
“hey Carls,che fai?” chiesi aspettando che diventasse verde.
niente di che,mi sono appena svegliata.sto per fare colazione quando arrivi?” chiese,sentì dei rumori venire da lei.
stai bene?” ridacchiai,partendo appena il semaforo cambiò colore.
si. Mi è appena caduto lo scaffale addosso ma sto bene perché sto morendo senza la mia migliore amica a casa.”
“nessuno ti ha chiesto di rimanere a casa.” dissi
“beh,qualcuno deve prendersi cura della casa!”
“so che ho avuto molto da fare Carly..mi manchi anche tu.”
“scusa,so che è frustrante con tutto ciò che passi ma sono felice di poterti vedere e di poter avere i nostri momenti da ragazze.”
“Apri sono a casa.”
“sempre a cambiare argomento sei felice che ti voglio bene puttana,la porta è aperta.”
“grazie.” entrando la cercai. “Carly?”
“tesoro!” mi chiamò dalla cucina. “vieni a dare alla tua migliore amica dello zucchero!”
ridacchiai e la abbracciai. “bello avere la mia migliore amica indietro. Ho fatto la tua colazione preferita.”
“non dirmi che sono i fre—“
“French toast? Si.”sorrise
“Carly Risi,sei la migliore amica migliore di tutte.”
“che bontà!” dissi mangiando.”li sai fare bene!”
“ci provo.” disse sedendosi vicino a me.” dai dimmi tutto stai bene?”
annuì. “si,un po’ stanca ma almeno ho dormito nove ore.”
“bene.” disse sorridendomi. “John mi ha detto tutto. E’ stata dura vedere Justin stare male.”
“mi preoccupo per lui.”dissi guardando il piatto. “si stressa tanto fino ad uscirne pazzo e ho paura che qualcosa lo faccia impazzire.”
“sai che non succederà. L’amore che avete l’uno per l’altro è qualcosa che non può essere buttato via.” disse accarezzandomi la mano.
“e che—vorrei che questo incubo finisse. Voglio tornare alla normalità.” dissi mentre le lacrime spuntavano. “una parte di me vuole che fossi quella ragazza sempre a casa a fare i compiti,ma un’altra mi ricorda che era prima di incontrare Justin,e lo amo troppo per tornare indietro.”
“ucciderebbe per te.”
“lo so me lo ha già mostrato.” dissi mentre i ricordi mi venivano in mente.
“hey.” mi scosse il braccio. “no.” mi disse. “non farlo non ci pensare Kelsey..”
spinsi via il piatto. “non ho più fame.” dissi alzandomi
“Kelsey—“
“guardiamo un film mi terrà occupata.”
okay,ma non pensare che abbiamo finito qui la conversazione.”
andammo in sala a vedere il film.

JUSTIN'S POINT OF VIEW:

“non dovresti andare da solo. È pericoloso soprattutto perché non sappiamo cosa sta succedendo.” disse Bruce scendendo dietro di me.
“Bruce,non è la prima volta che risolvo una cosa da solo. E’ solo un incontro,non voglio stare li per ore.” dissi andando verso la porta.
“non è questo il punto è troppo rischioso per lasciar perdere la sicurezza.” disse irritato.
è per quello che faccio l’incontro. Bruce,ascolta,hai molto da fare ora. Non ti preoccupare,so cosa faccio e se vuoi stare tranquillo,” presi la pistola. “ ecco. Sei felice?”
“una pistola non è sempre sinonimo di sicurezza coglione.” disse guardandomi male.
“lo faccio per noi,per le ragazze. Non ho tempo per litigare con te. Non ho sedici anni Bruce.”
alzando le mani,si arrese. “non dirmi che non ti ho avvisato.”
roteando gli occhi andai verso la porta. “a dopo.” dissi andando nella macchina.
prendendo una sigaretta,la accesi e fumai. Una volta arrivato,scesi dalla macchina e inalai il fumo.
girando l’angolo salì le scale e andai sul tetto.
“Justin Bieber.”disse qualcuno alle mie spalle.
sorridendo mi girai. “Paul.” buttai la sigaretta a terra e la schiacciai.
“è bello sapere che sai seguire le direzioni.”
“ti avevo detto che ci sarei stato.” disse. “ora dimmi,cosa c’è di così importante da non poter aspettare?”
“ho bisogno che tu mi dia quattro dei tuoi uomini migliori. Devono essere bravi e mi servono entro stanotte.”
tutto qui?” mi chiese incredulo. “potevi dirmelo al telefono.”
“non sono cose da dire al telefono. Non è un gioco Paul.”lo guardai male. “devo essere sicuro che la mia famiglia e i miei amici siano al sicuro. Ho una ragazza a casa e degli uomini che devo essere sicuri che le loro ragazze stiano protette. Ti conosco e so che mi troverai i migliori che rischierebbero la vita per le nostre ragazze.”
“certo quando mai ti ho deluso?” disse guardandomi.
“mai però ho sbagliato a volte a scegliere le persone quindi mi fido di te.”
“ho alcuni ragazzi in mente. Li contatto e te li mando, entro le dieci.”
“perfetto.” gli diedi una pacca sulla spalla. “è stato bello fare affari con te.”
“come sta andando in questo periodo? Ho sentito molte cose da quando sei tornato.
“sai com’è. Non c’è mai un giorno normale qui.” mormorai.
“beh so che tu e i ragazzi potete occuparvene senza problemi.”
“eh,non ne sarei tanto sicuro.” mormorai. “sta diventando tutto un casino e si sta ingigantendo ancora di più.”
“non posso dire di non essere sorpreso. La piccola Stratford è dove tutte le cazzate avvengono. Sono sorpreso che questo posto non sia bruciato tempo fa.”
“sai,cerco di mantenere tutto pulito qui. Non mi piace giocare sporco.”
“lo so è una buona cosa. Le cose sarebbero degenerate se tu non fossi qua.”
“““faccio solo il mio lavoro Bratley.”
“diamine se lo fai bene.”
sorridendo lo guardai. “devo andare amico,a dopo.” lo salutai e scesi le scale,andando verso la macchina
sentendo qualcosa da dietro,mi girai. “cosa succede Paul?”
“non è Paul.”
mi girai per vedere una pistola puntata contro di me e prima di tirare fuori la mia sentì gli spari.

NOBODY'S POINT OF VIEW:

“dove cazzo è?”chiese Bruce. “doveva essere qui una mezz’ora fa. Che cazzo fa?”
“calmati amico,sai che c’è traffico. E doveva pure prendere Kelsey da casa.” disse John.
“giusto, Kelsey.” tirò fuori il telefono e la chiamò.
“pronto?”
“Kelsey, Justin è venuto a prenderti?” chiese Bruce cercando di contenere la preoccupazione.
“no.. ha detto che veniva dopo aver fatto degli affari e vi stavo per chiamare pure io.”
“oh, okay. senti se ti chiama, ci fai sapere?”
“okay ma mi dici cosa succede?” chiese impaurita.
“niente, è solo un po’ in ritardo. Chiamami se arriva.”
“okay, ciao.” appena chiuse la chiamata lanciò il telefono.
“merda merda merda.” disse passandosi le mani nei capelli. “non va bene.”
“allora?”
“Justin non ha preso Kelsey e non risponde. Non so voi ma sento che qualcosa non va qui. Andiamo a vedere come sta.”
una volta entrati tutti nel SUV,Bruce guidò verso il luogo dell’incontro.
dopo dieci minuti,Bruce lo trovò.
“aspettate non è mica la macchina di Justin?” John indicò la fisker nera.
“si è quella.” lasciando le chiavi in macchina Bruce scese e cominciò a correre. “Justin?” urlò. “amico dove sei?”
“vado a controllare il molo.”disse John.
“oh merda!” Marcus urlò andando verso la macchina “è.. è lui?”indicò.
il cuore di Bruce si fermò appena vide Justin disteso nella pozza di sangue.
“porca puttana.” disse correndo. “sta respirando pochissimo.” disse guardando il suo migliore amico inconscio. “chiamate un’ambulanza!

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